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Un Posto al Sole, la ripartenza cerca la normalità

Un Posto al Sole è la prima serie italiana ad andare in onda dopo il lockdown: con qualche accorgimento la differenza rispetto a prima (quasi) non si nota, ma la voglia di tornare alla normalità è tanta

pubblicato 13 Luglio 2020 aggiornato 29 Agosto 2020 23:27

Un Posto al Sole entrerà nella storia della tv per essere stata la prima produzione seriale italiana ad essere andata in onda dopo il lockdown, oltre ad essere stata tra le prime ad aver avviato le riprese non appena le condizioni di sicurezza sanitarie lo hanno permesso.

Così, mentre i set delle fiction che vedremo in autunno hanno riaperto e sono ancora al lavoro, la soap opera di Raitre non ha voluto aspettare settembre per tornare in onda e, dopo i “cento giorni” citati nel promo, è tornata a fare compagnia al suo pubblico.

Sebbene le novità introdotte dalle nuove regole da seguire sui set le si vedranno puntata dopo puntata (c’è anche un sottopancia che ricorda che le riprese rispettano tutte le norme in vigore), è già chiaro che la produzione abbia voluto essere fin da subito coerente con quanto da mesi si va dicendo. Proprio per questo, il ritorno in tv di Un Posto al Sole è stato all’insegna del distanziamento, senza baci ed abbracci, anche laddove la scena sembrava doversi concludere naturalmente con un gesto affettuoso.

Ne è un esempio l’incontro tra Viola (Ilenia Lazzarin) ed Eugenio (Paolo Romano) che fa da cold opening alla puntata: i due sono seduti ad un tavolo, davanti ad un caffè. Lui le dice che il momento che hanno trascorso insieme al figlio è stata un’eccezione, visto l’indagine che sta seguendo sul clan Tregara. Lei risponde di capire e gli consiglia di andare senza salutare il bambino, che potrebbe fare i capricci. Eugenio, così, se ne va, senza abbracciare o baciare la donna, gesto che con ogni probabilità la sceneggiatura originale avrebbe richiesto.

Resta un po’ di stranezza, ma in questi mesi in cui tra interviste e saluti impacciati la tv ha iniziato a rispettare tutte le norme del caso, ci siamo ahimé abituati a queste situazioni. Anche le altre scene proposte da questa puntata non hanno segnato “violazioni”: tra la distanza minima e l’uso del telefono per comunicare con altri personaggi, però, il pubblico non può dirsi deluso.

Un Posto al Sole sta rivendicando un ritorno alla normalità ed, in parte, l’ha ottenuto: gli autori sono riusciti a riprendere le fila del discorso ed a mettere da parte -per ora- qualsiasi riferimento alla pandemia. Rigirando alcune scene e mantenendone altre girate prima del lockdown, si è arrivati così ad un prodotto finito che non stona.

Certo, stiamo parlando solo del primo episodio: non mancheranno le scene clou, quelle in cui sarà davvero difficile evitare momenti di vicinanza fisica (ma dalla produzione promettono che saranno messi in atto escamotage della regia), ma già il fatto di essere tornati in onda è un gran bel segnale. Perché Un Posto al Sole è anche ciò che ci meritiamo dopo mesi chiusi in casa.

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