Home Un passo dal cielo Un Passo dal Cielo 8, Giusy Buscemi, Marco Rossetti e Raz Degan: “Come ci cambia la montagna” (Video)

Un Passo dal Cielo 8, Giusy Buscemi, Marco Rossetti e Raz Degan: “Come ci cambia la montagna” (Video)

Una serie ambientata in montagna può cambiare la percezione delle cose: ce lo confermano Giusy Buscemi e Marco Rossetti, mentre Raz Degan ci ha spiegato perché è tornato in tv con questa fiction

9 Gennaio 2025 10:53

Può il lavoro su una serie tv cambiare la prospettiva sul mondo che ci circonda? Sicuramente, se la serie in questione è ambientata nel pieno della natura, tra boschi e montagne che sembrano voler imporre silenziosamente ma perennemente la loro presenza nella nostra vita, come succede anche in Un Passo dal Cielo 8 e come ci hanno confermato i protagonisti Giusy Buscemi, Marco Rossetti e la new entry Raz Degan.

“Personalmente parlando, è cambiato vivere il tempo con un altro ritmo, assecondarlo e non imporselo”, ci ha raccontato Buscemi, la cui Manuela Nappi è protagonista anche dei nuovi episodi, in onda da questa sera, giovedì 9 gennaio 2025, alle 21:30 su Raiuno e su RaiPlay.

“Io”, ha aggiunto Rossetti (interprete di Nathan), “ogni volta che vado in montagna ho la possibilità di fermarmi… Più che cambiarmi, mi permette di tirare le somme di chi sono. Così come sono cambiato io come essere umano, la montagna mi permette di fare i conti con i tempi che essa mi impone, permettendomi di ascoltarmi. E’ un dare, ma anche un avere, salvifico”.

Tra i nuovi ingressi di questa stagione, Raz Degan, nei panni di Stephen Anderssen, a capo di Origin, un’associazione nata per studiare gli effetti del cambiamento climatico sul pianeta e, in particolare, sui ghiacciai: per l’attore è un ritorno in tv dopo tanto tempo.

Un Passo dal Cielo 8 cast
Leggi anche:
Un Passo dal Cielo 8, il cast dell'ottava stagione (foto)

“Mi piaceva il personaggio”, ci ha detto, “mi ha dato la possibilità di parlare di tematiche che ritengo importanti e di scavare dentro di me. Il mio personaggio ha una trama particolare: sto scrivendo un libro da qualche anno e il protagonista attraversa la stessa situazione di Stephen. L’ho trovato in sicronia con la mia vita”.

Oltre alla linea “ambientalista”, la serie ha anche una forte componente romantica nella storia tra Manuela e Nathan, che vivono un amore non detto, in cui i silenzi valgono a volte più di mille parole, ma in cui quegli stessi silenzi possono anche essere fraintesi.

“A volte i silenzi valgono di più”, ha ammesso Buscemi. “Io provengo da una cultura, come quella siciliana, in cui basta pochissimo per capirsi, c’è un linguaggio che va oltre le parole. Manuela e Nathan hanno seminato un modo di comunicare che può raccontare molto. Ci credo ad un linguaggio ‘altro’ rispetto a quello verbale”.

“E’ vero, ma deve andare di pari passo con la complicità”, ha specificato Rossetti. “Si può non dire qualcosa, ma se dall’altra parte si conosce chi si ha davanti. Tra Manuela e Nathan ci sarà un momento in cui si conosceranno così tanto che non serviranno le parole. Forse l’amore è proprio questo, la bellezza di coltivare un rapporto in cui non servono le parole”. “Anche se ad un certo punto servono!”, lo ha interrotto Buscemi, ridendo. “Sì, chiediamoci come stiamo!”, le ha risposto Rossetti.

Tornando infine alla causa ambientalista della serie, che la rende estremamente attuale: è la prova che una serie tv (e più in generale tutto ciò che è arte) può avere il potere di salvare il mondo dalla deriva verso cui noi uomini lo stiamo portando?

Rossetti: “L’arte vuole proprio questo, deve per forza far sorgere dubbi e domande. Ci dà la possibilità di empatizzare con qualcosa che non si conosce”.

Buscemi: “Già il potere di sollevare dubbi è una grandissima cosa. Noi non abbiamo nessuna pretesa, ma il fatto di parlarne è già qualcosa”.

Rai 1Un passo dal cielo