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Un mondo nuovo, su Raiuno il film-tv sul documento da cui si è partiti per l’Unione Europea

Su Raiuno Un mondo nuovo, film-tv che racconta la scrittura negli anni Quaranta del Manifesto di Ventotene, che ha permesso succesivamente di lavorare sull’Unione Europea, grazie alla tenacia di alcuni pensatori che non hanno smesso di credere nei loro ideali

pubblicato 23 Novembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 21:42

L’Unione Europea e la sua idea di integrazione tra i diversi Stati deve molto al “Manifesto di Ventotene”, documento redatto nell’isola negli anni Quaranta da alcuni pensatori allontanati dal regime fascista ma decisi a fare in modo che il futuro non portasse altre guerre nel proprio Paese. Questo manifesto è al centro di Un mondo nuovo, il film-tv in onda questa sera alle 21:30 su Raiuno.

Prodotto da Rai Fiction e da Palomar, il film ha il soggetto e la sceneggiatura di Chiara Laudani, Alessandro Sermoneta ed Alberto Negrin, che firma anche la regia. La fiction racconta il dibattito che ha portato alcuni intellettuali isolati dal regime fascista sull’isola per le loro idee contrarie al regime ad elaborare il manifesto, che sarebbe stato alla base, nel 1984 (quest’anno si festeggia il trentennale del Manifesto), dell’approvazione del progetto costitutivo dell’Unione Europea.

Altiero Spinelli (Vinicio Marchioni, qui l’intervista di Blogo), dopo aver scontato qualche anno in galera per le sue idee comuniste, è mandato al confino sull’isola di Ventotene con altri pensatori che sono stati allontanati dal regime: Eugenio Colorni (Orlando Cinque), ebreo e filosofo; Ernesto Rossi (Peppino Mazzotta), economista; Ursula Hirschmann (Isabella Ragonese), moglie di Colorni proveniente dalla Germania ed Ada (Valentina Carnelutti), matematica e moglie di Rossi.

I cinque, durante la Seconda Guerra Mondiale, decidono di non arrendersi di fronte ad un mondo che sembra andare a rotoli, ed iniziano a pensare ad un futuro in cui l’Europa, invece che dividersi in Stati sovrani ed alleanze che non possono fare bene al proprio futuro, può unirsi in uno Stato federale. La stesura del Manifesto avviene tra scontri, lotte e momenti di tensione, ma segue anche la storia tra Spinelli ed Ursula.

Un mondo nuovo vuole così ricordare coloro che hanno permesso agli Stati di iniziare a lavorare affinchè l’Europa potesse unirsi contro le guerre ed a favore di una collaborazione pacifica. Dopo il confino, Spinelli ha portato avanti le sue idee, diventando Consigliere del Governo negli anni Sessanta e nel 1979 membro del Parlamento europeo, fino a vedere, nel 1984, l’approvazione del trattato che prende il suo nome. Nel cast troviamo anche Simone Gandolfo nei panni di Marcello Guida, mentre Ignazio Oliva sarà Sandro Pertini, Stefano Scherini sarà Ivan e Francesco Colella sarà Pietro Secchia.

Un mondo nuovo porta in tv, quindi, un racconto poco noto al pubblico ma che ha permesso all’Europa di oggi di avere delle basi grazie ad un gruppo di sognatori che ha deciso di non lasciar perdere i propri ideali in un periodo storico in cui la libertà di pensiero non era garantita. Durante la conferenza stampa, il produttore Carlo Degli Esposti ha spiegato l’importanza di un film come questo in un periodo come il nostro in cui questi ideali sono a rischio:

“È stato un grande lavoro. È un film di emozioni. Abbiamo tentato di fare un film di emozioni su un tema difficilissimo. In un momento difficile per il Paese e per l’Europa si cerca di spingere una forza centrifuga che rinsaldi le fila. La Rai sta cercando di mettere al primo posto una riflessione sull’Europa e Spinelli. Poi ci sono forze centripete che spingono verso la xenobia, verso gli istinti più animali e personali. La Palomar, la Rai stanno spingendo perché vinca la prima forza”.

Il direttore di Rai Fiction Eleonora Tinny Andretta ha invece spiegato come il film voglia rivolgersi ai giovani:

“Sul pubblico giovane l’esigenza di raccontare la capacità di guardare verso il futuro è molto importante. I giovani hanno applaudito. Questo film ha trovato immagini e momenti che traducono le idee in qualcosa di visibile”.

Infine, il regista, ha voluto sottolineare che la trama del film-tv non aggiunge niente di inventato rispetto a quanto accaduto nella realtà:

“Nulla di quanto viene raccontato nel film è stato inventato, semmai in alcuni casi abbiamo dovuto rinunciare, per ragioni di spazio, a raccontare alcuni episodi di grande intensità epica ed umana. Raccontando la vita di Altiero Spinelli e dei suoi due amici e maestri sono entrato ogni giorno di più in una realtà che non avevo mai conosciuto e che neppure immaginavo potesse esistere.”

Un mondo nuovo vuole così raccontare ad un pubblico vasto una vicenda che, per quanto poco nota, è servita all’Europa per rendersi conto di quanto fosse importante smettere di farsi la guerra e lavorare per la pace.


Un mondo nuovo