Torna questa sera, in seconda serata sui Raitre, Un giorno in pretura, il programma di approfondimento giornalistico di cronaca giudiziaria, ideato e condotto da Roberta Petrelluzzi, che va in onda sulla rete da venticinque anni. La trasmissione prende il posto di un altro programma di cronaca, Storie Maledette, che ci ha fatto compagnia per cinque settimane e che si è concluso sabato scorso.
La Petrelluzzi ricomincia a raccontare i processi del nostro Paese, non solo quelli dei grandi casi giudiziari che hanno riempito le cronache degli ultimi anni, ma anche quelli minori che spesso e volentieri occupano poche righe della cronaca nera locale. Un modo, questo, per approfondire alcune meccanismi processuali e rendere più comprensibile al pubblico televisivo lo svolgimento della giustizia in Italia.
Come d’abitudine, Un giorno in pretura ci mostrerà la presa in diretta dei processi nelle Corti di giustizia italiane, interrotta solo da brevi interventi della Petrelluzzi, tesi a spiegare alcune parti del dibattimento o a sottolineare alcuni passaggi importanti del processo. Una struttura che risulta ormai consolidata nel tempo e che piace al pubblico di Raitre, tanto da farne il programma più longevo della rete.
La stagione 2013-2014 della trasmissione si apre con il processo relativo all’omicidio di Teresa Buonocore, uccisa a Napoli il 20 settembre 2010 con quattro colpi di pistola. Quello che in un primo momento sembra essere un delitto di camorra, si rivela ben presto qualcos’altro: dal passato della donna emerge infatti una terribile storia di pedofilia.
La figlia più grande di Teresa era stata abusata anni prima da un vicino di casa, e la donnna aveva da poco testimoniato nel processo contro di lui, facendolo condannare a 15 anni di reclusione. Il processo a carico di quest’uomo dovrà dimostrare la sua colpevolezza anche per omicidio.
L’appuntamento è per questa notte, intorno alle 23.50, sempre su Raitre.