Gina Lollobrigida: Una diva da sposare è stato il primo caso trasmesso della nuova stagione di Un Giorno in Pretura, partita domenica 3 maggio, ed è stato anche il cuore della promozione di questo nuovo ciclo di appuntamenti, sempre guidato da Roberta Petrelluzzi.
Il presunto matrimonio per procura con l’imprenditore spagnolo Rigau, negato dalla diva ma sostenuto con forza da quello che la stessa attrice ha presentato più volte come suo compagno per decenni, è stato al centro della prima parte della puntata d’esordio e ha conquistato il second screen, come testimonia anche la lunga lista di meme costruiti sulle dichiarazioni della Lollobrigida, che con i suoi 92 anni dà lezioni di bellezza a tutti (diciamocelo). Magari meno su come si gestisce una deposizione in aula, viste alcune sue intemperanze – giustificate da difesa, accusa e corte con la stanchezza per la durata del suo intervento – che sono state il punto più ‘amato’ dal pubblico a casa.
In effetti la parte dedicata al suo caso si è basata, praticamente del tutto, sulla sua testimonianza: per la difesa di Rigau un gran pezzo di teatro, per il pubblico un momento di tv da non perdere.
Chi però non ha avuto la possibilità di vederlo in diretta ha, per il momento (?) perso l’occasione di goderselo: su RaiPlay non è disponibile. O meglio sia nella sezione Replay che in quella relativa al programma è ora disponibile solo la seconda parte della puntata, quella dedicata al devastante caso di Ivana Mercurio dal titolo Un angelo a Brancaccio.
Personalmente sono riuscita a vedere la puntata integrale su RaiPlay nella tarda serata di domenica 3 maggio: una volta terminato Che Tempo Che Fa, ho recuperato quel di cui ‘tutti’ parlavano su Twitter e che da giorni veniva promosso via social e via tv con le immagini di una sempre bellissima Lollo.
Poi quella parte è sparita. Fino a questa mattina, martedì 5 maggio, andando su RaiPlay dalla pagina programma il tag della puntata rispondeva al titolo del processo con la Lollo (“Gina Lollobrigida: Una diva da sposare“), ma la durata era di solo 50 minuti, sulle oltre due ore della puntata originale, e partiva subito col caso di Brancaccio. Un taglio bello e buono. Dalla tarda mattinata, poi, il taglio è stato ‘pulito’: anche i tag e gli ‘indicatori web’ legati al filmato si riferiscono (correttamente) a Un angelo a Brancaccio (caso che continuerà la prossima settimana).
Insomma, malauguratamente non c’è? Perché la parte relativa al caso della Lollobrigida è stata tagliata? Facile immaginare che non sia un ‘caso’ e che sia legato a quanto andato in onda, o anche a quanto letto sui social nel corso della messa in onda. Che una delle parti non abbia gradito il risultato, lontano da quanto sperato e/o immaginato?
Eppure dalla chiosa della Petrelluzzi – che dopo la sentenza a favore di Rigau, aveva ribadito la posizione della Lollobrigida, decisa a sottolineare che lei non si è mai sposata con l’imprenditore spagnolo – mi era parso di capire che ogni passaggio della puntata avesse superato il ‘vaglio’ delle parti. Forse così non è stato.
Intanto chi ha perso il primo appuntamento con la nuova stagione di Un Giorno in Pretura si danna per non averla seguita live. Non ci resta che chiedere lumi a RaiPlay, come diversi stanno facendo su Twitter, per avere notizie: Gina Lollobrigida: Una diva da sposare sarà prima o poi visibile on demand? O magari in replica su qualche canale del bouquet.
Dalla risposta data dall’Ufficio Stampa di RaiPlay a TPI non ci sono speranze: i diritti di trasmissione riguardavano “solo la trasmissione tv e e non la pubblicazione su RaiPlay“.
Sono dunque stata tra le pochissime a poter rivedere integralmente la puntata su RaiPlay dopo la sua conclusione televisiva, prima che venisse cassata. Peccato però il profilo stesso del programma ne pubblicizzasse la disponibilità anche il giorno dopo.
La puntata di ieri sera è disponibile su @RaiPlay
Ecco il link per rivederla ⤵https://t.co/EdKFyvjfbZ— Un Giorno in Pretura (@ginpretura) May 4, 2020
A sostenere che la spiegazione sia “una bufala” ci pensa Dagospia, che con un retroscena da una versione completamente diversa. Stando a Dagospia, infatti, la causa della cancellazione della parte relativa al caso della diva è da ricercarsi nel fatto che
“Gina Lollobrigida e il suo giovane pupillo Andrea Piazzolla hanno fatto i diavoli a quattro minacciando cause e ricorsi contro la Rai, rea di aver mostrato un lato negativo della diva, e troppo spazio alla difesa del suo ex compagno Javier Rigau. Così i vertici di viale Mazzini, per evitare rogne, di nascosto hanno tolto il video, inventandosi la questione dei diritti”.
Resta il peccato per chi non l’ha vista live. Perché non potrà vederla.