Un’Estate Fa, intervista ai registi e allo sceneggiatore: “ci ha sorpreso l’impegno di Sky nelle scelte musicali”
Le prime due puntate della serie tv dal 6 ottobre
Un’Estate Fa è la nuova serie tv Sky Original disponibile su Sky Atlantic, on demand e NOW in streaming,dal 6 ottobre. E ogni produzione non è nulla senza la sceneggiatura e la regia. Così durante la presentazione della serie, abbiamo intervistato proprio chi si è occupato della serie, i registi Davide Marengo e Marta Savina e l’head writer Valerio Cilio (e non Clio come purtroppo l’ho chiamato nel corso dell’intervista e con cui mi scuso nuovamente).
Un’Estate fa parola agli autori
La serie tv si sviluppa su due piani temporali. Infatti nel presente viene ritrovato il cadavere di Arianna una ragazza scomparsa durante l’estate nel 1990. Questo fa ritornare Elio, oggi avvocato 50enne, a quell’estate che aveva dimenticato, provando a ricordare cosa è successo ad Arianna. Valerio Cilio, che ha sviluppato un’idea di Michele Alberico e Massimo Bacchini (che hanno collaborato alla sceneggiatura) ci ha raccontato come con questa serie il divertimento nella scrittura è stato maggiore della difficoltà di scrivere quasi due serie: “avendo dei personaggi ragazzi e poi adulti hai una mappa di dove andrà a finire, questo ti permette di mettere a fuoco anche quella parte più complicata da raccontare che è l’adolescenza.”
Davide Marengo ha diretto i primi episodi e insieme a Marta Savina e agli altri collaboratori, ha tracciato una linea anche visiva da seguire per distinguere i due piani: “abbiamo cercato di dare una luminosità negli anni ’90 con una macchina a mano un po’ più sporca per portare lo spettatore direttamente in scena mentre gli anni contemporanei sono più grigi più statici, la scrittura in questo ci ha aiutato ulteriormente.” Dirigere gli episodi centrali non è stato né più semplice né più complesso, secondo Marta Savina, perché tutto nasce da un percorso di collaborazione.
Tutti e tre hanno sottolineato l’importanza delle scelte musicali per tratteggiare gli anni ’90. Cilio ha evidenziato come uno sceneggiatore dà alcuni spunti ma poi dipende anche da altri fattori. Davide Marengo è rimasto “sorpreso in positivo di quanto Sky fosse aperta e disponibile a usare brani costosi e famosi ed è un elemento che come gli oggetti caratterizza gli anni ’90“.
Tutti abbiamo un estate da ricordare
Abbiamo provato a chiedere a loro che hanno realizzato la serie, cosa potrebbe catturare di più lo spettatore delle diverse parti che compongono Un’Estate Fa tra il crime, l’elemento nostalgico, il dramma. Secondo Marta Savina sono gli anni ’90 la parte più interessante per tutti gli spettatori. Davide Marengo evidenzia come sia una “serie transgenerazionale che mette in relazione l’adulto verso l’adolescente ma anche l’adolescente verso l’adulto“. Per Valerio Cilio: “penso che tutti abbiamo una grande estate, un ricordo e un grande dolore e noi abbiamo provato a mettere insieme questi due elementi che contrastano e dialogano.“