Un caso di coscienza 5, quinta puntata del 30 settembre 2013: La forza di ricominciare, riassunto e foto

Un caso di coscienza 5 – Quinta puntata: La forza di ricominciare

Passati lo sgomento e la rabbia per aver saputo del tradimento del marito, Giulia (Vittoria Belvedere) decide di di continuare le sue indagini, certa che i fratelli Fabbris abbiano messo in piedi un’organizzazione collusa con la camorra. Trova come sempre un valido sostegno in Rocco (Sebastiano Somma), che è certo che quella organizzazione sia dietro alle misteriose morti di Chiara (Valentina Reggio) e Saverio (Paolo Romano). I due, molto probabilmente, avevano scoperto troppo sui traffici illeciti dei due fratelli.

Mancano però le prove, e l’unica soluzione, l’unico punto di partenza sembra essere Carmine Bellopede, un uomo dei Fabbris finito in carcere e lasciato in balia di se stesso. Per questo l’avvocato Tasca decide di fargli visita in galera, promettendogli protezione e sconto di pena nel caso in cui decida di collaborare.

L’uomo non dice molto, ma il tanto che basta per far capire a Rocco che i due fratelli Fabbris sono a capo di un’organizzazione che si occupa dello smaltimento illegale di rifiuti tossici. Non solo, lascia intendere che i due godono di protezione politiche molto alte, in particolar modo di quella di Vittorio Corsi (Stefano Dionisi). L’avvocato ne parla subito con Giulia che, vista l’amicizia che la lega a Corsi, decide di andarci coi piedi di piombo.

Intanto Rocco segue il caso del padre di un compagno di classe di Eva (Karen Ciaurro), accusato ingiustamente dell’omicidio di un clochard. Anche l’uomo, dopo essersi separato e aver perso il lavoro, vive per strada, dormendo in macchina e sembra aver avuto uno scontro con il morto fuori da una mensa della Caritas. In realtà il clochard è deceduto per un’intossicazione alimentare, provata da Tasca con le sue indagini, con l’aiuto di Virgilio (Stephan Danailov). Non solo riesce a far assolvere il suo assistito, ma anche a far condannare l’industriale che vendeva carne avariata alle mense e ai Paesi più poveri.

Sul lato privato, la relazione di Rocco con Valeria non sembra voler decollare e il motivo è solo uno: Tasca si scopre innamorato di Alice (Loredana Cannata), che però nel frattempo ha conosciuto in palestra un nuovo compagno, quello che potrebbe renderla madre. In realtà le cose non sono esattamente tutte rose e fiori. La donna ben presto scopre che l’uomo è un violento, e ne diventa vittima.

Proprio il giorno in cui Rocco è da Valeria per troncare la loro relazione, riceve una telefonata di una terrorizzata Alice, che sta per essere nuovamente vittima della violenza dell’uomo con cui esce. L’avvocato corre in suo aiuto e arriva giusto in tempo, stendendo con due pugni l’avversario e intimandogli di non farsi più vedere. Per i due avvocati è un nuovo inizio, visto che si dichiarano reciprocamente il loro amore e passano la notte insieme.

L’improvviso ricovero di un autotrasportatore campano e di sua figlia, che risultano contaminati da radiazioni, mette Giulia e Rocco sulla pista del trasporto di scorie via terra. L’uomo è infatti reduce da un incidente stradale, anche se del camion che guidava non restano tracce: a farlo sparire ci hanno pensato gli uomini dei Fabbris.

Bellopede, intanto, che aveva deciso di collaborare alle indagini della Corsi, viene assassinato in carcere con del cibo avvelenato. A questo punto Giulia, che dal camionista ricoverato non riesce a sapere nulla, decide di affrontare Vittorio Corsi, trovandosi davanti agli occhi un verità peggiore di quella immaginata.

L’uomo ammette le sue colpe ma non intende collaborare, tutt’altro: ricatta anzi Giulia, mostrandole delle foto, scattate in casa sua, che ritraggono Giulia a letto insieme a Marco Fabris, la sera in cui la donna si era ubriacata. Se lei porterà avanti la sua indagini, lui renderà pubbliche quelle foto. La pm va su tutte le furie, ma non intende piegarsi al ricatto dell’uomo e ne parla con Rocco.

Un caso di coscienza 5 quinta puntata La forza di ricominciare