Ugly Betty, quando la bellezza non è tutto
Arriva finalmente su Italia 1, supportata da un forte battage promozionale, la serie Ugly Betty che ha spopolato negli USA diventando un vero e proprio fenomeno di costume.L’appuntamento è per venerdì 18 maggio alle 21:00, data in cui sulla rete giovane Mediaset andranno in onda i primi due episodi di quella che si annuncia come
Arriva finalmente su Italia 1, supportata da un forte battage promozionale, la serie Ugly Betty che ha spopolato negli USA diventando un vero e proprio fenomeno di costume.
L’appuntamento è per venerdì 18 maggio alle 21:00, data in cui sulla rete giovane Mediaset andranno in onda i primi due episodi di quella che si annuncia come l’evento telefilmico di questo periodo.
Ugly Betty è iniziato nell’autunno 2006 in America e terminerà la sua prima fortunata stagione il 17 maggio 2007. E’ tratta da una telenovela colombiana di grande successo, Yo soy Betty (Betty la cozza), di cui sono state create varie versioni nei Paesi in cui è andata in onda. Questa è la versione americana, prodotta da Salma Hayek con l’attrice America Ferrera nel ruolo della bruttina Betty.
Ugly Betty racconta le avventure di Betty Suarez, una ragazza immigrata che ha un sogno nella vita: lavorare nel giornalismo patinato della moda. Purtroppo per lei, a causa del suo aspetto non propriamente felice, ogni volta in cui si presenta ad un colloquio viene scartata con mille motivazioni e scuse.
Betty ha 22 anni e vive in casa con il padre Ignacio, la sorella Hilda e suo figlio Justin. Dopo l’ennesimo rifiuto da parte di un manager di una rivista, viene notata dal magnate dell’editoria Bradford Meade (Alan Dale) che la ritiene adatta quale segretaria di suo figlio Daniel (Eric Mabius), direttore della rivista Mode.
Un giorno normale a casa con il nipote (tra l’altro appassionato di sfilate di moda), Betty riceve la chiamata della redazione della rivista patinata che la assume praticamente al telefono: sembra per lei la realizzazione di un sogno e la fine di un incubo, ma ben presto scoprirà quale sia l’amara verità.
Betty è stata assunta proprio per la sua bruttezza in quanto Daniel è un donnaiolo che non se ne lascia scappare una e non sa gestire l’azienda perchè distratto da tutte le donne che si porta a letto; ecco perchè Bradford l’ha voluta nel suo staff. Sarebbe di fatto l’unica donna in tutta New York che Daniel non vorrebbe per suo piacere.
Oltre all’aspetto, Betty risulta un pesce fuor d’acqua anche per il suo look retrò anni 70-80, occhiali spessi, apparecchio ai denti e qualche chilo di troppo di cui lei non si vergogna affatto continuando a mangiare ciambelle. Rendendosi conto dell’aspetto, punta tutto sullo studio e sul lavoro.
Daniel ovviamente non vede di buon occhio questa ragazza imposta dal padre e farà di tutto affinchè lei si licenzi: sarà soggetta a mobbing, a fare la serva, addirittura a fargli da palo mentre sta con una ragazza in ufficio in attesa che possa entrare un’altra.
Lo spirito e le idee di Betty vinceranno però l’iniziale diffidenza di Daniel anche se non sarà per lei finita qui perchè dovrà lottare contro le colleghe, tutte ragazze bellissime, e pure con il direttore creativo della rivista, Wilhelm Ina Slater (Vanessa Williams) che tenterà di far cacciare Daniel da quel ruolo che pensava fosse automaticamente assegnato a lei da Bradford.
Salma Hayek, produttrice della serie in cui apparirà in un piccolo cameo ricorrente, ha voluto riportare anche argomenti attuali quali ad esempio le vicende di immigrati clandestini (il padre di Betty è uno di questi).
La serie viene trasmessa in 70 Paesi , in America è arrivata a ben 16 milioni di telespettatori e ed è stata acclamata anche dalla critica con due Golden Globe, uno come Miglior Serie Comica e uno meritatissimo alla Miglior Attrice Protagonista, America Ferrera.
Come accaduto per il film “Il Diavolo veste Prada”, in Ugly Betty appaiono capi e accessori firmati da stilisti e designer importanti quali Armani, Dolce e Gabbana, Calvin Klein ecc: sono generalmente i capi che indossano le colleghe di Betty.
Oltre ad America Ferrera nel cast troviamo Eric Mabius nel ruolo di Daniel Meade (molti se lo ricorderanno in The O.C. terza stagione), Alan Dale in quello di Bradford Meade (anch’egli presente in The O.C. nella parte del padre di Kirsten e marito di Julie Cooper), Vanessa Williams nei panni di Wilhelm Ina Slater e Ana Ortiz (Hilda Suarez, la sorella di Betty).
Giudizio personale. Ho avuto modo di vedere in anteprima al Telefilm Festival Ugly Betty è l’ho trovato un prodotto davvero interessante. E’ innanzitutto divertente: la goffaggine della ragazza che spesso cade dai tacchi, sbatte contro una porta a vetri o si presenta in una riunione con un poncho rosso, è qualcosa di realmente esilarante già dalle prime inquadrature.
In particolare, la scena in cui Betty sbatte contro la porta a vetri ci ha fatto sguaiatamente sghignazzare, non parliamo poi quando è stato inquadrato il bel vestito che sceglie per la prima riunione con il suo nuovo capo, il poncho rosso che vedete nella foto: in quel caso si è riso per alcuni minuti. E che dire poi del doppiaggio di tale Fabia della Fabia Cosmetics un cliente della rivista? Un mix snob di siculo-americano che ha strappato anche applausi oltre a risate prolungate in platea. In alcuni momenti la serie è divertente e fa sorridere ma alcune battute o situazioni fanno letteralmente cadere dalla sedia.
I telespettatori, specie nel primo episodio, si sentiranno in dovere quasi morale di difendere la ragazza da tutte le angherie subite e questo si ripeterà anche nei successivi quando anche le colleghe faranno di tutto per metterle i bastoni tra le ruote.
Inoltre nella serie è presente l’elemento rivalità con l’attrice Vanessa Williams che nel ruolo del direttore creativo tenta di fare le scarpe a Daniel, dopo che è stata estromessa dalla carica dirigenziale e infine c’è anche un alone di mistero. Una donna bendata che si vede solo in penombra è in costante contatto con Wilhelm Ina e potrebbe anche essere la moglie di Bradford che tutti danno per morta. Insomma, una varietà di argomenti e di situazioni comiche e spunti di riflessione che mi hanno convinto a seguirla nonostante una mia parziale diffidenza iniziale. E voi che ne pensate?