TvBlogger per l’estate 2008 – Cara tv, ma quanto mi costi?
Cominciamo da oggi, come ogni anno di questi tempi, il nostro TvBlogger per l’estate: scriveteci via mail i vostri post, avendo cura di linkare le fonti (e fornire, in generale, link di riferimento), allegare una o più immagini, scrivere di argomenti di interesse generale – per le news c’è la redazione – e soprattutto essere
Cominciamo da oggi, come ogni anno di questi tempi, il nostro TvBlogger per l’estate: scriveteci via mail i vostri post, avendo cura di linkare le fonti (e fornire, in generale, link di riferimento), allegare una o più immagini, scrivere di argomenti di interesse generale – per le news c’è la redazione – e soprattutto essere creativi e non attingere a piene mani da quello che già esiste.
I post migliori verranno pubblicati su TvBlog per tutta l’estate. Naturalmente, inviandoci i vostri post ci autorizzate automaticamente alla pubblicazione e, qualora gli scritti lo richiedessero, a un editing a cura della redazione. Per ragioni di tempi e spazi, non tutti i post verranno pubblicati. Chissà che fra i prescelti non si nasconda un nuovo TvBlogger? Si inizia con un post di Corrado. I lettori sono ovviamente invitati a esprimere le loro opinioni in merito a questi post estemporanei: ma ricordate, chi si espone scrivendo merita almeno l’onore delle armi. Grazie a tutti, lettori e partecipanti. Malaparte
Cara Tivvù, ma quanto mi costi?
Ci si lamenta sempre che paghiamo il canone nonostante la maggior parte delle volte l’offerta delle reti del nostro Stato non ci soddisfi, ma ci siamo mai chiesti se guardando i canali Mediaset non paghiamo nulla? All’azienda di Cologno Monzese non diamo proprio niente? Per la Rai, appunto, abbiamo il canone oltre alla quota di pubblicità che giornalmente guardiamo.
Per Mediaset solo questa.
Il percorso che ne viene fuori è: telespettatore => pubblicità=> prodotto comprato=> inserzionisti=> Mediaset o Rai, quindi anche con la pubblicità paghiamo qualcosa. Il punto interessante sarebbe scoprire quanto “monetariamente” diamo alle aziende televisive quando compriamo un prodotto.
Da questo documento del 2001 (mi perdonerete se non ho trovato nulla di più recente, ma credo che la situazione attuale sia rimasta più o meno invariata) veniamo a sapere che l’affollamento pubblicitario, quindi il flusso di pubblicità mandata in onda sulle nostre due aziende televisive maggiori, ci viene propinato con una proporzione di 1 secondo a 4. Per ogni secondo di pubblicità visto sulle reti Rai, lo stesso su Mediaset è 4 volte tanto. Il dato crescerebbe ancora di più considerando la proporzione di 1 a 7 per le televendite, ma Mediaset le scorpora, quindi esse non vengono calcolate nel computo.
Il prezzo di ogni prodotto acquistato ha in sè una percentuale di costo destinata alla pubblicità ed è questa che noi paghiamo alle aziende televisive. Ovviamente non tutto questo costo andrà a finire alle sole Rai e Mediaset, ma esso verrà diviso tra spot in tv, gadgets, depliants, manifesti pubblicitari nelle nostre città, promozione nel negozio, insomma fra tutte le strategie e canali pubblicitari possibili.
Credo, però, che la spesa per la promozione in tv sia quella che richiede la quantità maggiore di sforzi monetari, quindi, di quella percentuale di costo di cui si parlava prima, gran parte verrà destinata alla promozione in tv.
Il problema è sapere quanto di questa effettivamente diamo a mediaset e quanto, invece, alla Rai.
Ci viene in aiuto in questo senso proprio il dato dell’affolllamento pubblicitario e potremmo azzardare a dire che, per ogni prodotto acquistato, noi diamo un tot alla Rai ed una cifra 4 volte maggiore a Mediaset.
Arrivati a questo punto, possiamo ancora affermare che guardare le trasmissioni Mediaset sia gratis e che per esse non spendiamo proprio nulla? Se diamo uno sguardo alle nostre tasche e pensiamo a quanti prodotti pubblicizzati compriamo al giorno, pensando alle varie ipotesi dette finora e alle percentuali di costo e di affollamento pubblicitario, la cifra che daremmo quotidianamente a Mediaset è inferiore ai 30 centesimi di €uro e alla piccola parte parte di soldi spesi per la pubblicità che la Rai ci chiede? Credo di no.
A sostenere queste mie tesi, forse un pò strampalate, mi viene in mente un esempio molto estremo, ma abbastanza incisivo.
Fino a qualche settimana fa, sulle reti Mediaset impazzava la pubblicità di alcuni biscotti al cacao con farcitura alla crema. Sulle reti Rai io non l’ho mai vista, quindi mi viene da pensare che, per ogni confezione di questi biscotti acquistata, noi non diamo proprio nulla alla Rai, ma tutta quella percentuale di costo di cui si parlava prima vada tutta nelle casse Mediaset. E se pensiamo anche allo straordinario lancio pubblicitario fatto per questi biscotti, credo che la parte del costo dedicata alla loro promozione sia molto alta, quindi noi che li acquistiamo, paghiamo una cifra molto elevata per la loro tanta pubblicità in tv (e che, appunto, se in Rai essa non è presente, significa che tutta questa quota va a Mediaset).
Purtroppo questa semplice analisi è senza dati chiari e precisi, altrimenti avremmo potuto farci un’idea più concreta, ma quello che ne viene fuori alla fine, è che anche Mediaset ci chiede denaro per poter usufruire delle sue reti e vedere le sue trasmissioni. Andare a fare la spesa al discount significa evadere il canone Mediaset.