TvBlog consiglia: Lontano dal Vietnam
Se ieri abbiamo dato un consiglio leggero, oggi cambiamo completamente genere.Non ha importanza da che parte stiate politicamente, perché il film-documentario che manda in onda RaiTre stanotte, seppure “schierato”, è interessante ed ha rilevanza storica a prescindere. Si tratta di Lontano dal Vietnam del 1968, un insieme di 11 minifilm di registi francesi. Ecco ciò
Se ieri abbiamo dato un consiglio leggero, oggi cambiamo completamente genere.
Non ha importanza da che parte stiate politicamente, perché il film-documentario che manda in onda RaiTre stanotte, seppure “schierato”, è interessante ed ha rilevanza storica a prescindere. Si tratta di Lontano dal Vietnam del 1968, un insieme di 11 minifilm di registi francesi. Ecco ciò che scrive il Morandini:
6 registi e 150 tecnici per un film militante girato in 16 e 35 mm, prodotto e supervisionato da Chris Marker che sposa esplicitamente una tesi, quella contro gli Stati Uniti e a favore del popolo vietnamita. Fu il preludio agli Stati generali del cinema, creati in Francia durante il maggio ’68, e aprì la strada ad altre esperienze collettive di cinema militante che furono fatte in Francia e in altri Paesi d’Europa dopo il ’68 e negli anni ’70. Le sequenze documentaristiche in senso stretto (portaerei americana, Saigon, la giungla, manifestazioni pro e contro la guerra) sono dovute a J. Ivens, C. Lelouch, W. Klein o ad anonimi operatori di cinegiornali. L’episodio più citato (“Camera Eye”) è la confessione di J.-L. Godard che tra paradossi, sincerità, dubbi, incertezze, esibizionismi ricalca la tesi guevarista dei molti Vietnam; il più problematico (“Claude Ridder”) è di A. Resnais-Sternberg che tenta il ritratto di un intellettuale parigino “di cattiva coscienza e dunque di mala fede”. Come organizzatore e impaginatore, il vero autore del film è Marker con la sua visione terzomondista e la sua appassionata utopistica volontà che il Vietnam parli all’Europa.
Lontano dal Vietnam, ore 1.20, RaiTre.