TvBlog consiglia: Harper’s Island, da stasera su Raidue
Due futuri sposi, l’amica del cuore, il futuro suocero, la matrigna, la sorella con famiglia, gli amici festaioli, la coppia innamorata e due assassini. Uno ucciso per mano dello sceriffo sette anni prima, l’altro a piede libero proprio durante la settimana delle nozze. Aggiungete un’isola vicino a Seattle e un pathos crescente fino alle ultime
Due futuri sposi, l’amica del cuore, il futuro suocero, la matrigna, la sorella con famiglia, gli amici festaioli, la coppia innamorata e due assassini. Uno ucciso per mano dello sceriffo sette anni prima, l’altro a piede libero proprio durante la settimana delle nozze. Aggiungete un’isola vicino a Seattle e un pathos crescente fino alle ultime scene dell’ultimo episodio. Questo è “Harper’s Island”, la nuova serie crime che Raidue manda in onda da stasera alle 21:45 con un doppio episodio settimanale (in tutto sono 13).
Fin dalla sua presentazione agli upfronts lo scorso anno, questa serie è stata definita come una fusione tra il celebre libro di Agatha Christie “Dieci piccoli indiani” e l’horror “Scream”. Gli ingredienti in effetti sono quelli: dopo gli efferati omicidi di sette anni prima (tra cui quello della madre di Abbie Mills, la protagonista intepretata da Elaine Cassidy), ad Harper’s Island torna il terrore.
Le vittime, stavolta, sono gli invitati del matrimonio tra la ricca Trish Wellington (Katie Cassidy, che vedremo in “Melrose Place”) e l’umile Henry (Christopher Gorham, l’ex fidanzato dell’ “Ugly Betty”). Nessuno, ma proprio nessuno, sembra essere senza via di scampo. E così, in ogni puntata, almeno un personaggio viene fatto fuori, nei modi più disparati. E per sapere chi è l’assassino e, soprattutto, come mai lo sta facendo, vi toccherà aspettare l’ultimo episodio.
Possiamo dividere “Harper’s Island” in due parti: le prime sei puntate gettano le basi delle successive, raccontando al meglio i protagonisti ed i loro possibili moventi, non mancando di ingannare lo spettatore con eliminazioni a sorpresa. Il ritmo però manca e la voglia di passare alla puntata successiva potrebbe venire meno.
Una volta superato questo scoglio, però, la serie si fa apprezzare davvero. Il resto degli episodi è un susseguirsi di colpi di scena, personaggi uccisi inaspettatamente, teorie che ci si costruisce su un probabile assassino che vengono smontate e ricostruite nel giro di poche scene, per giungere ad un finale per nulla banale.
Ci sentiamo comunque di consigliarvi questa serie proprio perchè il suo approccio al genere giallo è alquanto originale per un show televisivo. Qui non ci sono casi di puntata, la linea gialla è l’unica protagonista e si fa seguire per ben 13 episodi. L’unica pecca, forse, è proprio la lunghezza della serie.
Si nota, come abbiamo detto, un tentativo di allungare il brodo nei primi episodi, dando un senso al telefilm solo nella seconda parte della stagione. Di questo si è accorto il pubblico americano che, sebbene abbia premiato il primo episodio di “Harper’s Island” con una media di 10 milioni di telespettatori, nel corso delle settimane si è allontanato stabilizzandosi sui 3 milioni.
Ecco, però, che più ci si è avvicinati al finale -andato in onda lo scorso luglio sulla Cbs– più il pubblico è tornato, regalando all’ultima puntata una media di 4 milioni di telespettatori. Un risultato curioso ed interessante da analizzare, ma non sufficiente per garantire alla serie una seconda stagione. E forse, meglio così: una volta scoperto il killer, che senso avrebbe avuto far proseguire la storia?