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Siamo alla fase finale dei TvBlog Awards e, in attesa delle proclamazioni ufficiali, proseguiamo con gli approfondimenti. Questa volta, è il turno di 4 categorie: soap opera, programma musicale, programma per ragazzi e serie animata. Insomma, come dire quello che guardano le mamme e quello che[…]
Siamo alla fase finale dei TvBlog Awards e, in attesa delle proclamazioni ufficiali, proseguiamo con gli approfondimenti. Questa volta, è il turno di 4 categorie: soap opera, programma musicale, programma per ragazzi e serie animata. Insomma, come dire quello che guardano le mamme e quello che guardano i figli. Per la prima categoria, che per inciso vanta un pubblico ben più eterogeneo del cliché di cui sopra (l’equazione soap = casalinghe), vediamo per ora in vetta Un posto al sole.
Nessuna sorpresa, la soap partenopea vanta da sempre uno zoccolo duro di appassionati, senza contare che, cosa rara per una soap, chi la guarda lo ammette senza riserve. Più difficilmente qualcuno ammetterà di guardare Beautiful, che tuttavia si piazza al numero due. Quest’anno, l’ormai ventennale soap californiana ha vissuto un lutto non da poco, quello di Darlene Conley, alias Sally Spectra. Come da palinsesto, dopo Beautiful viene Centovetrine, la soap ambientata nell’omonimo, immaginario centro commerciale torinese, che diverse settimane fa ha anche fatto “scalpore” per la scena di bacio saffico che vedeva coinvolta la bella Anna Baldi (interpretata da Anna Safronick) e il personaggio secondario Natalia (Francesca Delfino). Al quarto posto c’è la novità di quest’anno, quella Tempesta d’amore che si è imposta, con i suoi intrighi “tedeschi”, nel pomeriggio di Canale 5. Fanalino di coda, Vivere conferma da un lato un po’ di debolezza (del resto la soap è retrocessa nella fascia tardo-mattutina del pre-telegiornale), dall’altro la fedeltà di tutti gli aficionados che continuano a sostenerla.
A confermare che questa è l’annata giusta per i tentativi di ibridazione tra programmi radiofonici e dirette tv, per la categoria Miglior programma musicale per ora domina comodamente Deejay chiama Italia.
Storico intrattenimento mattutino di Radio Deejay, e ora trasmesso da All Music, il programma altro non è che il frutto delle riprese di alcune telecamere fisse, mentre i due conduttori Linus e Nicola Savino, apparentemente incuranti di essere visti quando dovrebbero per definizione essere solo sentiti, vanno avanti come se niente fosse. E la loro formula semplicissima piace. La cosa interessante è che a questo programma innovativo e “supergiovane” segue, e nemmeno di troppo, il classico dei classici, ovvero il Festival di Sanremo che anche quest’anno, tra rose rosse e polemiche, ha saputo fare parlare si sé. Al terzo posto, si difende benissimo un piccolo classico di Mtv, a sua volta gigantesco colosso globale dell’intrattenimento musicale televisivo, TRL. Debuttato in Italia nel 1999, Total Request Live , dopo aver lanciato personaggi come Giorgia Surina e Marco Maccarini, quest’anno è condotto da Alessandro Cattelan, che nella stagione precedente era in coppia con la Surina, prima che questa lasciasse la rete e si buttasse, tra le altre cose, nell’avventura un po’ così di Love bugs. A metà classifica (questa categoria contiene ben 7 nominations ) troviamo poi A night with, sempre di Mtv, il programma monografico condotto da Carolina di Domenico che, ogni lunedì alle 21, ripercorre le tappe essenziali nelle carriere di gruppi e artisti sulla cresta dell’onda. Per ritrovar Carolina e Mtv, con Hitlist Italia (resoconto settimanale di vendite e successi discografici in Italia), bisogna arrivare al sesto posto, mentre il quinto è occupato da Cd Live: condotto dalla ex velina Giorgia Palmas e da Alvin (al secolo Alberto Bonato, transfugo di Disney Channel), il programma va in onda su Rai Due tutti i sabati alle 16. Chiude la parata One Shot evolution, l’amarcord anni ‘80 di All Music condotto dalla strana coppia Vladimir Luxuria e Valeria Bilello.
La categoria Programmi per ragazzi vede il dominio assoluto di mamma Rai, con un grappolo di prodotti decisamente interessanti.
Per ora al primo posto non c’è proprio gara: sbaraglia tutti, prendendo poco più della metà del totale dei voti, Art attack, fortunatissimo format Disney ideato dall’inglese Neil Buchanan. Chi non avesse bambini appassionati di manufatti artistici di provenienza domestica o fanciullini interiori probabilmente avrà, comunque, imparato il nome del condutore italiano Giovanni Muciaccia, se non altro per la celebre, e in fondo lusinghiera, imitazione di Fiorello (”fatto?”). Al secondo posto, ma con 35 punti percentuali di differenza, si piazza Ragazzi c’è voyager!, con la divulgazione in formato kids di Roberto Giacobbo e soci (irresistibile il “colophon” con foto d’epoca sul sito del programma) confermando il dominio di Rai 2 in cima alla classifica. Ancora tv di stato nel terzo posto di Screensaver, il programma di Rai3 della domenica mattina in cui Federico Taddia si assume il nobile compito di fare agire e interagire giovanissimi fruitori del mezzo televisivo. …”Per mille sorci verdi!”: solo una quarta postazione per il “fantabosco” della Melevisione e ultimo posto, quindi, per l’informazione per i più piccoli di GT ragazzi: quando il giornalismo diventa “roba da ragazzi”.
Ecco, infine, un’altra di quelle categorie in cui svetta inevitabile il fuoriclasse: in cima alle nominations per la miglior serie animata svetta, neanche a dirlo, I Simpson, tesoro di Italia 1. Omer e famiglia continuano a stregare con la loro formula perfettamente equilibrata, al sicuro dal buonismo tanto dal cattivismo, con incursioni di celebrità, repliche sempre gustose, puntate speciali (imperdibili gli episodi di Halloween) e succulenti inediti, con la matita di Groening che lascia respirare anche le più piccole comparse che bazzicano a Springfiled. Seconda posizione, ma indietro di una trentina di punti percentuali, per I Griffin, anch’essi impegnati, ma con vena più demenziale, nella dissacrazione di una tipica famiglia americana. Dissoluzione simile, ma con un tocco politico alla Doonesbury (la striscia di Garry Trudeau) per American Dad, che si piazza però in coda, al quinto posto. Al terzo, invece, ci sono i meganoidi di Daitarn 3: come dire, quando si guarda indietro al futuro con tenerezza, ed ecco che Mtv, per i giovani dentro e fuori, ha rimesso in circolo la serie animata che conquistò i piccoli telespettatori dei primissimi anni ‘80. Patria del cattivismo fine anni ‘90, South Park resiste, con i suoi bambini allucinati e il suo cinismo, a mantenere almeno un 5% dei votanti, finendo al quarto posto.