TV VERITA’: a Genova va in onda l’impotenza degli assi del calcio e dei tifosi che li amano…
Come si sa, è tornata di gran voga la formula della Tv Verità,dopo la vicenda della ragazza assassinata e violentata da morta, una vicenda che sta diventano una tristenovela ogni giorno, ogni ora, ogni minuto di più…, trascinando altri fatti di cronaca nera in una slavina da stampa e video.La serata della partita mancata, Italia-
Come si sa, è tornata di gran voga la formula della Tv Verità,dopo la vicenda della ragazza assassinata e violentata da morta, una vicenda che sta diventano una tristenovela ogni giorno, ogni ora, ogni minuto di più…, trascinando altri fatti di cronaca nera in una slavina da stampa e video.
La serata della partita mancata, Italia- Serbia, è un altro episodio della Tv Verità, centellinato in ogni ordine di emozioni per oltre un’ora e mezza, tra le fiamme ultras, i deficienti serbi, gli elmetti della nostra polizia, le giacche gialle degli stewart, gli inni stonati, un minuto per le quattro vittime italiane in Afghanistan che è durato neanche dieci secondi perchè tutti eravamo sui carboni ardenti. Eccetera.
Uno spettacolo indimenticabile: che ha sovvertito la regola dell’abuso citazionistico dello show must go on; qui non è andato avanti niente, e anzi siamo andati indietro. In un balletto sciagurato che, perdendo la testa, reagendo con la forza nello stadio, ogni intervento repressivo forte avrebbe con tutta probabilità potuto forse provocare danni maggiori.
Per fortuna ci ha pensato l’arbitro che ha preso la saggia decisione che tutti i responsabili ufficiali, e non ufficiali in campo, non riuscivano a prendere. Costoro non sapevano che pesci prendere e hanno preso solo metaforiche pallonate in faccia per il disordine, l’incertezza, la impreparazione che hanno dimostrato, ma anche per la morbosità nel voler giocare ad ogni costo, rendendo ridicole le forzature della situazione fino alla sospensione e allo svuotamento dello stadio. Con il corollario dei disordini fuori dal Marassi, uno stadio nelle vene delle strade della città a rischio continuo di sangue.
La Tv Verità, a mio avviso, si è manifestata in tutta evidenza non tanto e non soltanto nei riti del tatuato con il passamontagna, circondato da gregari fanatici , di cui si sentiva nell’aria la carica di violenza incapsulata nel falso amore per lo sport. La Tv Verità si è palesata in modo drammatico nel momento in cui Stankovic, serbo che gioca in Italia, si è fatto sotto alla tribunetta dove stava il Tatuato Minus Habens, dal candelotto fumante in testa, con gli accoliti con altri candelotti pronti alla erezione esplosiva.
Stankovic si è avvicinato con i suoi compagni e ha tentato, blandamente, di calmare gli animi dei falsi tifosi. Hanno fatto persino un gesto che era difficile interpretare. I giornalisti tv hanno letto le tre dita sollevate dai calciatori come il segnale del tre a zero, a tavolino, che la pantomina criminaloide avrebbe potuto penalizzare peraltro con rimozione di spettacolo proprio loro, i serbi, in difficoltà nella classifica per le selezioni del campionato europeo.
Invece, leggendo la stampa, ho appreso che le tre dita sono un segnale del nazionalismo serbo maniacale, quello di Milosevic e dei suoi seguaci.
La “sconfitta” di Stankovic e dei suoi uomini di buona volontà (alcuni di essi giocano in squadre italiane ed europee) dimostra che gli assi del calcio perdono ogni influenza, ogni ascendente, ogni carisma di fronte a coloro che pensavano di calmare gruppi maleintenzionati con gesti difficilmente decifrabili per noi italiani e che magari, agli occhi della risma dei rivoltosi da gradinata sciocca fin dentro le loro teste, forse posso addirittura essere stati scambiati per un buffetto di simpatia se non addirittura di solidarietà. Demente. Non so e non voglio crederlo.
Resta il fatto che i campioni della pedata vengono presi a pedate da gente corrotta che usa il calcio, lo sport, cinicamente, dimostrando la fragilità dello sport e del calcio in genere.
La Tv Verità di Italia- Serbia sballata,e sospesa, resta lì a dimostrare tante forme di impotenza. Da quella delle autorità e dirigenze tutte, e soprattutto dei calciatori, coccolati, vezzeggiati, beniamini ma ridotto davanti al mondo a uomini comuni, senza carisma, a zero livello come capacità di intervenire ed essere ascoltati.
Contano zero, come noi a cui la Tv Verità lascia la bocca amarissima.
Italo Moscati