Tv Talk, Rita Dalla Chiesa a TvBlog: “A Forum sto bene. E basta dire che è tutto falso!”

Ospite di Tv Talk, Rita Dalla Chiesa ha risposto, involontariamente, a diverse domande da voi proposte qui su TvBlog. Intanto partiamo col dire che è vero che si stanno registrando a manetta puntate de Lo Sportello di Forum: entro febbraio bisognerà realizzare puntate da trasmettere fino a maggio. In secondo luogo la Dalla Chiesa non ha nessuna intenzione di rottamare Forum: dove si trova un programma in onda da decenni con due ore al mattino, poi al pomeriggio su un’altra rete, con tanto affetto e con tanta fedeltà? Certo, se proprio dovesse cambiare non disdegnerebbe un programma al pomeriggio e soprattutto di fare un po’ più la giornalista, cosa che gli autori non le permettono di fare, come confessa un po’ divertita. Ma dall’alto del suoi 65 anni – complimenti! – confessa di star bene dove sta.

Inevitabilmente la discussione si sposta sulla ‘credibilità’ di Forum: di fronte all’accusa di essere una ‘traditrice del pubblico’ la Dalla Chiesa si infuria.

“Questa è una vecchia storia che comincia a darmi fastidio. Sono 28 anni che stiamo dicendo che le nostre cause sono tutte vere e ci sono persone che possono venirle ad interpretare. Noi facciamo migliaia di provini l’anno per cui se un tassista ci scrive la sua storia e quel tassista non vuole venire abbiamo mille altre tassisti pronti a venire, che naturalmente sappiano di che cosa vengono a parlare e vengono a parlarne. Non l’abbiamo mai nascosto”.

Beh, se a distanza di tanti anni Silvia Motta racconta che la suocera, affezionata telespettatrice del programma, si è sentita tradita sapendo che non sempre i personaggi in studio sono i reali protagonisti delle storie narrate, evidentemente il messaggio in questi 28 anni non è passato così chiaramente.

Ma per la Dalla Chiesa ormai lo sanno tutti.

“No, no, lo sanno tutti. L’abbiamo detto mille volte anche in trasmissione, anche in trasmissione. Anche perché io non accetto di sentirmi dare della bugiarda, perché faccio questo lavoro con una correttezza…”.

Tornando sull’episodio raccontato dalla Motta aggiunge, sempre come una leonessa:

“Mi dispiace per la signora che si è sentita tradita, ma siccome tradire non a parte del mio carattere, essere tradita sì ma tradire mai, mi dispiace per la suocera della signora…”.

Poco prima, peraltro, la conduttrice aveva precisato che

“fin dalla prima puntata di Forum, e i giornalisti che hanno partecipato alle conferenze stampa lo sanno, abbiamo sempre detto e ammesso che era una trasmissione in cui le cause sono sempre vere. Quello che cambia sono i protagonisti che si vengono a raccontare”.

Per chiarire il passaggio non del tutto cristallino, la Dalla Chiesa aveva aggiunto:

“L’altro giorno, ad esempio, è venuto un signore che aveva presentato una sua storia vera, ma all’ultimo momento si è chiuso in bagno. Aveva paura di raccontarsi alla telecamera. Per cui noi abbiamo delle persone che scrivono che vorrebbero intervenire e intervengono, delle persone che ci prendono per i fondelli e ci è successo, nonostante le liberatore e i documenti che devono firmare e in cui si assumono la responsabilità di quel che dicono (e il riferimento è al famoso caso della finta terremotata de L’Aquila, ndr), e persone che vengono a raccontare le loro storie, e sono storie, vi assicuro, superano qualunque immaginazione”.

Ciò detto, non si parla mai di attori, ma di ‘tassisti provinati’ per interpretare tassisti. Ma questo è un altro capitolo della storia.

A fornire una chiave di lettura, che sembra metter pace tra i contendenti, ci pensa poi il prof. Simonelli:

“L’ambiguità è nel genere. Quello di Forum è un genere in cui c’è un’ambiguità di fondo, che può essere una trappola in cui possono cadere le suocere”.

E basta?