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Tv Talk, puntata del 22 dicembre 2012: da Benigni a Berlusconi fino alla Fine del Mondo. Buon Natale!

Tv Talk si occupa anche della Fine del Mondo nella puntata in onda sabato 22 dicembre alle 14.55 su RaiTre. Le anticipazioni e il live.

pubblicato 22 Dicembre 2012 aggiornato 3 Settembre 2020 23:10

La puntata si chiude ricordando Febo Conti, scomparso proprio qualche giorno fa, che fece dell’apprendimento e della divulgazione scientifica per ragazzi uno ‘show’ con “Chissà chi lo sa?“. Quindi gli immancabili auguri di Natale di Bernardini al pubblico di Tv Talk e un arrivederci a sabato 12 gennaio 2013. Beh, tanti auguri anche alla redazione e alla squadra di Tv Talk.

Tv Talk, puntata del 22 dicembre 2012: e per finire, La Fine del Mondo


Ultimo segmento (?) della puntata dedicata alla Fine del Mondo in tv e in radio. Ospite Federico Taddia, che con Gramellini su La Stampa ha cercato gli apocalittici italiani, e che su Radio24 ha seguito ‘live’ la veglia per l’Apocalisse, oltre ad essersene occupato nel suo programma su DeaKids.

“Perché ne abbiamo parlato tanto? In fin dei conti è stata l’unica data certa per mesi qui in Italia: non si sapeva la data delle Elezioni, non erano sicure neanche quelle di Sanremo…”

scherza (mica tanto) Bertolino.
L’argomento, però, è stato prolifico per la tv: come nota Bellavita, la fine del mondo ha aperto un filone di genere (il racconto di matti, in fondo) che ha arricchito i palinsesti di molti canali doc. E che di certo non si esaurirà.

Tv Talk, puntata del 22 dicembre 2012: Syria, Sanremo, Amici e i ‘normal show’ di Bertolino


Il Blobbone ci porta nell’intrattenimento: e comprende anche la battuta di Giletti a Emma durante l’omaggio a Domenico Modugno.
Ospite Syria per parlare dell’Omaggio a Gaber e della musica in tv, lei che debuttò a 18 anni a Sanremo Giovani con Pippo Baudo. E scatta la cantilena: ora Sanremo Giovani non ha lo stesso valore di prima, prima Baudo presentava i ragazzi a novembre, prima della gara di febbraio, ora i cantanti si esibiscono a mezzanotte etc etc. Peccato che Syria sembra non rendersi conto, o dimenticare, che i ragazzi – anche i non selezionati – sono on line 24h, che il mercato discografico guarda al web più che alla tv (soprattutto trattandosi di un programma di RaiUno) e che ormai esibirsi a mezzanotte è normale con prime serate al via alle 21.10 e chiuse alle 00.30.

Ma procediamo.
Musica in tv = talent, no? Quindi Syria è chiamata a parlare di Amici 12 e de La Scimmia, diretti concorrenti di Tv Talk a cui ruba anche il target 55-64. Ma Syria ne parla alla luce della sua (breve) esperienza a Star Academy? “Un talent sfortunato”, commenta al volo Syria. Il suo giudizio sui talent: “Non c’è posto per tutti. Alcune volte mi fa rabbia perché si esaspera il successo, poi ci sono quegli artisti che riescono a reggere e ad emergere. Con Noemi, Mengoni, Emma, ti dimentichi che son venuti fuori da un talent”… Ah sì?

“Io voglio il normal show. Voglio uno show sulla gente normale, non sui Masterchef, sui talenti. Ovviamente durerebbe una puntata”,

provoca Bertolino, che ‘affonda’ su Amici:

“Ha creato il mostrificio delle giurie. Ormai fanno giurie anche nelle assemblee di condominio”.

Ma il normal show esiste, nota giustamente qualcuno tra gli analisti. E’ il vecchio reality, alla Grande Fratello. E aggiungeremmo anche ampie pagine del daytime, non quelle sulla cronaca nera, certo.

Tv Talk, puntata del 22 dicembre 2012: Newtown sulle Tv Usa


Da Fiorello a Newtown… Si apre una finestra su New York per parlare con Andrea Salvadore di come le tv americane hanno raccontato la strage in Connecticut. Unici cenni di ‘straordinarietà’ le edizioni di un’ora la sera per il tg, la sospensione delle serie tv più sanguinolente e poco altro, con una rinnovata (rispetto al passato) attenzione del giornalismo per il dolore della famiglie, dice Salvadore. La liturgia, però, ricorda quella dell’11 settembre. E la strage non ha risparmiato ai deputati repubblicani di sostenere la necessità di armare gli insegnanti, su Fox News.
In fin dei conti in Italia non siamo entrati nella liturgia, ma come nota Simonelli l’Italia ha problemi a parlare della morte. Sottolinea piuttosyo come Sky Tg 24 si sia piuttosto concessa un’analisi da programma di daytime, invitando a poche ore dalla notizia una criminologa a descrivere il profilo dell’assassino, a 6mila km di distanza e quando ancora si pensava fosse il fratello di Adam Lanza. La deriva delle all news. O del giornalismo? “Non si è vista una madre in tv negli Usa” dice Salvadore. E ci dobbiamo fidare…

Tv Talk, puntata del 22 dicembre 2012: Fiorello torna su SkyUno con @edicolafiore

Il salto da Berlusconi alla d’Urso a Fiorello è ardito, ma non impossibile. Si va rapidamente a commentare @edicolafiore, il suo ‘format’ web nato per gioco e diventato non solo un appuntamento clou del web ma anche un appuntamento quotidiano su SkyUno. Il format funziona perché è breve, anche se rischia di ripetersi – il timore di Bertolino – perché rispetta il principio parla di noi, a noi e in fin dei conti ripropone una compagnia di giro che può davvero rappresentare il tipico ‘bar dello sport’.
Rondolino sposta il focus: per lui Fiore non fa una rassegna stampa, ma un micro-varietà, con una community di ‘freaks’, che parla più di tv che di stampa. Insomma un piccolo ‘tv talk’, ecco. Beh, è pur sempre Fiorello.

Archiviato fin troppo rapidamente Benigni, si passa al ‘collega e amico’ Berlusconi, che imperversa in tv con le sue mille versioni. E dice anche di essere pronto ai confronti all’americana con Bersani. Bernardini si concentra su un paio dei Berlusconi comparsi in questi giorni in tv, partendo da Silvio e Bruno. E le perle non sono mancate: “Le mie tv non hanno mai fatto trasmissioni contro la Sinistra; pensi invece a Benigni che ieri ha parlato per 15′ contro la mia persona“. E poi, vi ricordiamo, deve recuperare le 134 ore che la tv ha ‘regalato’ alla sinistra solo a Novembre. Come nota Simonelli, per Berlusconi stare in tv vuol dire aumentare il consenso.

“A questo punto Michele Misseri dovrebbe avere un consenso enorme!”,

il paradosso di Simonelli.

Per Rondolino, spin doctor in pectore per le primarie (abolite) della Santanché, conferma l’anomalia di Berlusconi verso la categoria ‘politica’, in generale. E conferma che il suo elettorato se l’è costruito con le sue tv. E intanto Vespa quella sera ha fatto 10 punti di share in più rispetto alla sua media. Il piazzista che è in Berlusconi funziona bene, perché sa come funziona il mezzo, sa che il pomeriggio della domenica parla a gente semi-addormentata sul divano o che fa la cioccolata calda (omaggio alle signore che fanno il ragù) si deve parlare in un modo e la sera da Vespa in un altro. E infatti si parla di Berlusconi a Domenica Live.

“Un’ospitata, con tutto l’affetto che posso provare per Barbara d’Urso, più che un’intervista”,

commenta il solitamente misurato Bernardini. Inutile analizzare la ‘differenza’ di linguaggio tra il Berlusconi della d’Urso e il Berlusconi di Vespa: secondo voi cosa c’è di diverso?

Ovviamente ‘l’intervistatore’ (nel senso che ce n’è soltanto uno), anche se per Rondolino Vespa non si è riposizionato rispetto al Cavaliere, semplicemente si è adattato al nuovo ‘format’ politico di Silvio, l’uno contro tutti, che ha visto Berlusconi perfino ‘acconsentire’ alla presenza del direttore dell’Unità, finora mai ‘accolto’ nell’empireo delle interviste.

“Basta che se ne parli è lo slogan di Berlusconi e noi gli stiamo facendo campagna elettorale”,

commenta Rondolino.

Concordo con Pucciarelli che nota come i tempi concessi a Silvio dalla d’Urso, non solo in generale, ma per ogni singola risposta siano quelli che il people show concede ai casi umani, quei 10 minuti senza contraddittorio che si concedono a chi sta raccontando la propria tragedia personale.

E venendo alla scenografia Bertolino parla di Berlusconi come un ‘avatar’… e non è proprio il primo ad averlo detto…

Piccola notazione finale sul ‘Lei’ di Barbara d’Urso al Presidente: inevitabilmente la ‘contraddizione’ in cui è caduta non poteva essere fatta passare in cavalleria, visto che la settimana scorsa proprio a Tv Talk – rispondendo a un lettore di Tv Blog – difendeva il suo ‘tu a tutti, dal ministro a Misseri.

Tv Talk, puntata del 22 dicembre 2012: Bernardini e Bertolino su Berlusconi e Benigni


Si parte con la sagra delle B a Tv Talk: Massimo Bernardini ospita Enrico Bertolino (per la seconda volta in questo Autunno tv) per commentare Benigni e Berlusconi. In collegamento Fabrizio Rondolino.
Si parte con l’evento della settimana, La più bella del mondo di Roberto Benigni. E ci si incrocia subito con Berlusconi che lo rivede nel salotto di Vespa.

“Lo stesso sorriso del Re che vede il giullare…”

commenta Bertolino.

Rondolino vede quello come un siparietto ‘concesso’ a Vespa: il Cavaliere era d’accordo e ha accondisceso a che lo si vedesse ‘burlato’. Anche questo fa brodo e magari aiuta la sua immagine.

Segue una bella sintesi della redazione di Tv Talk, con il best of delle frasi di Benigni sulla Costituzione. E su questo, ormai lo sapete, abbiamo offerto due letture diverse, pro e contro.

Record storico per Rai 5 che con la replica ha conquistato 1.000.000 di telespettatori, e il  3,55% di share; tra le analisi della Motta, oggi assente,  su RaiUno ha raccolto circa il 60% dei laureati, attraendo anche chi normalmente non vede la tv, ampliando la platea tv di almeno 1,5 mln di telespettatori.

Per Bertolino ha giocato la liturgia natalizia, quella che ti porta a rivedere Ben Hur; per il prof Simonelli è stato seguito perché Benigni riesce a sorprendere, per quanto abbia fatto la stessa operazione compiuta anni fa per La Vita è Bella, raccontare l’in-raccontabile. Per Rondolino non si può parlare male di Benigni, monumento nazionale, che porta a casa più del 40%: lui ha preferito la parte satirica, non quella ‘spadoliniana’, in cui veste i panni del padre della Patria, ma è interessante per lui il confronto con l’altro politico, Grillo, che invece raccoglie il 15%, ma di potenziale elettorato. Certo, elettore e telespettatore non sono grandezze omogenee, ma Rondolino vede in questo una stanchezza del pubblico italiano per il ‘vaffa’ e una predisposizione alla pace. Lettura decisamente forzata, a nostro avviso.

Ma sono d’accordo con chi, tra gli analisti, parla di un buon programma radiofonico: non concordo con l’entusiasmo per la regia, la scenografia e le luci. Pucciarelli si mostra d’accordo con la lettura data nel post diretta: è stato un po’ diesel. Bertolino gira questa ‘lentezza’ come una reazione alla freddezza del pubblico ‘imbalsamato’, al peso della prima serata, al contesto specifico. Ma per me ha avuto un peso anche l’aver ‘cambiato’ in corsa il monologo iniziale.

Tv Talk, puntata del 22 dicembre 2012: le anticipazioni, tra Berlusconi e la fine del mondo

Scongiurata la fine del mondo, eccoci a commentare una nuova puntata di Tv Talk, il settimanale condotto da Massimo Bernardini in onda alle 14.55, tra poco, dunque, su RaiTre. Un pomeriggio particolare quello di oggi, segnato dalle trasmissioni dedicate al calcio, da Quelli che a Cielo che gol!, visto il turno anticipato di Serie A prima della pausa natalizia. Ma la critica tv non conosce ostacoli: eccoci quindi a seguire Bernardini & Co alle prese con la settimana televisiva ormai trascorsa. A tra poco.

La fine del Mondo anche a Tv Talk


Anche Tv Talk si occupa della Fine del Mondo nella puntata in onda sabato 22 dicembre 2012 come sempre su RaiTre. Ammesso che si sia tutti qui ancora a parlarne, il commento di Massimo Bernardini & Co. sul trattamento mediatico dell’evento più atteso dall’umanità non potrà prescindere dai vari programmi occupatisi dell’argomento negli ultimi tempi, con tanto di ‘conto alla rovescia’ organizzato da Mistero che questa sera segue l’Apocalisse in diretta tv.

Più che per la Fine del Mondo, però, l’attenzione sarà per la fine (tv) di Monti e del suo Governo e soprattutto per l’inizio della campagna elettorale, massicciamente inaugurata da Silvio Berlusconi che non ha mancato di presentarsi a Domenica Live, Quinta Colonna, Porta a Porta e Pomeriggio Cinque in rapida successione. Se ne parla con Enrico  Bertolino, Maurizio Mannoni e Fabrizio Rondolino per l’ampia pagina politica che apre la puntata… Ma non solo di Maya, di Monti, di Berlusconi e di politica si parlerà sabato a Tv Talk: tanto per cominciare, spazio a La Più Bella del Mondo, di Roberto Benigni.
In attesa di sentire le recensioni, i commenti e i giudizi dei critici più o meno in erba di Tv Talk, vi rimandiamo alle due opinioni registrate da TvBlog in merito allo show di Benigni sulla Costituzione italiana andato in onda lunedì 17 dicembre, con le argomentazioni di chi ha gradito e di chi non ha gradito.

Nel menu prefestivo, o post-apocalittico, di Tv Talk spazio anche alla nuova edizione di Amici, che finora ha dato spazio ai casting, ma anche alla programmazione di DeaKids. In più una ‘rarità’ per la scaletta di Tv Talk, un’esibizione musicale, firmata per l’occasione da Syria.

Il menu è completo. O quasi. Scommettiamo che Bernardini non si lascerà scappare l’occasione di ‘bacchettare’ Barbara d’Urso per il ‘lei’ rivolto a Silvio Berlusconi? Appena sabato scorso, infatti, rispondendo alla domanda di un nostro lettore, la d’Urso sottolineava come fosse solita dare il tu a tutti, dall’operaio al ministro, da Misseri alla Mussolini, anche in virtù delle sue giovanili passioni politiche. Il giorno dopo è passata al lei per l’intervista al Presidente: almeno una ‘nota sul registro’ ci vorrebbe.

L’appuntamento con Tv Talk, Fine del Mondo permettendo, è per sabato 22 dicembre alle 14.55 su RaiTre. E noi seguiremo la puntata live, come sempre.

 

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