La tv riscopre le luci rosse. Così i talk provano ad ‘uscire’ dal covid
I talk provano ad uscire dalla monotonia del covid rispolverando i blocchi a luci rosse. Da Giordano a Giletti, passando per Brindisi e Gentili
E adesso sesso. Di nuovo, dopo una lunga pausa dettata dal covid e da tutte le emergenze annesse. Abusatissimo nei talk nel periodo pre-virus, il tema era finito nel cassetto per cause di forza maggiore. Tra lockdown, bollettini di guerra quotidiani, zone gialle, arancioni e rosse, l’argomento era scivolato nel dimenticatoio, salvo rispuntare ora che la luce in fondo al tunnel appare più vicina.
Il sesso funziona, sempre. Tiene alta l’attenzione, risveglia i pensieri più piccanti e, soprattutto, genera curiosità. E in un panorama dominato da virologi e no-vax, ogni tanto spegnere l’interruttore risulta necessario.
Se dovessimo individuare il momento di svolta, questo si potrebbe collocare nel periodo dell’esplosione del caso Morisi. Programmi di ogni rete hanno raccontato la vicenda dell’ex spin-doctor di Matteo Salvini nei minimi dettagli, con la pubblicazione delle chat segrete e le interviste agli escort coinvolti.
Da lì in poi è stato un liberi tutti, con racconti a luci rosse sviluppati in varie sfumature.
Fuori dal coro predilige la tecnica del monito, della serie “dove andremo a finire” che ben si addice a Mario Giordano. Ecco allora il 26 ottobre i reportage sui ragazzi in vendita per soldi e sulla Bologna a luci rosse, seguiti il 2 novembre sulla pratica del feticismo e degli scatti pubblicati sul web. Stessa storia il 9 novembre, sempre fuori dalla fascia protetta, con “le notti fuori controllo dei giovani tra sesso e alcol” e il caso Grillo, tornato alla ribalta dopo la ‘pausa’ estiva. La storia del figlio del fondatore del Movimento Cinque Stelle assume tuttavia una nuova forma, con una lettura non più politica, bensì tutta incentrata sul lato pruriginoso della faccenda.
Il 16 novembre ennesimo focus sul “lato oscuro della Milano da bere” e “l’orrore nelle case dei super manager”.
A riappassionarsi alla vicenda Grillo è pure Veronica Gentili, che ci si è soffermata sia il 7 che il 14 novembre. A Controcorrente sono inoltre sbarcati, il 31 ottobre, i festini proibiti, il caso Genovese, la droga dello stupro e, dulcis in fundo, pure il sindaco di Terni, artefice della discussa ordinanza anti-prostituzione che va a colpire l’abbigliamento ‘indecoroso’.
Materiale per dibattiti più o meno infuocati, con caratteri ovviamente agli antipodi, come accade a Zona Bianca. Giuseppe Brindisi, oltre a riprendere il filone di Genovese (il 17), il 3 e 10 novembre si è dedicato all’universo di OnlyFans, con la solita suddivisione tra favorevoli e indignati.
Su La7 è Massimo Giletti a riaccendere i fari con le confessioni di giovani escort il 3 novembre, accompagnate dall’immancabile approfondimento di Non è l’Arena sul fenomeno OnlyFans. Stesso tenore il 10 con scambisti, sesso minorile, escort e prostituzione in strada.
Una tv a tinte hot per uscire dalla monotonia e alzare gli ascolti. La sensazione da casa è però quella di una minestra riscaldata e riproposta in continuazione. Nella convinzione, o speranza, che la fame dello spettatore prevalga su tutto.