Tv Talk: le cose che non ho detto @TvTalk_Rai
Alcune postille scritte a quel che ho detto in studio a Tv Talk.
Come due anni fa, ho avuto il piacere di essere ospite a Tv Talk. Come due anni fa, ecco alcuni appunti sparsi sulle cose che non ho detto a Tv Talk, ma mica perché non mi è stato permesso, eh. È che in uno studio televisivo a me piace anche ascoltare – sì, non è abbastanza televisivo, lo so, ma ci vado una volta ogni due anni, in televisione, suvvia –, e scegliere quel che penso di poter dire in breve o che sia, quantomeno, significativo e non troppo soggettivo.
Sui talk politici: ormai mi annoiano da morire. Non riesco a guardarne uno fino alla fine. Credo che si sia ben oltre la crisi: siamo alla morte cerebrale.
Sull’informazione: in tv, come sul web, vale questo. E basta.
«Se il giornalismo continua ad abbassare l'offerta il lettore/spettatore sarà sempre meno interessato», @albertopi #tvtalk
— Tv Talk (@TvTalk_Rai) 30 Maggio 2015
Sui talent show: il segnale che il genere si sia incrinato definitivamente non è il petomane a Tu si que vales, no. Quello è trash e basta. Il segnale sta nel fatto che Italia’s Got Talent su Sky era narrativamente completamente sbagliato (tre comici fra i giudici, nessun cattivo).
Sul Premio regia televisiva: è la solita tv italiana che celebra se stessa. Non va nemmeno commentato.
Tv Stalker (al suo secondo micro-episodio all’interno di Tv Talk), invece, è il format nel format proposto da Tv Talk: due vip che guardano un programma televisivo e commentano a ruota libera. Divertente. A dimostrazione che basta un’idea, in televisione. Mi ha persino fatto rivalutare il Premio regia televisiva. Non avere idee non è un alibi (e non basta usare le C300 e mettere tutto fuori fuoco per fare bella televisione). Chi si fosse perso l’episodio lo può vedere qui: Canino e Limiti commentano il Premio Regia Televisiva.
Fiction italiana: della contemporaneità ho detto in studio. Dei mercati stranieri cui guardare pure. Aggiungo qui: su 1992 ho scritto, a suo tempo, una critica positiva – dopo le prime due puntate – e una critica alla critica, spiegando che cosa mi piaceva delle prime due puntate e che cosa no. A bocce ferme e serie finita, vorrei stemperare: il bilancio finale di 1992, per quel che mi riguarda, è negativo. Occasione persa e finale come mega-trailer per 1993.In generale, il livello della fiction italiana è basso, molto basso. Facciamocene una ragione.
Su Il segreto: non ho niente da dichiarare