Tv Talk e Gerry Scotti: si parla di Widg, dell’analisi qualitativa e di TvBlog
Lunga ospitata del conduttore nel contenitore pomeridiano sulla tv. C’è spazio anche per una frecciatina a uno dei nostri redattori.
Nella puntata di TvTalk di oggi c’era ospite anche Gerry Scotti, come avevamo annunciato.
Il conduttore ha parlato, fra le altre cose che riguardano Italia’s Got Talent anche del caso Syria Luongo. «Abbiamo scelto di non sapere nulla di quello che accadrà lì, vedo i personaggi quando li vedete voi. Quella ragazzina aveva intenerito me e milioni di telespettatori. Abbiamo scoperto che la sua stroia non era esattamente così. Lo era stata per tanti anni, poi lei, la sorella e la mamma avevano avuto dal comune una casa dove abitare. Ma la bambina ha preferito raccontare che la sua casa era la strada. Quando una Tv locale ha fatto lo scoop, quando il Moige ha scritto: bisogna stare attenti a come si raccontano le storie, io ho fatto come re Salomone: «Bene, signori, preferite che la bambina stia leggermente meglio di quel che ci ha raccontato o preferivate che la bambina stesse leggermente peggio?» Io preferisco che abbia preso per il culo me e che stia meglio di quel che ci ha raccontato».
La notizia, per la verità, era stata diffusa dal web, prima che da una tv locale. E il tema è decisamente controverso. Io preferisco, per dire, una tv che racconta le cose come stanno, per cominciare. Poi, sulla questione in particolare, ci possono essere le posizioni più disparate: i colpevolisti penseranno che sia stata cavalcata apposta, per emozionare; gli assolutisti che sia tutta farina del sacco della bimba. Magari c’è una via di mezzo fra le due posizioni, chissà.
Poi si parla di Widg, si citano gli interventi di Baudo, Costanzo e Boncompagni e vengono mostrati i due indici edonici di Italia’s Got Talent e Ballando con le stelle (peccato che non ci sia il tempo di far vedere anche il grafo-ragnatela).
Sull’Auditel, Scotti dice: «Negare l’esistenza e il fatto che la tv commerciale sia legata agli ascolti per poter vivere – perché noi non abbiamo canone – sarebbe veramente stupido, ma il fatto che lo strumento si possa migliorare è auspicabile. E devo dire che un indice misto di ascolto e gradimento, come fanno gli americani, assomiglia a questo WIDG con una differenza: mi sembra composto molto da addetti ai lavori».
Cinzia Bancone ricorda a Gerry che «il panel è composto da 130 persone comuni e 20 blogger».
Quindi, Massimo Bernardini propone a Scotti la “critica” di Lord Lucas.
Su TvBlog, Lord Lucas aveva scritto:
«Ma solo il sottoscritto, sintonizzandosi di tanto in tanto su Money drop, becca un doppio senso sessuale ogni 3×2? Non ricordo, nella tradizione del preserale televisivo, un quiz così pruriginoso, il cui stesso conduttore sembra sotto effetto di peperoncino: del buon vecchio zio Gerry, tutto paternali e ‘che Dio vi benedica’, neanche più l’ombra».
Scotti risponde:
«Starà male lui (ride). Ci sono delle domande buffe, ma a me questo perbenismo nel 2012, dai su. Dare dell’ingrifato a me che ho notoriamente raggiunto la pace dei sensi…»
Poi ironizza sul nickname. Infine, si sottopone alle domande dei nostri lettori. Se sia troppo sovraesposto nel preserale, gli chiedeva Krystal. Lui risponde:
«Fin quando tenevano in onda me, ho continuato a chiedere per favore, troviamoci delle alternative. Abbiamo cominciato con Bonolis, ho fatto io, dovrebbe arrivare un prodotto per la tarda primavera-estate. Voi che leggete i blog lo sapete, pare che ci sia un progetto con Insinna».
Poi, alla domanda se è vero che gli piacerebbe tornare alla domenica, la risposta è semplicissima: «No».
Il momento Scotti si chiude con ironia finale sul nostro redattore: «Cercatelo e perseguitatelo», dice ironicamente il conduttore dopo averlo “smascherato”.