Tv Talk, Caterina Balivo risponde a Blogo: “Prendere i programmi degli altri porta male, quando l’hanno fatto a me hanno chiuso”
La conduttrice di Monte Bianco risponde al quesito posto dalla community di Blogo.
Caterina Balivo, ospite di Tv Talk di Sabato 5 dicembre 2015, risponde a una delle domande proposte dalla community di Blogo e selezionata dalla redazione del programma di Rai 3 che questa settimana si è occupata di reality e adventure game italiani ed europei. Viene scelta quella di giuliaP50:
Caterina se potessi rubare un programma a una tua collega, quale sceglieresti?
La Balivo che vediamo in tv tutti i giorni con Detto Fatto, ha così risposto:
Nessuno. Non porta bene rubare i programmi degli altri. Quando l’hanno fatto a me, hanno chiuso.
La conduttrice e volto di Rai 2 ha anche risposto ad alcune provocazioni, come quella di Teo Teocoli (anch’egli ospite del programma) che ha sottolineato che è noto che “Rai 2 non si sa cosa fa”:
Non è vero, non sono d’accordo. Anzi negli ultimi anni Rai 2 ha una sua precisa identità.
Mentre all’analista che le ha chiesto se ci fosse rimasta male per il poco spirito aziendalista di Costantino della Gherardesca (che su Facebook aveva condiviso articoli e recensioni negative di Monte Bianco):
Costantino ha solo condiviso articoli dove c’era il suo nome. Il suo è stato più un atto di narcisismo che una critica alla rete.
Su Monte Bianco, che nella finale di lunedì si appresta a decretare un vincitore, in risposta alle domande degli analisti, la Balivo ha replicato:
Io fuori luogo in montagna? perché c’è il pregiudizio perché sono napoletana. Io ho la carta d’identità verde di Bolzano. Mi divido tra Milano e l’Alto Adige. A me piace sperimentare, anche con Detto Fatto fu così: tutti ne hanno scritto, ora è una realtà ed è fiore all’occhiello di rete. Con Monte Bianco ci siamo adattati noi alla montagna.. Un conduttore che vedrei al mio fianco? Nessuno! Se manca un po’ di ironia? Come si fa a fare ironia in montagna? Quello che va in onda è quello che abbiamo registrato, non c’era tempo con le prove. Avrei dovuto trasferirmi anche io al campo base, ma diventava programma nel programma.