Tv Talk non cambia. Alla conduzione trova una preparata Ceran
Debutta con semplicità e pacatezza Mia Ceran alla conduzione di Tv Talk. La recensione della prima puntata dell’edizione 2024-2025.
Se non fosse per la scelta del tacco e per il microfono applicato sulla maglia, potrebbe sembrare, dal suo abbigliamento, che Mia Ceran sia arrivata ieri pomeriggio quasi per caso alla conduzione di Tv Talk, come una tranquilla passante che si sia imbattuta in corso Sempione davanti agli studi Rai e sia stata chiamata all’improvviso per guidare il programma.
La possibile impreparazione che l’outfit può lasciare presagire è solo questione di apparenza. Ceran, designata come erede di Massimo Bernardini, ha fatto di tutto per presentarsi preparata all’appuntamento e dimostrarsi all’altezza. L’estate, come ha raccontato, è stata tempo di studio e di sedute intensive davanti al televisore.
Ieri è stata la prima occasione per mettere in mostra tutto questo lavoro. Ceran, però, piuttosto che voler esibire la propria preparazione, ha preferito dare risalto a tutto ciò che nella macchina di Tv Talk non è cambiato. Al suo fianco, infatti, sono rimasti come co-conduttori Cinzia Bancone, Sebastiano Pucciarelli e Silvia Motta. Per loro tre è cambiata solo la disposizione dietro al tavolo, con Pucciarelli direttamente alla sinistra di Ceran e Bancone finita in mezzo tra i colleghi.
Il feeling con Ceran è da rodare e una battuta rivolta dalla conduttrice a Motta lascia intuire questo (“sarà per il colore dei capelli che pensi di dovermi spiegare come…”). La giornalista pare nel complesso in sintonia con la trasmissione, gestendo bene l’interazione con ospiti – al debutto assenti i grandi conduttori della tv generalista – e analisti. Qualche ospite, come Gianluigi Nuzzi, riesce a prendersi qualche spazio in più nella discussione, senza che però Ceran cerchi di ostacolarlo.
Il comportamento resta limitato a un intervento e Ceran, come da tradizione per il programma, non intende marcare il territorio con vigore. La presenza di volti noti al pubblico di Tv Talk, come Francesco Specchia (sarà ospite tutte le settimane), Riccardo Bocca, Marta Cagnola, Maria Volpe e Giorgio Simonelli, conferma la sensazione che il programma non sia poi così cambiato.
Anche l’unica vera novità contenutistica, rappresentata dai “target“, non sposta gli equilibri. Le due persone chiamate a rappresentare uno specifico target anagrafico, diverso da quello degli analisti, non riescono a trasmettere genuinità. Dando per certa l’attenzione riposta dai selezionati verso la tv, forse il loro sguardo andrebbe lasciato più libero da eventuali condizionamenti. Il rischio può essere che la mano autorale finisca per indebolire la dose di autenticità trasmessa dai volti scelti.
Il nuovo Tv Talk di Mia Ceran non sembra poi così diverso da quello visto fino lo scorso maggio con Massimo Bernardini. Questa era l’intenzione prima della partenza e questo è l’obiettivo che la squadra che lavora al programma è riuscita a raggiungere. Ora si attende solo di capire se Ceran potrà personalizzare il programma, dando a un titolo storico un proprio tocco distintivo. Uno stravolgimento all’inizio non è obbligatoriamente richiesto, dei cambiamenti più notevoli con il passare del tempo possono risultare necessari.