Home MasterChef Italia Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012: Barbara d’Urso difende il ‘tu’ a Misseri, Sky ‘spaccia’ MasterChef, Sanremo cerca la rottamazione

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012: Barbara d’Urso difende il ‘tu’ a Misseri, Sky ‘spaccia’ MasterChef, Sanremo cerca la rottamazione

Tv Talk ‘live’ su TvBlog: ospiti del 15 dicembre 2012 Barbara d’Urso, Claudio Brachino, Gianni Boncompagni, Luca Dondoni, Bruno Barbieri da MasterChef.

pubblicato 15 Dicembre 2012 aggiornato 3 Settembre 2020 23:20


Ultimo segmento dedicato ai due anni di Rai 5, una rete in crescita la cui corretta classificazione è la seguente: rete semigeneralista che deve fare intrattenimento culturale, in pratica parlare di cultura senza tediare e senza intenti didattico-didascalici. Roba da far tremare i polsi, ma che è riuscita a offrire invece programmi anche freschi e interessanti, da Ubik a Cool Tour, da Un’Altra Vita ai Borghi più Belli d’Italia, passando per acquisti interessanti come The Pitch, I Ragazzi del Coro, gli scienziati in missione. Insomma una rete vivace che si merita ogni successo. Diciamo che vuole parlare alla testa della ‘ggente’, meno alla pancia, ecco.

E subito dopo su RaiTre sbarca per la prima volta Telethon, che apre con una esibizione dei Nomadi. Beh, una scelta in linea con la rete, no? Noi, però, ne approfittiamo per ricordare il numero per donare, il 45507.

Sanremo 2013, i 14 big commentati da Luca Dondoni

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012
Un segmento, en passant, su Sanremo 2013, con Luca Dondoni che commenta i nomi scelti da Fazio e Pagani. Focus su Chiara, fresca vincitrice di X Factor 6: una sua doppietta con vittoria anche a Sanremo è difficile per Dallatana, che però non può che sottolineare le doti della ragazza. Dondoni dal canto suo smorza le polemiche sul potenziale vantaggio di Chiara, appena uscita da un talent e quindi ancora ‘calda’ sul piano del televoto. In realtà con le due canzoni in gara e il peso delle giurie, il timore di una vittoria ‘televisiva’ diventa un finto problema. Insomma, il merito dovrebbe trionfare anche a Sanremo.

MasterChef e la tecnica dello spacciatore

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012
E siamo al momento MasterChef.
La prima domanda di Bernardini è per Ilaria Dallatana, AD di Magnolia, alla quale si chiede la ragione della nuova strategia di trasmissione del programma, quest’anno in onda solo su SkyUno.

“La logica l’ha spiegata Scrosati in conferenza stampa: la decisione è stata presa per dare un premium esclusivo agli abbonati Sky”.

Una scelta della rete che Dallatana ritiene giusta e sensata. Arriverà poi su Cielo, ma tra un po’. Sebastiano Pucciarelli nota come sia in fondo la tecnica degli spacciatori: la prima dose è gratuita, la seconda la paghi. E tutto torna.

Bruno Barbieri, invece, viene sottoposto al fuoco di fila degli analisti. Si ritrova a dichiarare di non essere cattivo per contratto, una delle tipiche domande che viene fatta ai giudici di MasterChef, e a raccontare il suo entusiasmo per un format che racconta storie, che vede la crescita dei concorrenti, che porta alla scoperta del territorio, per di più particolare come quello italiano, culla riconosciuta del gusto.
Masterchef è un human drama, ma anche un talent, è un viaggio alla scoperta del territorio…” sottolinea la Dallatana per descrivere il successo non solo del format, ma in generale del cooking show. E “se MasterChef è un ‘drama’, La Prova del Cuoco è una commedia?” si domanda Bernardini. In effetti…

E a proposito della Clerici, Bernardini fa a Barbieri una di quelle domande un po’ ‘impertinenti’: “Andresti a cena dalla Parodi o dalla Clerici?“. Lo chef non ha esitazioni: “Parodi”. Il perché è vago, ma poi forse scherzando aggiunge: “La Clerici non mi ha mai chiamato“. Per un semplice invito a cena o magari c’è dell’acredine per qualche no detto per La Prova del Cuoco? Investigheremo.

Barbara d’Urso risponde ai lettori di TvBlog: “Perché ho dato del ‘Tu’ a Misseri? Perché lo do a tutti”

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012
Tra le tante domande che avete proposto per la d’Urso (piuttosto critiche, come sottolinea la Bancone) è stata scelta una parte della domanda di David20, puntando essenzialmente sulla critica da lui posta per aver dato del tu a Michele Misseri nella telefonata della scorsa settimana.
“Non crede che chiamare per nome Michele Misseri invitandolo in trasmissione “per dire tutto quello che vuole” stendendo tappeti rossi allontani la gente dalla realtà dei fatti? Stiamo parlando di un signore che nella migliore delle ipotesi ha occultato il cadavere della povera nipote” ha scritto David, anche se poi la domanda è stata un po’ ‘asciugata’ e limitata al solo uso del ‘tu’.

La risposta è in perfetto stile d’Urso e la trovate dopo il salto.

Le faccette di Barbara d\’Urso a Tv Talk
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“E’ una mia abitudine, da quando sono piccola, forse anche per le mie estrazioni politiche di una volta, rapportarmi con gli altri dando del tu. Quindi io do del tu a Misseri, do del tu al medico che mi visita, do del tu al politico, do del tu alla signora disperata e alla signora allegra. Non capisco perché a Misseri avrei dovuto dare del ‘lei’. Se è un assassino, ammesso che lo sia, allora devo dare del ‘lei’? Io do del tu al ministro, a qualunque ospite. Sono fatta così. Do del tu a Massimo, all’operaio, anche a PierSilvio…”

continua a snocciolare la democratica d’Urso (e a volte le puntualizzazioni lasciano una vaga sensazione di snobismo). Beh, la questione del ‘tu’ ha le sue radici già nella celebre intervista di Paolo Bonolis a Donato Bilancia, serial killer, anche lì declinata al tu. Ma sembra di capire, e ci pensa Brachino a intervenire, che la deontologia che impone al giornalista nell’esercizio delle sue funzioni di usare il ‘lei’ (regola infranta da Ilaria Cavo tempo fa e per questo a quanto pare redarguita da Bernardini, mentre Brachino non esita a definirlo un “errore di grammatica grave”, giornalisticamente parlando), ma che lo stesso principio non si può applicare alla d’Urso che svolge una funzione televisivamente e informativamente diversa. Ma si resta sul tu/lei, non si va sull’opportunità del trattamento del caso in genere.

Si chiude così la partecipazione della d’Urso, che non manca sul finale di raccomandare a Bernardini di leggere il suo libro. E vabbè. Fortuna che ora arriva MasterChef.

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012: Barbara d’Urso, le faccette e il bambino di Cittadella: “Volevo salvarlo”.

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012
Ma l’idillio si rompe parlando del suo trattamento del caso Cittadella. Bernardini le contesta l’entrata a gamba tesa su un caso così complicato come quello del bambino conteso da madre e padre. Va giù duro quando la critica di aver preso le parti della mamma e si chiede se, in fondo, non si sia fatta disinformazione.

Barbara nega tutto:

“L’intento era quello di smuovere, attraverso le telecamere, come tante volte ho fatto – e guarda che la legge contro lo stalking non è arrivata a caso grazie all’ex ministro Carfagna dopo anni in cui io mi battevo… Io ci sono entrata nella storia di Cittadella non a gamba tesa. Quando quella mattina ho visto il tg delle 8, con le immagini che mostravano ancora il volto del bambino, io sono corsa su da Brachino e ho detto “Vi prego, facciamo qualcosa. Chi può entrare in questa casa-famiglia?”. Ed era la Mussolini. Io personalmente ho chiamato la Mussolini e ho detto: “Ti prego, facciamo qualcosa per questo bambino”. Non è vero che io ho preso le parti della mamma. Quando è venuta qui la mamma io ho sempre detto “A me non interessa di chi è la colpa, per me siete due cretini…”. Io non ho mai preso le parti della mamma, e intervengo perché io ci sto proprio col fegato in questa storia. Qui la mamma ha sempre fatto appelli al padre perché si trovasse un accordo. Il mio obiettivo era salvare quel ragazzino. Da un’altra parte, in un’altra trasmissione, c’era una diretta di un’ora e mezza con il padre del bambino. Allora dovrei dire che gli altri programmi hanno preso le parti del padre, ma io non parlo degli altri programmi”.

Beh, noi le puntate le abbiamo viste e il reportage della Mussolini dalla casa famiglia col bambino che “sta male e vuole tornare a casa dalla mamma” ce le ricordiamo, eh. Una situazione alquanto diversa, però.
Interessante, intanto, lo schema con la torta degli argomenti di Pomeriggio Cinque.

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012

“Questa è la vita, questi sono i giornali e queste sono le giornate oggi in Italia, purtroppo. Purtroppo questi sono gli argomenti che si trovano sui quotidiani italiani. Lì c’è poca cronaca rosa…”,

commenta la d’Urso. Per Brachino invece lo spostamento è dovuto anche al cambio della grammatica del contenitore, visto che non si è più autoreferenziali come prima, mancando tutta la parte sui reality e sui programmi di casa Mediaset.
Lo sottolinea anche la d’Urso:

“L’azienda ci ha chiesto di cambiare: prima ci dicevano che eravamo trash con i bislacchi dei reality, che il pomeriggio della d’Urso non andava bene perché si rideva troppo e si faceva troppo casino. Ora riescono a dire che siamo trash anche parlando di cronaca…”.

E rivendica i suoi successi commerciali:

“In un periodo in cui c’è la crisi, non c’è lavoro e anche la tv ha difficoltà nelle trasmissioni che conduco io sono stati aggiunti blocchi pubblicitari, ben tre da da 7 minuti a Domenica Live, 21 minuti di pubblicità in più …”.

E sono soldi. L’analisi della Motta finisce per sottolineare la crescita di Domenica Live con la sua conduzione e l’effetto ‘crescita’ erosione per il pomeriggio di RaiUno. Ma le discussioni Auditel ci annoiano molto. La sintesi di Bernardini alla fine è la seguente:

“La d’Urso al pomeriggio evidentemente fa male anche al pomeriggio di RaiUno, lo sappiamo, e la domenica è cambiato tutto da quando è tornata lei…”.

 

L’aureola di Barbara d’Urso

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012
Merito delle luci nello studio ‘celestiale’ da cui è collegata, la d’Urso a Tv Talk sembra un’apparizione (e lo nota anche Pucciarelli). Barbara, piccata, fa una lezioncina di illuminotecnica:

“Seba, questa cosa qui, questo effetto, si chiama controluce. Altrimenti sarebbe tutto scuro, spento”.

E vabbè, ma ci sono effetti ed effetti. Qui di naturale non c’è nulla, Carmelita.
Brachino, forse senza accorgersene, non le rende un buon servigio:

“Una volta mi sono messo nelle luci di Barbara e sembravo davvero più bello…”.

Non è proprio un complimento, in fondo. E Barbara replica:

“Tra scegliere di fare un bel controluce e andare dal chirurgo a fare il botulino, meglio il primo. Io non mi faccio punture, non mi faccio botulino, non vado dal chirurgo estetico, ma mi faccio un bel controluce”.

E allora non è un fatto di illuminazione studio, è un effetto ‘ferrari’, ecco…

Ma il santino di Barbarella continua. Se ne loda l’abnegazione, se ne sottolinea la partecipazione, si snocciolano episodi quasi da segregazione (“Nevica da due giorni, ma io non lo so che nevica, perché io entro in un camerino senza finestre alle 8.00 fino alle 21.00,22.00“; “Dopo che io esco dallo studio sto con le scarpe da ginnastica, vado in giro, cammino per strada e le vedo le persone che mi fermano, so quali sono le signore che mi seguono. Ma io sono questa, nel bene o nel male io sono questa“).

Sa che nei suoi 35 anni di tv può non piacere a qualcuno (tipo Aldo Grasso), ma non ha mai replicato perché tutti hanno il diritto di parlare. Democratica e popolare, insomma. L’agiografia la vuole così, santa e martire di Cologno Monzese.

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012: il Papa su Twitter e L’Infedele chiude

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012
Con un passaggio alquanto ‘ardito’, si va dal primo tweet ufficiale di @pontifex, all’ultima puntata de L’Infedele, che chiude dopo 10 anni di onorata carriera. Toni troppo ‘alti’? Ospiti troppo ‘sofisticati’? Beh, in studio si sottolinea come una buona ‘botta’ l’abbiano data gli ascolti: la media di questa stagione è stata di 810.000 spettatori, mentre l’anno scorso il programma aveva chiuso con una media di 1.140.000. Inoltre si sottolinea che nelle altre sere il prime time de La7 si muove su 1.245.000 telespettatori.

Brachino si ‘attribuisce’, come Videonews’, il ruolo di ‘killer’ di Lerner:

“Mi dispiace sempre quando chiude un programma e non mi permetto di dare un giudizio su quel programma, tanto meno su Lerner che è un grande professionista, ma tra le concause di questa guerra commerciale, senza entrare nei contenuti, c’è anche un programma della testata Videonews che si chiama Quinta Colonna (e si sente Bernardini dire “Che gli ha fatto un mazz* così”… possibile!?). Dopo anni di ricerca di un format per portare la politica nella prima serata di Mediaset, ora c’è Quinta Colonna con Del Debbio che ha avuto un grandissimo successo”.

Se si aggiunge Fazio, il plotone di esecuzione è formato.
Sebastiano Pucciarelli vede nella fine de L’Infedele come l’uscita di scena di uno dei pochi salotti di parola – che ora “paradossalmente recupera Santoro”, dice il critico – in una scena dominata dalla pancia, di cui Del Debbio è un ‘profeta’. Ma per Brachino è tutto un pregiudizio di certa critica, che sbeffeggia un certo tipo di talk, di cui rivendica la qualità.

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012: il Berlusconi “comico” e i comici su Berlusconi

Ovviamente dal Berlusconi “comico” per Boncompagni, ai comici su Berlusconi, passando per quel Berlusconi, hai rotto il caz**” di Luciana Littizzetto, che ha scatenato bagarre in Rai – tanto da far pensare a uno spostamento di Sanremo – e un po’ eccessivo per Bernardini, che finisce per notare che sul Cavaliere si scatena una comicità greve, didascalica, anche un po’ volgarotta. Beh, una spiegazione noi gliela daremmo.
Interrogato sull’opportunità di spostare Sanremo 2013, Boncompagni ironizza dicendo che lui aveva proposto di cancellarlo, visto che “alla fine, diciamocelo Sanremo è una cosa da terzo mondo…“. Vabbé, Boncompagni sta violando il patto di collaborazione alla conversazione di griciana memoria, sapevatelo.
E’ arduo il triplo salto mortale sul passaggio tra i comici su Berlusconi e sul comico ‘anti-politico’ e per alcuni ‘anti-democratico’, Beppe Grillo. Cosa c’è di televisivo in questo, visto che si fa l’analisi delle censure dei post sul blog di Grillo. Uno spunto lo dà Brachino, puntando sul cortocircuito tra la tv generalista e web, che mette in crisi il modello Grillo: lui che la nega, viene messo in crisi dai fuori-onda e dalle ospitate dei suoi ‘uomini’ in tv. Bella l’osservazione di Masi, di natura psico-mediatico-politica, sul video messaggio sul ‘con me o contro di me’: “Mi ha convinto perché era vero, qui. Ha finalmente capito cosa vuol dire avere milioni di elettori“. Ormai Tv Talk ha la sua rubrica di comunicazione politica.

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012: si parte da Berlusconi, “un vero comico” per Boncompagni

Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012
Anche Tv Talk partecipa a Telethon. E in tema di ‘buone azioni’ e di beneficenza si parte parlando di Berlusconi. Anche qui. La settimana del ‘grande boh’ indubbiamente ha lasciato il segno in tv e quindi spazio alla ricostruzione, dalla disperazione del Cavaliere, costretto a tornare in politica, al lancio della candidatura di Monti alla guida dei moderati. Con tanto di servizio sulle dichiarazioni rilasciate durante la presentazione del libro di Vespa. E il primo servizio mette a confronto le dichiarazioni di Monti e Berlusconi. Sembra un talk politico, non tv talk…

A sparigliare il canonico commento ci pensa Gianni Boncompagni, in collegamento da Roma: “Berlusconi in fondo è un grande comico“, commenta lo storico autore. E va subito sulla provocazione (si spera): “L’altra sera ho visto Tremonti da Santoro…. una noia, non si capiva nulla, neanche Tremonti si capiva“. E l’incarnazione della ‘casalinga di Voghera’ è con noi.

Masi si lancia sull’interpretazione del comportamento di Berlusconi e sul conseguente ‘impazzimento’ mediatico (“ha spiazzato gli avversari e noi siamo stati costretti a inseguirlo“), mentre Brachino sottolinea che “tutti i fari sono accesi su di lui“. Il punto è che si cerca di capire la strategia comunicativo-politica di Berlusconi, invece di approfondire da subito la strategia dei tg e dei programmi di informazione politica. Silvio ha cercato il 100% della visibilità è fin qui è tutto normale; e invece di chiedersi il perché della sua azione in questa sede non sarebbe forse il caso di capire perché l’ha ottenuta?

Il dibattito diventa subito stucchevole e orientato al contenuto politico, non alla trattazione mediatica. Boncompagni però ci aveva provato a mettere l’attenzione sulla tv e ci riprova con qualche ‘entrata a gamba tesa’ (anche se poi finisce per diventare autoreferenziale e a farsi uno show nello show). Nessuno raccoglie, comunque, anzi si rilancia con le reazioni internazionali.
Tv Talk, puntata del 15 dicembre 2012

A dare uno spunto lucido alla discussione è Barbara Serra: bisogna aspettare lei per sentire che tutti i Tg, sia italiani che stranieri, hanno trattato il ritorno di Berlusconi come se avesse già ricevuto l’incarico di Primo Ministro. Senza mediazioni. E questa è la prima osservazione televisiva fino ad ora.

Tv Talk, puntata del 15 dicembre: ospiti e anticipazioni


Ci prepariamo alla diretta di Tv Talk introducendo i tanti ospiti e i molti argomenti della sua undicesima puntata, in onda tra poco (per la precisione alle 14.55) come sempre su RaiTre. Apre l’ormai consueta pagina dedicata all’informazione in tv, con la partecipazione del direttore del Tg2 Marcello Masi, di Barbara Serra in collegamento da Londra e del direttore di Videonews, Claudio Brachino. Per restare in ambito Videonews, in collegamento da Roma, pronta per Domenica Live di domani, troviamo anche Barbara d’Urso, che risponde a una delle domande dei lettori di TvBlog. Ma questo è solo un assaggio: il parterre comprende anche uno degli chef di MasterChef. Chi? Lo scopriamo dopo il salto.

A parlare della seconda stagione di MasterChef, partita giovedì 13 in esclusiva su SkyUno, troviamo Bruno Barbieri. Con lui anche Ilaria Dallatana, AD di Magnolia, società produttrice di MasterChef (e di buona parte dei programmi della tv italiana).

Presente in studio anche Massimo Ferrario, direttore di Rai 5, rete che ha da poco festeggiato i suoi primi due anni e che la scorsa settimana è tornata a trasmettere in diretta la Prima della Scala di Milano, con il Lohengrin diretto da Baremboim. Sempre per il coté intrattenimento, non manca la modella Francesca Lancini, conduttrice del programma Cool Tour, e il giornalista de La Stampa Luca Dondoni, con la ciliegina Gianni Boncompagni in collegamento da Roma.

Tanta roba per due ore di programma senza interruzioni pubblicitarie. Sembra quasi si voglia inaugurare la ‘stagione’ delle ‘abbuffate’ natalizie. A tra poco con il commento in tempo reale di Tv Talk di sabato 15 dicembre.

Le faccette di Barbara d\\'Urso a Tv Talk
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