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Tv, radio e stampa: è la giornata del rumoroso silenzio

Oggi è la giornata del rumoroso silenzio, come l’ha definita la FNSI. E’ questa una giornata di lotta per la libertà di stampa: contro le norme del ddl intercettazioni che limitano pesantemente il diritto dei cittadini a sapere come procedono le inchieste giudiziarie, infliggendo gravi interruzioni al libero circuito delle notizie. Sotto accusa il ddl

di marina
pubblicato 9 Luglio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 14:23

Oggi è la giornata del rumoroso silenzio, come l’ha definita la FNSI. E’ questa una giornata di lotta per la libertà di stampa:

contro le norme del ddl intercettazioni che limitano pesantemente il diritto dei cittadini a sapere come procedono le inchieste giudiziarie, infliggendo gravi interruzioni al libero circuito delle notizie.

Sotto accusa il ddl Alfano che minaccia pesantemente la libertà dei giornalisti e delle testate di divulgare legalmente informazioni relative a indagini e a intercettazioni. Ieri hanno incrociato le braccia i giornalisti della carta stampata, oggi in edicola nessun quotidiano; oggi scioperano, invece, le agenzie di stampa che chiudono per 24 ore sino alle sette di domani mattina mentre le testate e siti web che aderiscono allo sciopero smettono di aggiornare le loro pagine fino alle 6 di domani mattina.

In Tv andranno in onda notiziari in forma ridotta così come accordati con le rispettive aziende, di contro non saranno in onda trasmissioni e rubriche giornalistiche neanche se registrate in precedenza e non ci saranno telecronache o radiocronache legate a eventi sportivi. Spiega FNSI:

Giornalisti, ma anche gli editori e migliaia di cittadini da mesi denunciano le mostruosità giuridiche del ddl intercettazioni. Nessuna risposta di merito. Lo sciopero, con la giornata del silenzio, è espressione di indignazione, di partecipazione, di richiamo responsabile a principi e valori che debbono valere in ogni stagione.

Accanto la foto del busto di Dante, presente ai giardinetti di Bolzano, imbavagliato.