La propensione della tv italiana ad appoggiarsi, talvolta con malizia (leggasi: lo/a ingaggio e spero che, complice una certa mancanza di freni inibitori e un’abitudine di linguaggio non proprio al passo coi tempi, dica lo sfondone, dal quale mi dissocio con sdegno pubblicamente mentre lo stesso mi permette di guadagnare visibilità), talvolta in buona fede, sulla generazione over non è una notizia. Eppure la coincidenza di episodi delle ultime ore spinge a qualche riflessione.
Il siparietto della vecchietta che a Pomeriggio Cinque, mentre è in collegamento con Barbara d’Urso, si lascia sfuggire apprezzamenti nei confronti di Alberto Matano, che conduce su Rai1 Vita in diretta, ossia esattamente il programma competitor di Pomeriggio cinque. La non volontaria gag di Massimo Boldi che fa un balzo dalla sedia e comunica di aver perso l’apparecchio acustico nello studio di Domenica In mentre Mara Venier tenta, non senza fatica, di dissuadere il suo amato Jerry Calà, reduce da un importante problema di salute, da una esibizione canora che lo avrebbe impegnato anche fisicamente rischiando di interferire sulla sua convalescenza. E la chiosa di un monumentale Christian De Sica che, prima di sentenziare che “Domenica In è un ospizio“, rivolgendosi all’ex compagno di tanti cinepanettoni, urla divertito “Pensavo ti fossi ca*ato sotto“.
Una scenetta clamorosamente comica che dimostra quanto la tv popolare abbia bisogno in primis della diretta ma anche di una certa quota di imprevedibilità in dote solo alle persone e/o i personaggi che, pure per questioni anagrafiche, non hanno più nulla da dimostrare.
La chiave della senilità è vincente nella tv italiana; un mondo che, salvo qualche eccezione, si rivolge ad un pubblico abbastanza adulto. Lo sanno bene dalle parti di Striscia la notizia, che per lanciare il ritorno alla conduzione di Michelle Hunziker e Gerry Scotti (i due resteranno dietro il bancone da stasera fino alla fine della 35esima edizione) ha scelto comunicativamente di puntare sul loro status parentale: saranno la primissima coppia di nonni alla guida del tg satirico di Antonio Ricci.