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Tv on demand, in aumento gli italiani che usano lo streaming per vedere i programmi

Una ricerca di Tv & Media Report 2015 rivela che quasi il 60% degli italiani vede programmi tv in streaming, un dato in salita rispetto agli anni scorsi, soprattutto tra i giovani

pubblicato 6 Novembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 08:42

In Italia la visione di contenuti televisivi on demand in streaming non è più interesse di una nicchia della popolazione: stando al Tv & Media Report 2015 di Ericsson, infatti, la percentuale di italiani che vede la tv attraverso i contenuti on demand e su internet è in aumento. La ricerca riguarda 25 milioni di italiani: non l’intera popolazione, dunque, ma sicuramente una buona fetta di persone che hanno affermato di vedere contenuti televisivi almeno una volta a settimana.

Degli intervistati, quasi il 60% ha rivelato di sfruttare la tecnologia internet per vedere contenuti tv, a prescindere dal fatto che abbiano una connessione internet a banda larga o no. La percentuale è in salita rispetto al 2012, quando gli italiani che vedevano programmi tv su internet era il 45%.

Se si quantificano le ore passate davanti ad uno schermo a vedere contenuti in streaming, la media è di 6 ore alla settimana, di cui 2,6 dedicate alle serie tv, 2,4 ai film ed un’ora agli show. Inevitabile il fatto che la maggioranza delle persone che usano le moderne tecnologie sono i più giovani, che passano sempre più tempo lontano dalla televisione: il 65% della fascia di intervistati tra i 16 ed i 34 anni ammette di vedere la tv, percentuale che sale al 75% nella fascia 60-69 anni. La tv resta il mezzo più utilizzato per vedere film, serie tv e programmi, ma lo streaming online non è più qualcosa di inusuale, soprattutto tra i più giovani: sono 8 su 10 i teenager, infatti, che vedono contenuti on demand ogni giorno.

La visione di programmi in streaming, però, non significa solo tramite il computer: gli intervistano passano il 45% del loro tempo davanti a prodotti televisivi (che diventa il 65% nel caso degli adolescenti) su smartphone, mentre per quanto riguarda la percentuale di chi utilizza il proprio telefonino per vedere la tv, questa è del 65%, in salita del 125% rispetto al 2012. Complice la diffusione sempre maggiore degli smartphone e delle tariffe delle compagnie telefoniche dedicate a chi vuole usare internet senza grosse spese, quindi, la tv diventa un’alternativa e non più l’unico mezzo per seguire i propri programmi preferiti. “C’è un emergere della società connessa che sta trasformando tutte le industrie. E la convergenza fra telecomunicazioni, It e media sta continuando a trasformare l’industria delle Tv nel mondo e, come si vede dal nostro report, con grande velocità anche in Italia”, ha commentato il diretto di Tv & Media di Ericsson in Italia Aurelio Severino.

Nonostante sul nostro territorio internet non sia ancora a livelli di altri Paesi, insomma, lo streming on demand sembra essere una realtà che non solo è conosciuta dagli italiani, ma anche utilizzata con un frequenza che fa entrare le piattaforme come Netflix, Infinity e Sky Online all’interno di un contesto da protagoniste. Una sfida che permetterà agli italiani di avere ulteriori modo per vedere la televisione senza telecomando.

[Via IlSole24ore]