Tv italiana, abbiamo un problema (fosse l’unico): mancano conduttori under 40
La generazione Conti, Bonolis, Amadeus e Scotti non ha eredi?
Anche il mondo della televisione deve fare i conti con il ricambio generazionale. Prendiamo in considerazione la categoria dei conduttori uomini in Italia: passano gli anni ma nessun under 40 – al netto delle personali capacità professionali e della non elevata propensione della tv a rischiare e a sperimentare – riesce ad imporsi con un brand forte che li identifichi. Partiamo dall’unica possibile eccezione, rappresentata da Alessandro Cattelan, che però non ha ancora avuto modo di approcciarsi fino in fondo alla tv generalista, quella dei grandi ascolti, rimanendo nella comfort zone di Sky, tra X Factor, David di Donatello e EPCC. A lui vanno, comunque, riconosciuti il merito di aver imposto un ben preciso stile di conduzione e la volontà di costruire – attraverso una accurata scrittura autoriale – un certo tipo di tv. Discorso simile per Costantino Della Gherardesca, che di anni però ne ha 4 in più (41), sebbene negli ultimi tempi sembri non trovare più la giusta empatia col pubblico, almeno a giudicare dagli ascolti non esaltanti o in calo di Pechino Express, Le spose di Costantino e The Voice.
Per il resto, i vari Federico Russo, Massimiliano Ossini e Alvin sembrano ancora dover lottare con il rischio anonimato. Il primo ha avuto molteplici occasioni di mettersi in mostra nella tv che conta (The Voice, Dieci Cose, PrimaFestival), ma quasi mai è stato confermato ed attualmente ricopre – pensate un po’ – il marginale ruolo di inviato a Quelli che il calcio. Il secondo, alla soglia dei 40 anni, non è ancora riuscito a venir fuori dal tunnel del daytime Rai e, non a caso, nelle prossime settimane affronterà l’avventura di Unomattina Estate al fianco di Valentina Bisti. Il terzo, dopo i ruoli da comprimario a Verissimo e L’Isola dei famosi, ha ottenuto la promozione in prime time (Bring the Noise su Italia 1), ma appare ancora lontano dal poter essere considerato un valore aggiunto per un programma tv di richiamo.
Poi c’è il caso singolare di Filippo Bisciglia, l’unico under 40 che conduce un programma di prime time su Canale 5, rete ammiraglia di Mediaset. Ma l’ipotesi che funzioni oltre Temptation Island è davvero sul tavolo?
Non che la situazione cambi andando oltre i 40 anni. Daniele Bossari ed Alessandro Greco hanno già dovuto affrontare la fase down della carriera (sono caduti in disgrazia e negli ultimi anni – anche tramite la partecipazione a reality – stanno cercando di risorgere), mentre Enrico Papi e Max Giusti sono fuori dalla tv dei grandi numeri. Tra i nomi nuovi Gabriele Corsi – che sta lavorando così tanto (dovrebbe condurre pure Reazione a Catena) che al confronto Barbara d’Urso appare disoccupata – deve ancora fare i conti con ‘quello del Trio Medusa’.
E allora, sarà che la generazione Conti, Bonolis, Amadeus, Scotti, Fazio e Giletti non ha eredi?