La stagione estiva, televisivamente parlando, non gode di investimenti sostanziosi in programmi nuovi di zecca soprattutto per ovvi motivi legati alla raccolta pubblicitaria. Le nuove produzioni, ad essere sinceri, non mancano ma la maggior parte dei vari palinsesti sono occupati perlopiù da repliche che non sempre vengono scelte con raziocinio e intelligenza.
Un altro motivo per il quale la tv in estate viene pressoché abbandonata a se stessa, oltre i già citati investimenti pubblicitari, potrebbe riguardare anche la capitalizzazione delle idee ossia riservare le intuizioni azzeccate e funzionali per la stagione televisiva vera e propria e non sprecarle per i mesi più caldi dell’anno.
Da questo punto di vista, però, si potrebbe tranquillamente e semplicemente pensare a togliere la polvere ad alcuni vecchi programmi del passato e tornare a lavorarci nuovamente su. Con le dovute modifiche, infatti, alcune trasmissioni degli ultimi decenni potrebbero risultare adatte anche ai nostri tempi e nascondere così i segni dell’usura del tempo.
Ecco una piccola serie di vecchi programmi che potrebbero tornare nuovamente utili:
LINGO: Reazione a Catena, ormai dal “lontano” 2007, è un’isola felice estiva di Rai 1. I conduttori costretti a mollarla piangono lacrime amare per mesi, vantandosi (un po’ a sproposito, visto la mancanza assoluta di competitors, almeno fino all’anno scorso) dei risultati d’ascolto ottenuti. Su Canale 5, invece, la fascia preserale estiva è sempre stata un pot-pourri di idee sconsiderate senza capo né coda, prevalentemente fiction in replica o addirittura quiz in replica (!). Quest’anno, ci penserà il tappabuchi vincente Il Segreto a dare un senso a questa fascia oraria anche nei mesi estivi. Canale 5, però, potrebbe tranquillamente rispondere a Rai 1 con la stessa moneta, puntando anch’essa su un quiz linguistico e magari tirare nuovamente fuori Lingo, programma già in onda negli anni ’90. In Lingo, quiz basato su un format francese, i concorrenti dovevano indovinare una parola di 5 o più lettere, partendo dalla lettera iniziale. Un’idea semplice ma accattivante. Il presentatore più famoso fu un giovane Tiberio Timperi. Per una versione moderna, però, sarebbe meglio puntare su un volto più dinamico, ad esempio, come lo stesso Pino Insegno (almeno la smette di piangere).
MATINEE: questo programma andò in onda su Rai 2 durante le estati 2006 e 2007. In soldoni, Matinée era composto nient’altro che da interviste con ospiti, dibattiti e brevi intermezzi musicali. A fare la differenza, però, fu il modo intelligente con cui venne lanciato al pubblico. Matinée, infatti, proponeva l’idea di portare la radio in tv, di fare una televisione che si ascoltasse e che tenesse compagnia allo spettatore senza la necessità di fermarsi davanti allo schermo. Il programma, ritmato e veloce, molto probabilmente fu affossato dai due conduttori della seconda edizione non propriamente all’altezza del ruolo ossia Rossella Brescia e Giampiero Ingrassia. Con due volti, e soprattutto due voci, più energiche e “radiofoniche”, il programma potrebbe di nuovo funzionare.
TG DELLE VACANZE: in tanti potrebbero storcere il naso dinanzi all’idea di tirare fuori un programma fortemente permeato di una comicità anni ’80 – ’90 che ormai è morta, sepolta e in avanzato stato di decomposizione (Giass ce l’ha ampiamente dimostrato). Canale 5, però, potrebbe anche tentare di fare a meno dei filmati deteriorati di Paperissima e provare un nuovo format ispirato (solo ispirato) al vecchio Tg delle Vacanze, con i contenuti pertinenti ai giorni nostri e con la partecipazione di comici giovani e freschi.
STUDIO 5: l’anno scorso Alfonso Signorini disintegrò i trent’anni di Canale 5 con un programma amarcord di pessima fattura. Mediaset, però, non è certo costretta ad attendere un altro decennio per incensare la propria rete ammiraglia. L’idea di un Techetechetè targato Mediaset, con un lavoro autorale che vada oltre il semplice copia e incolla e che riesca a ottimizzare al meglio il materiale a disposizione che, ovviamente, non è paragonabile minimamente alle teche Rai, può tranquillamente funzionare. Una striscia quotidiana non sarebbe una cattiva idea e, anche in questo caso, la fascia più adatta potrebbe essere l’access-prime time.
MTV TRIP: chi rimpiange i bei Luca e Paolo che furono, si ricorda perfettamente questo gioiellino di scripted reality show che andò in onda su Mtv. Mtv Trip fu uno dei primissimi esempi, se non il primo, di commistione di generi televisivi. Luca e Paolo, in viaggio dalla Sicilia in Olanda a bordo di un carro funebre (un’idea intelligentemente provocatoria e oggigiorno impensabile soprattutto per l’Mtv attuale che soffre di Sindrome di Stoccolma nei confronti dei bimbiminkia), improvvisavano sketch e dialoghi in giro per l’Italia, avendo come base un canovaccio generico presumibilmente preparato all’inizio. Con una striscia quotidiana che si ripeteva più volte al giorno, Mtv Trip divenne un piccolo cult che permise ai due comici liguri di staccarsi dai Cavalli Marci e intraprendere una carriera come duo che dura tutt’oggi. Un programma di questo genere potrebbe essere tranquillamente riesumato ma con un’idea del tutto nuova, con nuovi protagonisti dalla comicità intelligente e non insulsa (vade retro Pio e Amedeo o PanPers) e non per forza su Mtv.