Home Un medico in famiglia Tutta la verità sulla fiction: è alla mercè di Del Noce e Scheri o copre il vuoto dell’Isola?

Tutta la verità sulla fiction: è alla mercè di Del Noce e Scheri o copre il vuoto dell’Isola?

Dì la tua sull’argomento fiction in ascesa, ne discutiamo anche in communitySi fa un gran parlare, in questo periodo, del trionfo della fiction sul varietà, lasciandosi trascinare dalle mode fenomenologiche sui dati Auditel. Per certi versi è indubbio che si possa parlare di una maggior stabilità garantita dalla serialità made in Italy, rispetto a un

pubblicato 13 Ottobre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 22:12



Dì la tua sull’argomento fiction in ascesa, ne discutiamo anche in community

Si fa un gran parlare, in questo periodo, del trionfo della fiction sul varietà, lasciandosi trascinare dalle mode fenomenologiche sui dati Auditel. Per certi versi è indubbio che si possa parlare di una maggior stabilità garantita dalla serialità made in Italy, rispetto a un intrattenimento sempre più povero di vera attrattiva. Eppure il giornalista Massimo Scaglioni, su Oggi, rileva che la fiction funziona proprio “grazie” a un vuoto incolmabile lasciato dall’intrattenimento:

“L’assenza autunnale dell’Isola dei Famosi ha lasciato orfana una fetta di pubblico. Con le avventure dei suoi naufraghi l’Isola è il romanzo popolare per eccellenza. E ora la fiction si sta godendo la sua eredità”.

Per ora è bastato cancellare Salemme e la Clerici perché RaiUno tornasse a vincere al lunedì e al martedì sera contro Mediaset, reduce da uno stato di grazia con L’onore e il rispetto.

Altra perla di diamante del palinsesto di Canale 5 era Intelligence. Peccato che la costosissima fiction, partita con 7.000 e il 27% di share anche grazie al traino della prima puntata di Striscia, sia precipitata ieri a 4.600 spettatori e il 18%. Cosa ha causato un tracollo così clamoroso? Una ben fatta miniserie tv in due puntate, Tutta la verità, che ha letteralmente incollato su RaiUno domenica sera e poi ieri gran parte dei telespettatori (oltre 7 milioni sono stati a seguire il gran finale).

E’ angosciante constatare la labilità del gradimento di pubblico e la sua assoluta imprevedibilità: un pubblico che fino a poche settimane fa stravedeva per gli inseguimenti mozzafiato di Raoul Bova ieri si è lasciato sedurre e impietosire insieme dall’intensa interpretazione drammatica di Vittoria Puccini. Basta poco perché lo spettatore venga distratto e si “venda” alla concorrenza, sicché la controprogrammazione fiction contro fiction, a suo tempo “stigmatizzata” dal direttore Massimo Donelli, diventa cruciale per arginare il successo di un marchio rivale.

Lo ha dimostrato Un medico in famiglia strappato alla sua storica concorrenza domenicale per erodere proseliti a Garko al martedì: nella stessa collocazione, questa sera, giocherà in una posizione di vantaggio rispetto al nuovo arrivato, Il falco e la colomba. Non a caso Giancarlo Scheri, direttore fiction Rti, commenta così l’arrivo di questa nuova fiction in costume:

“Sarà difficile battere la concorrenza, perché qui si tratta della prima puntata di un nuovo prodotto contro un prodotto consolidato”.

Insomma, le fiction sono diventate pedine alla mercè di due eserciti avidi di vittoria e il valore del singolo prodotto, oltre che la professionalità dell’attore coinvolto, rischiano di essere travolti da una sfida usa e getta, senza esclusione di colpi. Ma una cosa è certa.

Il nuovo direttore Rai Fiction, Fabrizio Del Noce, è molto fortunato, visto che siede ancora sul carro del vincitore e, da ex direttore di RaiUno, può permettersi di lanciare nuovi volti sul fronte seriale. A La Stampa ha rivelato le sue nuove scommesse, questa volta frutto di un ragionamento puramente ‘numerico’ per le fiction di successo che hanno portato a casa:

“Vittoria Puccini, Gabriella Pession, Vanessa Hessler. Ma sono contento di aver portato la Littizzetto e mi piace molto la Pivetti. Mi aspetto molto da Margareth Madè, protagonista di Baarìa che farà la Loren nella fiction che vede Sophia interpretare sua mamma”.

E in tutto questo molte brave attrici “storiche”, come Virna Lisi, Stefania Sandrelli, Nancy Brilli hanno fatto la stessa fine delle vecchie leve di RaiUno, pronte a farsi da parte per lasciar posto alle più giovani e belle…

Anche se, in questo caso, non si può dare a Del Noce tutti i torti: la prima puntata di Tutta la verità prevedeva scene ad alto tasso “erotico” impensabili per un’attrice “matura”. Tra l’altro, per l’ex protagonista di Elisa di Rivombrosa, si è trattato di una doppia vittoria, visto che far vedere su RaiUno una storia extraconiugale a tinte forti è stato un esperimento coraggioso. Ad ammetterlo lo stesso Del Noce intervistato dall’Avvenire:

“Ho voluto mettere tocchi di neorealismo nella fiction, non si può continuare a dipingere sempre le situazioni decontestualizzate, con serie in costume ambientate in epoche passate. Io prediligo il moderno e la fiction va utilizzata anche per mostrare la società contemporanea”.

Canale 5, questa sera, ci dimostrerà se Del Noce, appunto, dice Tutta la verità.

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