La Grande Opera all’Arena di Verona con Turandot su Rai 3: introduce Luca Zingaretti
L’ultima opera di Puccini, che ha aperto l’Opera Festival 2024, viene proposta da Rai Cultura su Rai 3 in prima tv
La Grande Opera all’Arena di Verona torna nel prime time di Rai 3 – precisamente alle 21.20 – con Turandot, nella versione di Franco Zeffirelli: a introdurla Luca Zingaretti, che ormai ha una certa dimestichezza con gli appuntamenti lirici proposti da Rai Cultura nell’estate tv delle generaliste.
Non è la prima volta che la versione dell’opera pucciniana diretta dal M° Zeffirelli illumina l’Arena di Verona: per questo allestimento si tratta di un ritorno, presente nel cartellone del Festival lirico per quattro repliche lo scorso giugno: l’ultima opera di Puccini ha infatti aperto la 101esima edizione dell’Arena Opera Festival.
Turandot all’Arena di Verona 2024, il cast
Quella ripresa – e diretta per la tv da Fabrizio Guttuso Alaimo – è la prima, che ha visto protagonisti la soprano Ekaterina Semenchuk, per la pima volta nella sua carriera nel ruolo della ‘principessa di gelo’, e il tenore Yusif Eyvazov in quello del principe ignoto (Calaf). Nel cast anche Mariangela Sicilia (Liù), Riccardo Fassi (Timur), Youngjun Park (Ping), Matteo Macchioni (Pang) e Riccardo Rados (Pong) sono i tre ministri imperiali mentre Hao Tian è il Mandarino e Carlo Bosi è l’imperatore Altoum.
L’Orchestra di Fondazione Arena e il Coro, preparato da Roberto Gabbiani, sono diretti da Michele Spotti, classe 1993, al suo esordio in Arena; il finale dell’opera è eseguito nel tradizionale completamento di Franco Alfano sugli appunti di Puccini sotto la supervisione di Arturo Toscanini.
Sul piano tecnico, da sottolineare i costumi firmati dal premio Oscar Emi Wada.
Turandot all’Arena di Verona, la trama
Un Mandarino ripete al popolo di Pechino l’editto della principessa Turandot: qualunque principe la voglia sposare, dovrà risolvere tre enigmi, ma, se fallirà verrà decapitato, come accaduto all’ultimo pretendente, giunto dalla Persia. Mentre la folla è in attesa della nuova esecuzione, Calaf – un principe esuleche si muove in incognito – ritrova il padre cieco Timur, accompagnato dalla fedele schiava Liù. Quando però scorge Turandot, se ne innamora a prima vista e decide di tentare la sorte. I tre ministri imperiali tentano di dissuaderlo e Liù, che lo ama da sempre, lo supplica di non rischiare la vita. Ma ogni preghiera è inutile: dopo aver chiesto a Liù di prendersi cura dell’anziano Timur, Calaf suona il gong per sottoporsi alla prova fatale.