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True Detective, Michael Lombardo difende la seconda stagione dalle critiche

Nonostante le numerose critiche, il presidente della Hbo Michael Lombardo difende la seconda stagione di True Detective e parla di una terza stagione della serie tv

pubblicato 31 Luglio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 12:15

Se la seconda stagione di True Detective non vi sta piacendo, non è un problema della Hbo. Al Television Critics Association press tour, il presidente del network Michael Lombardo ha rispedito al mittente le critiche delle settimane scorse sullo show: se la prima stagione, con Matthew McConaughey e Woody Harrelson, aveva ricevuto critiche entusiastiche dalla stampa e dal pubblico, la seconda, che ha nel cast Colin Farrell, Rachel McAdams, Taylor Kitsch e Vince Vaughn, non sta convincendo: dialoghi ben lontani da quelli che avevano incuriosito il pubblico, storyline lenta e personaggi che non sembrano avere lo stesso fascino dei protagonisti della prima stagione.

Lombardo, però, crede che la seconda stagione non abbia nulla da invidiare alla prima, sostenendo che bisogna considerarla nel suo complesso:

“Credo che dovete guardarla nella sua interezza. Io l’ho vista, e credo che sia incredibilmente soddisfacente. Nic Pizzolatto [creatore della serie tv, ndr] è un narratore audace, e lo dico solo in modo positivo. Penso che lo dimostri in questa stagione”.

Il direttore del network ha definito Pizzolatto “incredibilmente di talento”, aggiungendo che “è uno dei migliori autori al lavoro in tv ed al cinema oggi”. Complimenti che rivelano la sicurezza nei confronti dello sceneggiatore che, spiega Lombardo, non ha mai dovuto seguire determinate regole del network:

“Non sono mai stato uno che si occupa di supervisionare il processo, nel senso di dire ad uno scrittore ‘questi sono i ritmi che devi seguire’ e come raccontare una storia. So che Pizzolatto parla alla gente. Parla a me, ma non vuol dire che parlerà a te”.

Le critiche, quindi, non fanno paura a Lombardo, che pensa già alla possibilità di una terza stagione di True Detective:

“Credo che Nic abbia un enorme talento, l’ho già chiamato e gli ho detto ‘Se vuoi fare una terza stagione, parliamone…’. Non l’ho chiamato per dirgli ‘Parliamo della terza stagione solo se seguirai le mie regole’. Non è una conversazione che mi interessa o che voglio avere con Nic…”.

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