True Detective accusato di plagio, Nic Pizzolatto e la Hbo difendono la serie tv
Nic Pizzolatto è stato accusato di plagio per alcuni dialoghi di True Detective, che sarebbero ispirati alle frasi di Thomas Ligotti. L’autore e la Hbo hanno difeso l’originalità della serie tv
Può la serie rivelazione dell’anno attraversare critiche di plagio senza restarne danneggiata? Certo, se lo show in questione è True Detective, la serie tv della Hbo che si è portata a casa cinque nomination agli Emmy Awards (tra cui Miglior serie tv drama). Tra le tante critiche positive che lo show ha ricevuto in questi mesi, affiora anche, appunto, un’accusa di plagio, secondo cui il creatore della serie Nic Pizzolatto avrebbe preso a piene mani dallo scrittore Thomas Ligotti per alcuni dialoghi.
In particolare, ad essere sotto accusa sono i dialoghi di Rust Cohle (Matthew McConaughey), uno dei due protagonisti della serie, forse il personaggio più controverso dell’intero show, grazie anche proprio alle sue riflessioni esistenziali. Nei giorni scorsi, “The Lovecraft E-Zine” prende spunto da una segnalazione di Jon Padgett, creatore del sito Thomas Ligotti Online, secondo cui Pizzolatto si sarebbe ispirato ad alcune frasi tratte dal libro “The Conspiracy Against the Human Race” (2010).
Padgett fornisce le “prove” di questo plagio, mettendo a confronto alcuni brani del libro con alcune battute di Rust. In un episodio, ad esempio, dice:
“We became too self-aware. Nature created an aspect of nature separate from itself. We are creatures that should not exist by natural law.”
(“Siamo diventati troppo consapevoli di noi stessi. La natura ha creato un aspetto della natura stessa separato da sè. Siamo creature che non dovrebbero esistere secondo la legge della natura”)
Nel libro di Ligotti si legge:
“We know that nature has veered into the supernatural by fabricating a creature that cannot and should not exist by natural law, and yet does”.
(“Sappiamo che la natura è virata nel sovrannaturale fabbricando una creatura che non può e non dovrebbe esistere secondo le leggi della natura, ed invece lo fa”)
Inoltre, Rust dice:
“We are things that labor under the illusion of having a ‘self’… Each of us programmed with total assurance that we’re each somebody, when in fact everybody is nobody.”
(“Ci sono delle cose che lavorano sotto l’illusione di avere una propria personalità… Ognuno di noi è stato programmato con la totala garanzia di essere qualcuno, quando in realtà non siamo nessuno”)
Mentre Ligotti scrive:
“And the worst possible thing we could know — worse than knowing of our descent from a mass of microorganisms — is that we are nobodies not somebodies, puppets not people”
(“E la cosa peggiore che possiamo sapere -peggiore del sapere che i nostri antenati discendono da un insieme di microrganismi- è che non siamo nessuno, marionette, non persone”)
Il sito fornisce altri esempi, ma il significato è chiaro: Pizzolatto avrebbe preso le frasi del libro di Thomas Ligotti adattandole alla propria serie, dandole quel tono che l’ha resa famosa ed apprezzata da molti. In realtà, come fa notare l’interessante articolo di Giulio D’Antona su “Linkiesta”, Pizzolatto in passato aveva ammesso di avere avuto come fonti d’ispirazione per la serie alcuni autori, tra cui anche Ligotti. Quello che però non torna è il fatto che il creatore della serie tv abbia preso a prestito delle idee filosofiche che, evidentemente, non possono essere oggetto di plagio. Su questo punto lo stesso Pizzolatto si è soffermato in una dichiarazione nella quale difende la propria serie:
“Nulla nello show televisivo True Detective è stato plagiato. I pensieri filosofici espressi da Rust Cohle non rappresentano un pensiero o un’idea di un autore; piuttosto sono princìpi filosofici di una filosofia pessimista con una tradizione storica che include Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche, E.M. Cioran e vari altri filosofi. In quanti pessimista autodidatta, Cohle parla attraverso quella filosofia con erudizione e con le sue parole. Le idee all’interno di questa filosofia certamente non sono un’esclusiva di nessun autore”.
A fargli eco, la Hbo:
“True Detective è un lavoro di eccezionale originalità e la storia, i dialoghi, i personaggi sono di Nic Pizzolatto. I concetti filosofici sono utilizzabili da tutti, inclusi autori di romanzi, e ci sono stati tanti esempi in passato. Esplorare le idee e le tematice con cui gli scrittori ed i filosofi hanno avuto a che fare in passato è una delle forze maggiori della serie”.
La polemica, che ha iniziato a circolare dopo qualche mese dall’uscita della serie, sembra non portare tanto lontano: le idee filosofiche non possono essere oggetto di plagio, di conseguenza, secondo il network, l’autore non ha copiato ma ha seguito un flusso di pensiero che ha permesso allo show di ottenere una qualità di scrittura rara e grazie alla quale, come sostiene D’Antona, True Detective è riuscita a distanziarsi dalla vasta quantità di crime televisivi. Più che una colpa, True Detective ha un merito, quello di aver portato in tv una storia intensa, con un cast d’alto livello e dialoghi ben lontani dal genere.