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Troppo amore, il primo film-tv di Mai per amore su Raiuno

Su Raiuno Troppo amore, il primo film-tv del ciclo Mai per amore, con Antonia Liskova e Massimo Poggio

pubblicato 27 Marzo 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 05:56


Si chiama “Troppo amore” il primo film-tv del ciclo “Mai per amore”, che Raiuno propone da stasera alle 21:10. Prodotto da Raifiction e da Ciao Ragazzi, la sceneggiatura del film è firmata da Angelo Pasquini, Roberto Tiraboschi e Liliana Cavani, che ne è anche regista. Il tema che la pellicola vuole affrontare è quello dello stalking, fenomeno di cui ogni anno sono vittime numerose donne.

Protagonista è una coppia, Livia (Antonia Liskova), 28 anni, ed Umberto (Massimo Poggio), 40. La loro storia sembra uguale a quella di tutte le altre, fin quando Umberto inizia a volere Livia tutta per sè, pretendendo un amore che in realtà sfocia nella violenza. Livia inizia ad allontanarsi dalla famiglia e dagli amici, ma anche dal lavoro, annullando la propria identità.

Quando si renderà conto di essere finita nella trappola di un predatore, per Livia sarà difficile uscirne, sia perchè Umberto l’ha privata di ogni certezza, ma anche perchè lei stessa non riesce a capire la gravità della situazione. Un film, dunque, che affronta lo stalking con una storia realistica, con al centro una donna privata di ogni certezza.

Troppo amore, il film-tv di Mai per amore
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Un duro tema che, però, merita di essere affrontato anche sotto forma di fiction, come sostiene la regista:

“Lo stalking è l’amore del persecutore, cioè del partner che una volta conquistata una donna la considera propria, un oggetto suo come se l’avesse comprata. Ne controlla la mente e i movimenti. Non riesce più ad accettare che la “sua donna” abbia una personalità autonoma. La considera sua come può accadere col cane ma peggio perché gli viene naturale picchiarla se non gli ubbidisce. Riconoscere un uomo violento è difficile. La donna pensa che il compagno sia geloso ma che la ami. Pensa di poterlo cambiare. Confonde l’amore con l’annullamento di se stessa. Tutto ciò anche a causa di una cultura tuttora patriarcale al punto che picchiare una donna è reato soltanto dal 1991. Fino ad allora era considerato ‘soltanto’ un delitto contro la morale.”

Un fenomeno, quello dello stalking, che non va sottovalutato:

“Stando ai dati della polizia gli uomini picchiatori sono molto più numerosi di quanto si crede. E non si tratta di farabutti o di persone emarginate, al contrario sono uomini considerati ‘normali’ spesso anche professionisti eccellenti. Quando Robert L. Stevenson scrisse il Dottor Jekyll e Mr. Hyde sapeva bene quello che faceva. Dai dati dei Centri Antiviolenza emerge che soltanto il 20% delle vittime sporge denuncia e in genere lo fanno quando sono costrette a recarsi ad un Pronto Soccorso.”



Troppo amore, il film-tv di Mai per amore
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