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21.15
Comincia l’undicesima puntata di Tribuna Politics. Primo ospite Elsa Fornero: “Il mio servizio bene o male l’ho svolto. Se dovesse arrivare nuova proposta direi di no”.
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21.20
Cacciari ha parlato di secessio plebis a proposito dell’elezione di Trump: “Il popolo si ritira non accetta le decisioni del ‘Senato’ e si apre una prospettiva che può sfociare anche nella guerra civile. Vi è crisi egemonia di tutte le forze politiche tradizionali. Trump ha vinto contro il partito repubblicano. Così in Italia. Una situazione del genere di affermazione contro le forze politiche tradizionali si è avuta solo prima della I guerra mondiale”. Dopo questa breve introduzione si apre con la consueta ‘copertina’ di Alessandro Poggi.
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21.26
Ospiti per il primo confronto Santanchè e Giachetti. Cacciari: “Destra e sinistra è quanto di più arcaico ci sia rispetto a quanto sta accadendo oggi. Populista non vuol dire niente”. Santanchè: “Belle queste riflessioni filosofiche, ma la vittoria di Trump ha dimostrato che tutte le analisi di politici, filosofi..” Cacciari la attacca subito e la Santanchè: “Io sono un essere inferiore, sono di destra, giusto?”. Giachetti: “Populista non è Berlusconi, ma Grillo e Salvini lo sono. La piazza non è mai populista, populista è chi non indica una via e agita solo il popolo”.
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21.33
Santanchè su Trump: “Risultato americano potrà avere risultati in Italia. Perché dire no significherà dire no ad una certa politica, un NO all’establishment anche dei giornali che sono tutti per il SI”.
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21.36
Sondaggi dell’Istituto Piepoli. In onda il servizio sugli scontri in periferia (Magliana) a Roma del 5 novembre.
La vittoria di #Trump favorirà la vittoria del NO al #referendumcostituzionale secondo il 74% degli intervistati da @IstitutoPiepoli pic.twitter.com/lFyITMZsO6
— Politics (@PoliticsRai3) 15 novembre 2016
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21.42
Paola Taverna del M5S dalla piazza di Bologna: “Noi siamo per il cambiamento, ma che venga attraverso calma e riflessione, non attraverso la velocità. Questa riforma costituzionale non porterà ad alcun tipo di risparmio. Cosa ci accomuna a Trump? Ad oggi è il Presidente degli Stati Uniti e dobbiamo lasciargli tempo. Unica cosa che ci accomuna è che siamo una novità come lui, stampa e televisioni ‘di regime’ non avevano previsto e non hanno dato informazioni corrette. Non siamo accomunati da politica dell’immigrazioni e non abbiamo mai parlato di muri. “.
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21.25
Taverna: “La vittoria di Trump deve far riflettere che se passa questa riforma costituzionale ci possa essere momento di confusione per il nostro Paese. Si travolgono 47 articoli della Costituzione, una delle mosse peggiori che potesse fare questo Governo”
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21.51
L’inviato Alessio Lasta è a Milano con i volontari del PD per il Si.
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21.56
Fiano (in collegamento con Lasta) giustifica la dichiarazione di Sala sui militari e la Santanchè si stupisce: “Fiano ora dice sì, quando noi parlavamo di militari in strada ce ne hanno dette di tutti i colori. Il PD fa come il gioco dell’oca, gira gira e torna poi sulle posizioni, le nostre”. Poi sulla leadership di destra: “Gli italiani non campano né con la riforma costituzionale né con i discorsi sui leader. L’Italia ha grossi problemi, servono incontri e programmi, ricette sui problemi principali”.
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22.16
Fornero: “Io ho sempre pensato che la mia attività di governo era a termine. ho sempre pensato che il mio lavoro da Ministro, che ha natura collegiale, sarebbe stato un periodo. Come ministro sentivo l’imminenza della crisi”.
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22.21
Fornero: “Salvini pessimo politico, esprime una pessima politica per gli italiani. Se piangeranno Renzi o Salvini per il referendum? No, sono molto addestrati. Oggi voterei SI”.
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22.23
Semprini: “Lei ha detto che se vince il SI ci sarà una sanità uguale per tutti, da Nord a SUd”, la Lorenzin: “Sarà possibile farlo. Oggi abbiamo che la materia sanità è concorrente tra Stato e Regioni. Con la vittoria del SI si cambia del Titolo V della Costituzione. Si mette mano a questi elementi distorsivi del sistema. Passano allo Stato le disposizioni generali con le quali costruire piani terapeutici che le Regioni accoglieranno. COme intervenire? Con azioni di sostituzione ex art.120 con la nuova riforma, e sarà chiaro cosa fa lo Stato e cosa fa la Regione”.
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22.30
Agnoletto (medico e docente universitario) dice che non è così e cita l’esempio del farmaco per l’epatite C che “è a numero chiuso. I pazienti mi chiamano da tutta Italia e fanno viaggi della speranza e vanno in India. Il Ministro non ha fatto nulla su questo”. Scoppia la lite. Lorenzin: “Non ha argomenti e sta usando un discorso sulla vita delle persone, calunniando. Devo pensare che lo fa perché è ignorante, si vergogni”.
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22.34
La storia di Erminia, una paziente oncologica che ha dovuto spostarsi dalla Calabria a Milano per curarsi: “Rimanere in calabria ed essere curata nel posto in cui vivo dovrebbe essere la normalità”.
Ogni anno 750mila persone si spostano in un’altra Regione per curarsi #Politics pic.twitter.com/HYPy1aSzjI
— Politics (@PoliticsRai3) 15 novembre 2016
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22.36
La Lorenzin replica sulla questione del farmaco per l’epatite: “Situazione difficilissima, abbiamo ottenuto prezzo più basso in tutta Europa. Molti Paesi europei ci hanno chiesto di fare noi l’acquisto”
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22.41
Sanità da migliorare? Lorenzin: “Molto bisogna ancora fare per risollevare le Regioni del Sud. perciò abbiamo messo in campo una serie di norme, ma non è sufficiente. Le liste d’attesta così vai contro il diritto alla salute per cui si potrà intervenire”. Agnoletto: “Non si possono raccontare storie che illudono i pazienti. Il problema delle liste è anche a Milano e sono altri, la penetrazione del privato. Si fa di tutto per spingere il cittadino verso il provato e i soliti noti guadagnano.”
Per una risonanza magnetica si possono attendere fino a 13 mesi, per una mammografia o una tac 12 mesi #Politics pic.twitter.com/OETYDpckhh
— Politics (@PoliticsRai3) 15 novembre 2016
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22.44
Domanda arrivata da Facebook sul testamento biologico. Lorenzin: “Potrà avvenire solo attraverso iniziativa parlamentare”.
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22.45
Agnoletto: “Ministro come mai l’elenco sulle protesi non c’è ancora?”. Lorenzin: “E’ in Parlamento”. I due ospiti più litigiosi vengono puntualmente stoppati da Semprini che mostra lo stesso atteggiamento ‘rissofobico’ di Giannini. La Lorenzin lamenta di non essere riuscita a parlare di referendum: “La prossima volta vorrei venire a parlare di epatite C”, Agnoletto: “L’unica cosa che ha fatto è il fertility day”.
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22.46
Puntata finita.
Stasera, in prima serata su Rai 3 andrà in onda l’undicesima puntata di Politics – Tutto è politica, il nuovo talk show di approfondimento politico del martedì sera condotto da Gianluca Semprini.
Politics – Tutto è politica | Puntata 15 novembre 2016 | Anticipazioni: temi e ospiti
La vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa, i suoi effetti sul vecchio continente e in Italia. Quali conseguenze potrà avere il voto americano sui fenomeni populisti in Europa? Quale impatto avrà sul centrodestra italiano? Ci saranno ripercussioni anche nel voto al referendum costituzionale del 4 dicembre? Del referendum costituzionale si approfondirà, in particolare, l’impatto sull’attuale sistema sanitario. Che cosa e come potrebbe cambiare la sanità italiana nel possibile nuovo riparto delle competenze tra Stato e Regioni, affidando al primo competenza esclusiva sulla tutela della salute?
Tra gli ospiti, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
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Politics va in onda ogni martedì in prima serata su Rai 3 dalle 21.10 alle 22.45. Come tutti i programmi RAI, sarà possibile anche seguirlo in diretta streaming sul portale Rai.tv. Naturalmente potrete seguire e commentare il talk attraverso il nostro liveblogging, qui su TvBlog.
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