Travaglio replica a Cairo “già portaborse di Berlusconi”: “Dice balle”
“Cairo fa credere che io me ne sia andato dallo studio di Servizio Pubblico perché non volevo che l”angelo del fango’ mi ‘facesse domande’ e che il governatore Burlando ‘dicesse la sua’; e che tutto sia nato dal fatto che io e Santoro abbiamo ‘un diverso modo di vedere la politica grillina’. Naturalmente sono tutte balle”
Marco Travaglio dalle pagine del Fatto Quotidiano torna sul suo abbandono (definitivo?) di Servizio Pubblico, dopo la puntata di giovedì scorso. E risponde all’intervista rilasciata da Urbano Ciaro a La Repubblica, nella quale di fatto, l’editore di La7 ha preso le parti di Michele Santoro. Il giornalista torinese ci va giù abbastanza duro, bollando come “balle” quelle pronunciate dall’imprenditore:
Repubblica intervista il padrone de La7, Urbano Cairo, già portaborse di Berlusconi, con il titolo: “Santoro o Travaglio? Scelgo Michele, non amo le risse in tv”. E vabbè, come diceva Troisi: mo’ me lo segno. Cairo fa pure credere che io me ne sia andato dallo studio di Servizio Pubblico perché non volevo che l'”angelo del fango” mi “facesse domande” e che il governatore Burlando “dicesse la sua”; e che tutto sia nato dal fatto che io e Santoro abbiamo “un diverso modo di vedere la politica grillina”. Naturalmente sono tutte balle: Grillo non c’entra una beneamata mazza e non ho mai chiesto di zittire qualcuno. Semplicemente non condividevo le strampalate e incomprensibili contestazioni dell'”angelo” (che non mi ha posto alcuna domanda) e mi ostinavo a ribattere alle spudorate provocazioni di Burlando.
Poi c’è spazio per una polemica con Francesco Merlo de La Repubblica:
Ho sfidato Francesco Merlo che mi accusava di fare “tv dell’insulto” da 8 anni, da quando collaboro con Santoro a citare un solo insulto contenuto nei miei oltre 200 interventi ad Annozero e a Servizio Pubblico dal 2006 a oggi. Merlo, noto cultore del contraddittorio, non ha risposto: l’ha fatto, in sua vece, il suo vice Messina. Che tutto contento è riuscito a scovare due miei sanguinosi insulti. Purtroppo però non erano nelle mie rubriche televisive oggetto della polemica con Merlo: erano in due articoli sul Fatto, e non erano neppure insulti.
E allora, dando per scontato che Merlo e Messina abbiano sbagliato, proviamo a rispondere noi alla sfida lanciata da Marco Travaglio. Cercavi un insulto da te pronunciato a Servizio Pubblico? “Ma questo è matto!”, riferito al governatore Burlando. Al minuto 13.40 del video in apertura di post.