Transatlantic su Netflix, la storia vera degli intellettuali salvati a Marsiglia durante la seconda guerra mondiale – La recensione
Sette episodi subito disponibili in streaming per la miniserie realizzata dai creatori di Unorthodox.
Transatlantic è la nuova miniserie in streaming da oggi, venerdì 7 aprile 2023 su Netflix. La serie è basata sul romanzo The Flight Portfolio di Julie Orringer e sulla storia vera dell’Emergency Rescue Committee che durante la seconda guerra mondiale salvò oltre 2000 rifugiati, in particolare ebrei, facendoli arrivare dalla Francia occupata dai nazisti, agli Stati Uniti. Transatlantic è creata da Anna Winger e Daniel Hendler già dietro la serie Netflix Unorthodox.
Transatlantic la trama
Ispirato a una storia vera, Transatlantic ci porta a Marsiglia nel 1940, una zona franca, apparentemente tranquilla dove Varian Fry e l’Emergency Rescue Committee grazie al supporto economico di Mary Jayne Gold, operavano per salvare gli ebrei dalla furia dei nazisti. Insieme a un variegato gruppo di intellettuali, artisti, ribelli di diverse nazioni, diedero vita a un luogo sicuro per permettere a queste persone di ottenere il visto americano e lasciare l’Europa. La Villa Air-Bel divenne un luogo dove far fiorire le idee rivoluzionarie e al tempo stesso divertirsi in un tempo cupo.
Transatlantic, la recensione
Transatlantic è una miniserie dalle buone intenzioni ma dagli scarsi risultati. L’obiettivo, nobile, è ricordare come la storia possa sempre ripetersi, come basta poco per ritrovarsi in fuga, perseguitato perché considerato indesiderato, costretto a fuggire dal proprio paese con un bagaglio carico di vestiti e di ideali. La miniserie, però, finisce per essere un’accozzaglia di idee che faticano a trovare una linea per definita.
Volendo evitare di realizzare il classico dramma storico che racconta una storia vera, Transatlantic prova a realizzare un prodotto vivace e colorato che attraverso l’amore e la spensieratezza accennata, possa far riflettere anche il pubblico più giovane, sulla complessità della storia. Il risultato però è un prodotto superficiale che vive di accenni senza mai entrare in profondità. Paradossalmente alcuni tra gli aspetti più interessanti sono nelle sigle, finali e iniziali, che rimandano all’esistenzialismo tedesco. Contorni simbolici di un contenuto che insegue le banalità romantiche e si perde nei riferimenti storici.
Non aiutata da una struttura con pochi episodi, la serie non permette mai di entrare in sintonia con i personaggi e le loro vicende. I riferimenti temporali sfuggono e sembra più interessante mostrare un nuovo intellettuale passato per Villa Air-Bel, da Hannah Arendt a Chagall, che creare una storia continua e coerente. Transatlantic è un insieme di scene non sempre riuscite che non approfondisce la storia, spingendo più che altro lo spettatore a cercare informazioni sulle vicende e sui personaggi su Wikipedia. Immersa in una Marsiglia colorata e vivace per incuriosire i turisti di oggi, la miniserie evita accuratamente di toccare note più cupe per rimanere in un tono complessivo di leggerezza, che stona non essendo complessivamente farsesca. Persino i personaggi nella loro perfetta cura dello stile dell’epoca, risultano quasi caricaturali, poco realistici.
Transatlantic è una miniserie sostanzialmente innocua che lascia una sensazione di vuoto, di tempo e fatica sprecata dopo averne concluso la visione. Non un prodotto brutto, complessivamente è una serie ben fatta anche ben recitata, interessante per il melting pot linguistico e l’affascinante descrizione di questa comune intellettuale nella Marsiglia del 1940, ma facilmente dimenticabile una volta finita.
Transatlantic, il cast
Gillian Jacobs di Community, interpreta Mary Jayne Gold, ricca americana che insieme al suo inseparabile cane, cerca di aiutare le persone in difficoltà con l’ingenuità e la semplicità tipica di chi è cresciuto nella ricchezza consapevole di poter ottenere sempre tutto. Al suo fianco Varian Fry interpretato da Cory Michael Smith e Albert Hirschman, Lucas Enlgander, ebreo tedesco che invece di scappare decide di aiutare la causa e fermare i nazisti. Corey Stoll è Graham Patterson il console americano a Marsiglia, desideroso di sfruttare la neutralità del suo paese, a proprio vantaggio.
Gregory Montel è Fhilippe Frot capitano della polizia locale, Ralph Amoussou è Paul Kandjo, intellettuale africano che lavora all’hotel Splendide. Amit Rahav è invece Thomas Lovegrove mentre Delelia Piasko è Lisa Fittko.
Transatlantic, la storia vera
Anna Winger, autrice della serie, ha raccontato come da bambina, figlia di professori negli Stati Uniti, ha incontrato molti colleghi dei genitori che erano arrivati nel paese come rifugiati durante la seconda guerra mondiale, rimanendo affascinata dalle loro storie e dai viaggi che hanno dovuto affrontare per ottenere la libertà. Così si è imbattuta nella vicenda di Varian Fry e dell’Emergency Rescue Committee. Anni dopo, quando nel 2015 viveva a Berlino, rimase impressionata dalle storie dei rifugiati Siriani e Afghani e così ha approfondito la questione dell’ERC iniziando a sviluppare la serie. L’invasione russa dell’Ucraina con nuovi rifugiati in fuga dalla guerra, iniziata a riprese in corso, ha reso ancor più attuale tutta la vicenda di Transatlantic.
A Marsiglia nel 1940, dopo la caduta di Parigi e l’invasione nazista, Varian Fry si adoperò per aiutare ebrei in fuga, artisti, scrittori, filosofi a trovare la salvezza negli Stati Uniti riuscendo a salvare circa 2000 persone anche grazie al supporto economico di Mary Jayne Gold un’amante delle arti e della bella vita, arrivata a Parigi negli anni ’30. Lavorando con i servizi segreti inglesi, in un periodo in cui gli Stati Uniti cercavano di mantenere ancora la neutralità, Fry collaborò con il governo Portoghese per offrire un porto sicuro ai fuggitivi.
Transatlantic, come vedere la serie
Le sette puntate di Transatlantic sono tutte subito disponibili in streaming su Netflix da venerdì 7 aprile. Naturalmente per vederle è necessario un abbonamento alla piattaforma. Netflix prevede diverse modalità di abbonamento a partire dalla versione più economica con pubblicità fino ad arrivare a quella con ultra HD e la visione contemporanea su quattro schermi.
Transatlantic 2 si farà?
Non è prevista una seconda stagione di Transatlantic, la serie è infatti una miniserie in 7 puntate da circa 50 minuti l’una.