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Touch, la seconda stagione su Fox

Su Fox (canale 111 di Sky) la seconda stagione di Touch, la serie tv di Tim Kring con Kiefer Sutherland nei panni del giornalista Martin, ora a Los Angeles con il figlio Jake.

pubblicato 22 Aprile 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 19:10

Ancora numeri da collegare a persone, episodi ed eventi: la seconda stagione di “Touch”, in onda da questa sera alle 21:00 su Fox (canale 111 di Sky), presenta nuove situazioni nelle quali si ritrovano Martin (Kiefer Sutherland) ed il figlio Jake (David Mazouz).

-Attenzione: spoiler-
I due ora non sono più a New York, ma a Los Angeles, dove erano finiti nel finale dell’ultima puntata andata in onda durante la ricerca di Amelia (Saxon Sharbino), la ragazza a cui si deve la sequenza numerica che Jake ha iniziato a completare. Martin incontra così Lucy (Maria Bello), già vista nelle precedenti puntate, anche lei in ricerca di Amelia, sua figlia.

Esce di scena Gugu Mbatha-Raw, interprete di Clea, per permettere così ai protagonisti di trovare nuovo spazio in un’altra città: a Los Angeles Martin aiuterà Lucy a trovare la figlia, facendosi aiutare dagli indizi del figlio, che comunica sempre con una serie di cifre che li porteranno a conoscere nuovi personaggi.

Tra questi, Calvin (Lukas Haas), un genio della Aston Corp vicino a trovare la “sequenza di Dio”, e che teme che possa finire nelle mani sbagliate. Il tutto mentre Amelia continua a sembrare di poter comunicare come Jake, ed i “segnali” che il bambino manda al padre lo coinvolgeranno anche in altre vicende.

Oltre a questo, Martin dovrà anche preoccuparsi di Guillermo (Saïd Taghmaoui), un misterioso personaggio che, in cerca delle trentasei persone in giro per il mondo dotate dello stesso dono di Jake, è pronto a portare avanti la sua personale convinzione.

“Touch” resta una serie che viaggia tra i destini dei personaggi, trovando vari modi per intrecciare le loro vite e farli incontrare. Tim Kring, sempre affascinato dall’idea che ognuno di noi è legato agli altri tramite un percorso fatto di numeri e combinazioni ai più incomprensibili, prosegue su questa strada, regalando al pubblico storie emozionanti in cui Kiefer Sutherland resta sempre al centro dell’attenzione.

Rispetto alla prima stagione manca l’idea di globalità che aveva reso particolare la serie: si viaggia di meno per il mondo e ci si concentra di più sui personaggi utili a portare avanti la storia. Lo show prova a mostrare di sapere dove stare andando (cosa che l’anno scorso non era così certa), ma non conquista il pubblico.

La Fox aveva intuito la disaffezione del pubblico già l’anno scorso, decidendo di spostare “Touch” al venerdì sera, nella stessa fascia oraria che è stata fino a gennaio di “Fringe”. Il risultato è una media sotto i tre milioni di telespettatori, con un rating nella fascia 18-49 anni sotto il punto. Non è bastata neanche una reunion di “24”, con Annie Wersching, per aumentare l’interesse dei telespettatori.

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