Irene Ghergo a TvBlog: Quella volta che con Gianni Boncompagni chiamammo Toto Cutugno a Domenica in
Come nacque la carriera televisiva di Toto Cutugno, chiamato su Rai1 da Gianni Boncompagni e Irene Ghergo per Domenica in
Irene Ghergo, autrice televisiva di lungo corso. Ha partecipato all’ideazione di tanti successi della nostra televisione, lavorando con alcuni dei più importanti esponenti del piccolo schermo italico. Il suo sodalizio più importante è stato certamente quello con il grande Gianni Boncompagni. Con uno dei geni della nostra televisione ha lavorato in Pronto Raffaella, Pronto chi gioca e in Domenica in. Proprio nella realizzazione del celebre contenitore della domenica pomeriggio di Rai1 ha avuto modo, insieme a Gianni, di lanciare la carriera televisiva di Toto Cutugno, scomparso nelle scorse ore. Le esequie del cantautore si terranno giovedì 24 agosto alle 11, nella Basilica dei Santi Nereo e Achilleo, in via Argonne 56 a Milano.
TvBlog ha voluto disturbare Irene Ghergo, da qualche tempo nella squadra del Grande fratello, proprio per interrogarla su quella prima edizione della Domenica in di Gianni Boncompagni e su come sia nata l’idea di coinvolgere per la parte musicale di quel programma Toto Cutugno. Il successo di quel suo primo impegno televisivo gli aprì le porte del piccolo schermo. Condusse infatti negli anni successivi Piacere Rai1 e poi ancora Domenica in, con Alba Parietti. Ecco dunque il ricordo di Irene Ghergo di Toto Cutugno.
Come nacque l’idea di chiamare Toto Cutugno a fianco di Lino Banfi a Domenica in?
Mancava una settimana al debutto di quell’edizione di Domenica in. Era la fine dell’estate del 1987. Io e Gianni Boncompagni eravamo nella hall dell’hotel Hilton di Roma, non ricordo per quale motivo. Io alzai lo sguardo e vidi seduto più in là Toto Cutugno. Pur essendo a pochi giorni dal debutto di Domenica in, ci mancava ancora un pezzo del programma. Con Boncompagni spesso accadeva di scegliere le cose all’ultimo minuto.
Raccontaci, cosa successe quel giorno all’Hilton ?
Mi rivolsi a Gianni e gli dissi: “guarda c’è Toto Cutugno li seduto, proviamo a chiedergli se vuole fare questa edizione di Domenica in“. Glielo chiedemmo e lui accettò subito di buon grado.
Come fu l’approccio con Toto? Televisivamente parlando quella fu la sua prima volta alla conduzione di un programma televisivo. Come lo convinceste e come reagì alla vostra proposta ?
Ci avvicinammo semplicemente salutandolo e chiedendogli come stava. Un approccio molto semplice. Lui ci rispose che stava facendo delle serate in giro per l’Italia e anche all’estero. Sappiamo tutti come fosse molto amato all’estero Toto. Gli chiedemmo in maniera subito diretta se volesse fare quell’edizione di Domenica in. Lui ci rispose: “Si, perchè no!“. Cosi nacque il suo debutto televisivo.
Quindi non vi diede l’impressione che avesse paura di fare la televisione ?
No. Fu felicissimo di fare quella Domenica in con Lino Banfi. Ogni volta che poi negli anni io e Gianni lo abbiamo incontrato, ci ha sempre ringraziato di avergli dato quell’opportunità. La gratitudine è cosa molto rara nel mondo dello spettacolo.
Come fu il debutto televisivo di Toto Cutugno in quella Domenica in? Boncompagni fu subito soddisfatto della vostra scelta ?
Fu un debutto molto positivo. Gianni era felicissimo. Facevamo fra il 30 ed il 40% di share. Dati impensabili oggi.
Professionalmente parlando lo conosciamo tutti Toto, è stato uno degli autori ed interpreti della musica leggera fra i più rappresentativi del nostro paese. Ci regali invece un ricordo privato di Toto Cutugno anche sotto il profilo umano?
Era una persona molto gentile. Molto educata e riservata e come dicevo prima, piena di gratitudine rispetto a chi lo aveva aiutato. Ripeto, dote quest’ultima moto rara nel mondo dello spettacolo. Un signore.
Ti ricordi un aneddoto di quella stagione a Domenica in che riguarda Toto ?
Ricordo l’inizio che non fu facilissimo. Dopo la prima puntata ci fu un piccolo screzio fra Toto e Gianni, tanto che Toto se ne andò. Gianni si era quasi deciso a non averlo più nel cast. Io che avevo visto le potenzialità della loro collaborazione feci un giochino per farli tornare a lavorare insieme. Feci chiamare la redazione del programma da una voce maschile, chiedendo di Toto. Poi lo chiamammo dicendogli che Gianni lo aveva cercato e che voleva dirimere quello screzio nato fra di loro. Toto quindi tornò in studio e la stagione proseguì. Gianni e Toto non seppero mai di questo mio “stratagemma”. Di fatto però questa cosa li fece lavorare insieme e i frutti, molto buoni, poi si videro.