Torto o ragione? – Il verdetto finale: la componente trash c’è ma non travalica mai i limiti del lecito

Inizio trasmissione. Monica Leofreddi dà il benvenuto al pubblico nel nuovo studio e presenta il giudice Manuela Maccaroni e gli avvocati Lorenzo Radogna e Maria Chiara Cudillo.

Si dà il via al processo. Il giudice Maccaroni riceve il martelletto. L’accusa è rappresentata dalla Cudillo. La sua assistita è Teresa che chiede un risarcimento di 2.500 euro da Liliana, difesa da Radogna, per una vacanza finita male.

La Leofreddi presenta gli ospiti Barbara Alberti, Daniela Del Secco D’Aragona e Luigi De Maio. Teresa inizia a parlare di questa vacanza ai Caraibi che la sua ex amica Liliana le ha rovinato. Teresa e Liliana decisero di prendere una cabina in comune nonostante le divergenze caratteriali.

Teresa inizia a mortificare Liliana e le rinfaccia una “dieta carnea” e il “botulino che si mette in faccia”. Liliana definisce Teresa “un’ignorante”. Gli insulti si sprecano. Il pubblico ridacchia.

Teresa ha uno stile di vita “giovane”. Liliana, infatti, l’accusa di aver sfruttato la vacanza per cercarsi un uomo. Teresa è vedova. Liliana: “L’hai fatto morire di noia!”. Liliana incontrò un uomo di nome Marino durante la crociera. La vacanza, quindi, divenne a tre.

Secondo Teresa, Liliana si è lasciata sfruttare economicamente da quest’uomo. Dopo l’incontro con Marino, nacque il problema delle cabine. Secondo Liliana, Teresa ha avuto una crisi di gelosia. Quest’ultima dichiara che Liliana ha finto un malore per appartarsi con Marino in cabina.

Teresa, volontariamente, scelse di prendere un’altra cabina a sua spese, spendendo 250 euro al giorno, arrivando ad una spesa di 2500 euro complessivi. Teresa non ha gradito nemmeno il regalo che Liliana le ha comprato. Leofreddi: “Ma come avete fatto ad andare d’accordo per 40 anni?”.

Liliana: “Teresa vede il marcio dove non c’è”. Si passa ai testimoni. L’avvocato Cudillo chiama a testimoniare il signor Ernesto, ex marito di Liliana.

Ernesto e Liliana iniziano già a battibeccare. Ernesto sta testimoniando contro la sua ex moglie: “Conosco la serietà di Teresa e conosco purtroppo molto bene la mia ex moglie… Liliana è diventata perfida e cattiva”. Liliana non accetta queste accuse. Ernesto aggiunge che Liliana gli ha chiesto ulteriori soldi per questo viaggio. Liliana: “E’ stato un prestito”. Radogna mette in discussione l’attendibilità di Ernesto.

Radogna chiede i motivi della separazione tra Ernesto e Liliana. Ernesto: “Ci siamo lasciati per incompatibilità caratteriale”. Radogna e Liliana parlano di un tradimento. Ernesto: “Non c’è stato nessun tradimento. Ho sbattuto per caso le labbra sulla mia collega di ufficio!”.

Ernesto ha chiesto una revisione dell’assegno di mantenimento che versa mensilmente alla moglie. Si passa al testimone di Liliana: il signor Marino che è diventato il suo nuovo compagno.

Marino rivendica la sincerità dei suoi sentimenti nei confronti di Liliana. Teresa si scaglia contro l’uomo: “Cercavi una gallina da spennare!”. Ernesto, ironicamente, porge gli auguri a Marino.

Continuano le provocazioni tra Ernesto e Marino. Quest’ultimo aggiunge dettagli della crociera: “Ho pagato gli extra. Ho sempre pagato in contanti ma le mie carte di credito hanno avuto problemi all’estero”. Marino afferma che Teresa aveva già opzionato la sua cabina prima del fattaccio. La Cudillo tira in ballo una misteriosa signora Nunzia.

Liliana insiste a dire di aver pagato di tasca propria anche per Marino. Il dibattito finisce, la parola passa allo psicoterapeuta Di Maio: “I rapporti che finiscono dopo 40 anni, si sono trascinati stancamente per almeno 20 anni. Nell’amicizia il discorso è diverso, dipende dagli obiettivi che uno si pone nella vita”. Barbara Alberti: “Teresa invecchia all’antica, Liliana invecchia alla moderna”.

Marchesa D’Aragona: “La vecchiaia è un mero stato d’animo. Noi siamo giovani come la nostra voglia di vivere!”. Poi si rivolge a Marino: “Lei è un questuante!”.

Di Maio: “I Marino esistono perché esistono le Liliane e le Terese. E’ tutta una commedia dell’arte”. Il giudice Maccaroni prende la parola: “Il risarcimento in questo caso rientra nel danno non patrimoniale. C’è stato un disagio psicofisico”.

Gli interrogatori. Radogna interroga Teresa. Le dichiarazioni della signora: “Volevo stare con la mia amica durante questa vacanza. A volte volevo stare da sola ma lei mi costringeva ad uscire insieme”.

Teresa: “Ho affittato la cabina dopo aver visto Liliana e Marino avvinghiati. Non ho chiesto a Liliana di andare via perché lei è molto aggressiva. Ho opzionato la cabina prima del fattaccio. Volevo mettermi le spalle al sicuro”. Radogna ha dimostrato quello che voleva dimostrare. La Alberti difende Liliana.

Di Maio: “Bisogna guardarsi dagli stupidi. Teresa ha visto Liliana come un’amica malleabile. GLi stupidi sono più intelligenti di quanto crediamo”. D’Aragona: “Chiedere un risarcimento è una caduta di stile”. La Cudillo interroga Liliana.

Liliana: “Non mi sono posta il problema di poter pagare la cabina da sola. Eravamo due amiche… Non ho occupato tutto l’armadio della cabina. Marino non ha mai cantato in cabina mentre Liliana riposava”. Liliana ha ammesso di aver finto un malore per appartarsi con Marino. Alberti: “Qui sono uno peggio dell’altro!”.

Di Maio: “Marino e Ernesto non diventeranno mai amici, due personalità troppo diverse. Liliana ha una personalità carro-armato”. Si passa alle arringhe. L’arringa di Maria Chiara Cudillo: “Liliana non aveva denaro a sufficienza per permettersi questa crociera così convince Teresa, la sua amica più timida. Durante la crociera, però, la presenza di Teresa diventò scomoda…”.

Cudillo: “Marino e Liliana si sono goduti una cabina singola ed era la cosa che volevano fin dall’inizio”. L’arringa di Lorenzo Radogna: “Questo processo verte su un concetto: la costrizione. La signora Teresa non è stata costretta a partire e a pagare. La signora Teresa, però, avevo già opzionato una cabina. Questo significa che Teresa aveva denaro a disposizione per pagare un’altra cabina”.

I giurati devono riunirsi in camera di consiglio. Guardiamo il fumetto di Max Schioppa che ha ambientato questa vicenda all’epoca del Titanic.

Ci colleghiamo con la camera di consiglio dove i giurati si stanno confrontando su questo caso. Le opinioni degli ospiti: secondo la Alberti, Teresa è caduta in un gioco perverso.

Anche secondo la Marchesa, Teresa non ha diritto al risarcimento. Di Maio: “La loro amicizia continuerà perché queste due donne si compensano. Il risarcimento ci sarà ma Liliana non pagherà”. La Leofreddi è in camera di consiglio per raccogliere altre opinioni dei giurati.

Monica Leofreddi riassume il caso. E’ arrivato il momento della sentenza. Maccaroni: “Il cambio di cabina è stato un atto arbitrario”.

Non ci sono gli estremi per il risarcimento. Teresa, quindi, non avrà indietro i suoi 2500 euro. E’ il momento ora del verdetto della giuria popolare: “La ragione è dalla parte di Liliana”. La prima puntata di Torto o ragione? termina qui.