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TORNA LA PRINCIPESSA SISSI TRA LACRIME E CASTE…

Sono stato zitto (non ho scritto) per qualche tempo. Non sapevo a cosa aggrapparmi. I reality invecchiano a primavera come foglie d’autunno, anche se continuano a fare ascolti, e ancor più ne fanno i programmi che li prendono in giro. Fiorello forse ha esagerato con la sua campagna promozionale satellitare: ho raccolto opinioni contrastanti sulle

14 Aprile 2009 12:40

cristiana capotondi Sono stato zitto (non ho scritto) per qualche tempo. Non sapevo a cosa aggrapparmi. I reality invecchiano a primavera come foglie d’autunno, anche se continuano a fare ascolti, e ancor più ne fanno i programmi che li prendono in giro. Fiorello forse ha esagerato con la sua campagna promozionale satellitare: ho raccolto opinioni contrastanti sulle sue performance teatraltelevisive (che non ho ancora potuto vedere) ma soprattutto ho constatato che la troppa esposizione pubblicitaria nella sua insistente trasversalità ha irritato molti; poi si vedrà.

“Annozero”, con la puntata sul terremoto, ha fatto incacchiare un sacco di gente ma, come sempre, ha trovato chi difende il talk show e il suo conduttore Michele Santoro (che forse appare un pò stanco: può accadere che ci si trovi prigioniero a forza di dirla fuori dai denti a destra e a manca). Bruno Vespa ha invece intenerito anche i suoi catoni più inesorabili. Il suo “Porta a porta” non poteva non avere una caratura speciale, anche personale, visto che Bru-neo come lo chiamano (ma non li ha più i nei!) è di quelle parti e si sa che in Italia il cuore batte più forte per la terra da cui si proviene. In verità, come è stato scritto e detto, gli italiani fin dal lontano dopoguerra partecipano con commozione e con aiuti a favore di terremotati, alluvionati, bersagliati dalla sorte e dalle disgrazie naturali e non.

Detto per inciso, per quanto riguarda gli aiuti, gli italiani sono in genere generosi ma hanno imparato- meno male- a diffidare molto dopo clamorosi scandali sul dirottamento dei loro soldi versati per le popolazioni e finiti invece non di bisognosi ma di ladroni, opportunisti, distratti (?), incapaci(?), superficiali (?). La piaga, anzi queste piaghe verranno evitate questa volta? Speriamo.

Le televisioni si sono date da fare, come i giornali. Il terremoto ha terramotato i palinsesti, provocando sostituzioni o rinvii. Giusto. Ma alcuni hanno mosso critiche ai servizi giornalistici, in un quadro di generico apprezzamento. Facci, sul “Giornale”, ha annotato però le gaffes- certo involontarie, certo dovute alla fretta del cronista a caccia però di notizie o di sensazionalismi?- di numerosi giornalisti accorsi tra le macerie per intervistare gli scampati.

Una battuta solo vorrei segnalare fra quelle individuate da Facci, e cioè quella esemplare in cui un giornalista sta facendo parlare uno degli scampati che, a domanda, risponde su come ha vissuto gli effetti del terremoto; quindi, dovendo interrompere il collegamento, il giornalista blocca la persona con le parole: “mi scusi se la interrompo sul più bello”. Il “più bello” era la parte che stava per essere dedicata alla scomparsa, pare, di una persona cara. Il “bello” della diretta è il cupo delle tv.

La Pasqua ha coinciso con i giorni del dopo terremoto e delle scosse che continuano, mentre vengono fuori come funghi le magagne di difese antiterremoto inesistenti, di difetti di costruzione, di faciloneria degli uffici preposti alla sorveglianza, di superficialità e di tanta cialtroneria. I servizi di Gian Antonio Stella hanno martellato chi (?) ha martellato negli anni prima del terremoto, e magari si prepara a martellare sull’Aquila e sugli abruzzesi. A proposito: la mia solidarietà a tutti ma anche agli studenti aquilani e dintorni che hanno frequentato le mie lezioni all’università di Teramo.

Sono giorni di bare, macerie, danni, colpe, benedizioni, parole e chiacchiere; e auguriamoci non solo di promesse ma di fatti veri. Sono giorni in cui esplode come dolce lava al vento la notizia che la tv farà una principessa Sissi italiana con la giovane e bella Capotondi, felicità, lacrime di felicità, poste del cuore e delle corone…torna un vecchio mondo romantico terremotato dalla voglia di piacere e di far viaggiare sogni…

Pochi giorni fa un principe italiano, Emanuele Filiberto, ha vinto la sua gara di ballo in “Ballando con le stelle”. Stelle filanti, sottili, eleganti cha ballano la rumba e il boogie e il walzer…arrivano da lontano musiche viennesi della bella époque…Emanuele Filiperto, che non giudico, ha abbandonato la pubblicità per un aperitivo e si è lanciato nelle danze.

Per fare garbata ironia in una puntata di “Tv Talk” ho detto che la sua vittoria ricordava la principessa Sissi della grande Romy Schneider, da sempre campione d’auditel..Non sapevo ancora nulla della Capotondi e della fiction con la nostra attrice salita a corte…Tuoni, crolli, rovine…musiche lontane carezzevoli…la tv dalle molte facce gira le pagine delle emozioni e inghiotte Fiorello e il suo mentore risanato Mike… Verrà il “bello”?
Italo Moscati