Una settimana più tardi del previsto e non nel prime time del sabato ma in quello più ‘familiare’ del venerdì, Carlo Conti torna su Rai 1 con la seconda edizione di Top Dieci, testato l’anno scorso come format utile alla produzione in tempo di pandemia e anche utile per massimizzare risorse e temi cari al conduttore. La musica, la memoria, la nostalgia, la leggerezza: sono e restano queste le caratteristiche degli show di Conti e del suo stile di conduzione, che restituisce sempre la sensazione di ritrovarsi a casa di amici, circostanza questa ormai relegata alla virtualità della condivisione dello schermo tv o dei video-party da piattaforma (sempre che si rispettino le regole anti pandemia, ma questa è un’altra storia).
Diciamo che Top Dieci prova, come già lo scorso anno subito dopo il lockdown, a ridare un po’ di fiato all’intrattenimento di Rai 1 e non solo al pubblico televisivo a casa, che in questi ultimi tempi non ha dato il meglio di sé. E ci riesce, anche se il format resta debole per una prima serata e solo l’abnegnazione di Conti e il suo stile entusiasta e nello stesso tempo rassicurante di conduzione riesce a dare nerbo a un racconto che non decolla mai davvero. Da qui la scelta di prendere in prestito un topos classico della titolazione ‘alla latina’ – o un calco dal Candide, come preferite – per titolare questa (brevissima) recensione della seconda edizione di Top Dieci. Perché in fondo di Top in questo programma c’è sostanzialmente solo il conduttore e tutto il suo portato, che non tradisce le attese del pubblico a casa. Se poi questo basti per gli ascolti è un altro paio di maniche: ma qui la riflessione va al di là certo del conduttore e guarda ai format proposti nell’ultima stagione, al netto delle difficoltà di confezione da pandemia che al massimo funzionano come cartina al tornasole per la struttura narrativa del programma. Se è debole, se si stiracchia per adeguarsi a una durata ormai ampiamente superata da altri modelli di fruizione tv, finendo per indebolirla ancora di più, non bastano santi a fare miracoli. Ma è sempre un piacere ritrovare Conti in tv.
Top Dieci, le nuove puntate
Top Dieci torna con sei nuove puntate realizzate nell’Auditorium del Foro Italico di Roma a partire da questa sera, venerdì 23 aprile, alle 21.25 e si presenta con un tocco meno ‘spartano’ rispetto allo scorso anno: scenografia più ricca, corpo di ballo e ospiti a sorpresa, come raccontato anche in conferenza stampa. Un modo per ridare un pizzico di (nuova) ‘normalità’ al racconto televisivo di un game che gioca anche col varietà e che potranno essere apprezzate anche dando un’occhiata su RaiPlay alle quattro puntate della scorsa stagione, in onda a giugno, proprio al termine del lockdown.
Non cambia il cuore del format. In ogni puntata si sfidano due squadre chiamate a indovinare le classifiche di un tot periodo, non solo musicali: si va dalle classifiche del cinema e dello spettacolo a quelle della moda o dei consumi degli ultimi 60 anni, passando anche attraverso sondaggi su gusti e abitudini, manie e piccoli difetti degli italiani. Un modo anche per ripercorrere la nostra storia recente, con ancora più nostalgia e tenerezza per un passato che appartiene sempre più a un’altra era, non solo a un’altra epoca. Ogni classifica sarà anticipata da una clip introduttiva dell’anno protagonista che racconterà gli avvenimenti storici, sportivi, di spettacolo e di costume che l’hanno caratterizzato. La squadra che al termine del programma avrà totalizzato il maggior numero di punti, individuando gli elementi e le posizioni corrette delle hit parade, sarà la vincitrice.
Le squadre della prima puntata vedono tra i partecipanti nomi cari a Conti e al suo pubblico: da una parte Christian De Sica, Nancy Brilli e Massimo Boldi, dall’altra Loretta Goggi, Paola Minaccioni e Cesare Bocci. Ospiti della prima puntata Giorgia e Rita Pavone.
Il format
Top Dieci è una produzione di Rai1 in collaborazione con Banijay Italia; è un programma di Carlo Conti, Pasquale Romano, Emanuele Giovannini, Ivana Sabatini, Leopoldo Siano, Mario d’Amico, scritto con Stefania De Finis, Angela Fortunato, Alice Giusti, Armando Vertorano. La scenografia è di Riccardo Bocchini, la regia di Maurizio Pagnussat.