Top Chef Italia | 19 ottobre 2016 | Scelti i 5 semifinalisti: eliminato…

Manca poco alla nuova puntata di Top Chef Italia.

Riassunto puntata precedente prima del nuovo Quickfire.

I giudici cercano il fuoriclasse e per dimostrare chi sono dovranno misurarsi con la frutta fresca.

I giufici vogliono un piatto a base di frutta: con loro cucinerà un grande chef e dovranno cucinare meglio di lui. Trattasi di Moreno Cedroni.

Moreno inizierà a cucinare solo 45 minuti dopo gli altri. A valutare il piatto ci sarà solo Mauro Colagreco: il suo giudizio sarà al buio.

Solo colui che dovesse cucinare meglio di Cedroni passerebbe indenne il turno. Intanto gli chef si misurano con ingredienti e creatività. Filippo arriva a dire che non teme il due Stelle Michelin. Auguri a lui.

Matteo F: “L’idea c’è: devo solo capire se sarà una figata o una puttanata”. Bene.

E siamo all’assaggio al buio di Colagreco.

Il primo è quello di Palmiro: Mauro lo inquadra subito.

“Questo è un po’ un burdelo” dice Mauro a vederlo. E’ quello di Masaki. Ma è troppo dolce.

“Bello” dice Mauro a vedere quello di Matteo Fronduti. E con l’assaggio del melone piccante capisce subito che è di Matteo.

Anche quello di Maria sembra a Mauro che possa essere di Palmiro. Ma è disequilibrato, dice lo chef.

Il piatto di Matteo Torretta è interessante per Mauro.

Ma c’è poco da fare: quello di Moreno ha una marcia un più.

E siamo a Filippo: “Un piatto difficile, pensato sul piano visivo, ma non sul sapore”.

Vabbè, Colagreco fa un po’ il gioco delle tre carte con i piatti per non svelare subito il vincitore. E vediamo la classifica.

Terz’ultimo, Maria (“troppa roba”), quarto Matteo T,, secondo Palmiro, primo Moreno (“Ce la siamo vista brutta tutti e due, eh, Mauro” dice Cedroni, pari merito Matteo Fronduti. E’ l’unico salvo e vince anche i 5000 euro. Quinto Masaki.

Il peggiore è quello di Filippo. E non se l’aspettava.

Sorpresa per Matteo F: riceve la visita della sua brigata.

Filippo deve sfidare un collega. E sceglie Maria perché, dice, che se deve uscire vuole uscire con onore. Se, se.

Sotto le cloches pasta secca, con 30′ a disposizione, e pasta fresca, 40′ con l’impasto da fare. L’obiettivo è quello di fare un primo gourmet. Maria sceglie per sé la pasta secca, anche se lei è emiliana: in 40′ non sarebbe facile da fare bene.

A vedere Filippo, Maria si preoccupa: lui ha fatto, bene, tutto quello che doveva fare. E ora Maria trema.

Plin per Filippo. Come dice Maria, nei cook off Filippo va in modalità Cyborg. E Baldessari conferma lo prenderebbe nella partita dei primi, con poco tempo: sotto pressione lavora meglio. E visto il suo uso continuo della patata, Annie lo chiama Mr. Patata.

Cottura della pasta non perfetta, ci voleva un po’ meno, ma il gusto c’è sia per Annie che per Cedroni. Ah però.

E dopo la pubblicità siamo al verdetto: scelta difficile per i giudici che premiano Maria. Ma anche Filippo è salvo, ma non vogliono più vedere i suoi alti e bassi. Nessuna eliminazione, quindi.

Esterna a coppie: dovranno fare la spesa all’estero con 100 euro e pagarsi anche il pranzo. Matteo Fronduti sceglie Matteo Torretta e volano a Copenhagea (cara), Maria e Filippo sono spediti alla Chinatown di Milano, Palmiro e Masaki vanno a Lisbona.

In Danimarca tutto costa molto e i piatti tipidi cono anche a base di carne: carini i due Matteo in giro a far spesa.

Palmiro ha già deciso che il suo piatto si chiamerà 151, uno in più dei 150 alter ego creati da Pessoa. E sarà a base di baccalà. Giusto. Ma Palmiro che parla un mezzo spagnolo portoghesato vale il prezzo del biglietto. Ma non è facile tra trovare.

Ma l’entusiasmo di Maria e Filippo a far la spesa a via Paolo Sarpi? Mamma mia, la morte civile proprio.

Intanto in Danimarca i Matteo si sono concessi anche il pesce.

Palmiro ribattezza Jack il buon Masaki e insieme assaggiano un bel piatto di baccalà da portare agli chef.

Filippo e Maria vanno a lezione di ravioli cinesi da uno chef consigliato loro da Cedroni.

Dopo la lunga giornata di spesa, si torna in cucina per preparare il loro piatto. I Matteo sono tornati carichi di bei prodotti.

Bacalhau à bras per Palmiro e Masaki. La coppia vincitrice va direttamente in semifinale. Gli altri al final blade. Ma per fare il proprio piatto hanno solo 50′.

Si parte dalla Cina di Maria e Filippo. Stoviglia anonima, ravioli diversi l’uno dall’altro, le rige sul piatto non piacciono a Annie. E volevano un’interpretazione personale della Cina, non un piatto cinese.

Cinque cotture, cinque consistenze diverse di baccalà: interessante il lavoro di Palmiro e Masaki.

Un riassunto di Copenhaghen per i Matteo. Molto amaro, filologico, che a Mauro piacciono e a Baldassari no. Il rognone è indietro di cottura.

Decisione non facile per i giudici: devono scegliere i primi semifinalisti. E intanto arriva qualche sorpresa, come la fidanzata di Filippo.

Fuori i coltelli dai ceppi: Palmiro e Masaki vanno in semifinale. Sono stati i migliori ad aver raccontato e interpretato il loro viaggio a Lisbona.

I due Matteo, Maria e Filippo gareggiano per il Final Blade, tutti contro tutti. “Oggi è venuta Angela, secondo me la fortuna sta dal mio lato” dice Filippo…. uhmmm.

Carrè d’agnello, porcini, calamaro, carciofi: ogni concorrente può sceglierne uno. Ma vogliono un fritto, non importa con quale tecnica.

Dopo il sorteggio Maria sceglie i porcini, Filippo il calamaro, Matteo Torretta il calamaro e Matteo Fronduti, per forza di cose, l’agnello. Hanno in tutto 45′.

Il carciofo ripieno di gamberi di Matteo Torretta apre il giro degli assaggi. Piatto molto complesso e molto positivo per Cedroni.

E siamo al calamaro di Filippo, forse un po’ troppo semplice, un po’ duro e col calamaro poco protagonista.

I porcini di Maria sono un po’ troppo semplici. Rischia.

Agnello e lampone per Matteo F, che ha una brutta presentazione ma che piace molto a Annie e anche Mauro, che premia il suo dono di abbinare gli ingredienti.

I Matteo sono salvi e vanno in semifinale. “Non è miei più grandi obiettivi fare meno merda degli altri” dice un ‘salvato’ Fronduti.

Tra l’altalenante Filippo e la brillante Maria che però cala sotto stress, l’eliminato è Filippo. Nonostante la pessima prova di oggi per entrambi, i giudici si sono affidati ai percorsi: e Maria ha fatto più volte esaltare i giudici con i suoi piatti da Top Chef.

I fratelli Cerea ospiti della semifinale: ormai sono in cinque e devono tirar fuori le unghie. Per l’esterna si va nella cantina Antinori. Ma se ne parla la prossima settimana.