Top Chef Italia | 12 ottobre 2016 | Doppia eliminazione nella quinta puntata

Si torna in esterna per questa quinta puntata, al via dopo Boom!.

Sintesi della scorsa puntata prima della nuova lunga sfida tra concorrenti.

Tutti al cospetto degli chef, che vogliono stimolare sempre di più creatività e capacità tecniche.

“Cos’è un piatto? Un’idea” dicono gli chef. Davanti a loro quattro diverse ispirazioni. I concorrenti non scelgono, ma devono prendere dei coltelli. Ognuno di questi ha una punta di diverso colore, associato a un prodotto e a un’idea. Per esempio, per Maria e Matteo dovranno vedersela con i cannolicchi e la mamma di Cedroni. La mamma, infatti, andava ogni mattina a fare i cannolicchi: una volta, incinta di 8 mesi, andò, ma si tagliò. Vide il sangue, si spaventò ed entrò in travaglio. Ecco, metti sta storia in una ricetta, va.

Per Colagreco, invece, fichi e la foto di un bastimento: la sua storia è di migrazioni. E la sua zia portò con sé un ramo di fico che piantò in Argentina.

Per Palmiro e Filippo, funghi e una foto di Annie, che spesso andava nel centro della Francia a raccogliere funghi vicino alla sua casa.

Per Jacopo e Masaki bresaola, rucola e parmigiano, con la foto delle nonne di Baldessari, scomparse da poco. Una di loro si ‘illudeva’ di alzarsi ancora dal letto. E infatti anche quella nel piatto non è bresaola, ma illusione, anzi un pomodoro. Lui vuole da loro un’illusione. Per Masaki non è facile acchiappare il concetto: diciamo che coglie l’idea di ‘magia’.

60′, tutti contro tutti e una missione complicata: riprodurre una storia nel loro piatto.

Matteo F. non ha mai lavorato con i cannolicchi.

Un bosco per riportale Annie all’infanzia per Filippo: ma la chef non è convinta. Manca l’anima.

Il Primo Viaggio dalla Calabria all’Argentina per Chiara. Ma è troppo cotto. E non c’è emozione per lui.

Cannolicchi, sangue e acqua di mare per Maria. Sbaglia la cottura del cannolicchio e anche lei va a rischio sfida.

Essenza Onirica di una Bambina: Palmiro ci prova a far tornare Annie all’infanzia. Ma non si ritrova in questo omaggio. Anche lui a rischio.

Quero Llegar per Matteo Torretta, che ha creato un storia di famiglia con gli ingredienti. E il suo è un piatto da Top Chef.

E per lui in spogliatoio c’è una lettera della moglie. C’era un premio, quindi, anche per i migliori.

Un piatto di tagliolini immangiabili per Jacopo.

Un taglio in spiaggia per Matteo F. Anche lui va in spogliatoio grazie al suo piatto da Top Chef-

Una capasanta di parmigiano per Masaki. Un grande piatto per Baldessari, che gli stringe la mano soddisfatto. Bravo Masaki.

Il migliore della prova e vince 5000 euro è Masaki. Li spenderà per la bambina in arrivo.

Il peggiore è Jacopo, che sfida Palmiro. Dice di averlo scelto perché è più ‘anziano’ di lui. Jacopo, ma vi passate qualche anno su.

Per il Cook Off saranno gli avversari a decidere cosa dovrà cucinare l’altro. Ognuno farà la spesa per l’altro: dovranno mettere 8 ingredienti e dovranno essere usati tutti. Un modo per capire a che gioco stanno giocando. Ed è l’occasione per giocare sporco o lealmente.

Palmiro, lo sfidante, fa una spesa buona per Jacopo; lui non ricambia e fa lo ‘stronzo’, come confessa anche agli autori. Maria è d’accordo con la sua strategia.

Una signora spesa quella di Palmiro per Jacopo: “Ho un’etica da insegnare ai giovani” dice Palmiro. Un grande.

Per Palmiro, invece, Jacopo ha scelto caffè, ketchup, zenzero, prosciutto cotto… Palmiro inizia a muoversi tra le sue endorfine e neurotrasmettitori e parla di una possibile ricetta da esplosione di energia.

Il primo a far assaggiare il suo piatto è Jacopo. La presentazione non è il massimo, sapidissima la tegola di pecorino… Sproporzionato, poco creativo ed Annie gli fa una lezioncina sul rispetto per gli anziani.

Giovani grandi a mo’ di sushi per Palmiro. Per lui lodi da tutti perché è riuscito fare cose incredibili con gli ingredienti scelti. Non solo: ha saputo equilibrare alla perfezione tutti gli ingredienti. Jacopo si deve mangiare la lingua e fa una figuraccia dopo la sua uscita sui giovani e i vecchi. Maria non fa che ripetere: “Che idiota!”. Pubblicità.

I giudici volevano capire la loro capacità di esaltare ingredienti non scelti da loro. Jacopo ha fallito un rigore a porta vuota: Palmiro è salvo. E sono contenta. Jacopo esce e lascia Maria da sola dentro.

“Oh pirletti, devi andare a lavorare” gli dice subito Maria quando torna in spogliatoio. Ma è proprio avvelenata con lui. E’ stato troppo scemo.

E si va all’esterna: nessuna brigata, ma tutti contro tutti.

Appuntamento alla Pinacoteca di Brera. Per la prova Stefania Moroni, due Stelle Michelin, che ha unito cucina e arte.

La leggenda vuole che il risotto alla milanese sia nato al matrimonio di un pittore: l’allievo, per fargli uno scherzo, aggiunse al risotto lo zafferano che usava per creare il colore giallo. E dopo 4 secoli lo facciamo ancora.

Prima prova: fare un risotto giallo, non alla milanese, però. In 30 minuti.

Palmiro gioca col giallo e il nero. Alla Moroni già piace.

I concorrenti milanesi hanno una gran ansia da prestazione.

Il risotto di Maria ha una buona idea, ma è troppo salato.

Codice delle meraviglie per Palmiro, che cita Leonardo per questa sua ricetta. Gioca con l’estetica più che con il gusto.

Il mio quadro di Matteo T. conquista tutti.

Poteva osare di più Matteo F.

Troppo limone per Filippo. Crudo quello di Chiara, che è anche troppo arancione.

Il sole di Masaki non è tondo, ma esplode. E il suo riso è, però, troppo cotto.

Salvo ‘The King’ Matteo Torretta, di Milano; salvo anche Matteo Fronduti.

Gli altri 5 continuano la sfida. Un altro risotto, ma questa volta colorato come vogliono loro. A giudicare la prova anche Manuel e Cristian Costardi, specializzati in risotti in quel di Vercelli.

Il tempo lo dettano i fratelli Costardi, che cucinano anche loro un risotto.

Anche questa volta Masaki sbaglia la cottura. Maria, anche questa volta, sbaglia il sale.

Il bisotto di Chiara copia a Matteo la spalmata di nduja. Ma è triste.

Bello quello di Palmiro, ispirato a Picasso. Il gusto forse pecca un po’.

Crea una storia Filippo, che cuoce e manteca bene il riso.

Salvo anche Palmiro. Per gli altri quattro ancora una prova.

Per l’ultima sfida, e l’ultimo posto salvezza, i concorrenti devono realizzare un piatto con il riso avanzato.

Masaki prova a fare un risotto pizza come i fratelli, ma ci mette la fragola e Mauro non apprezza.

Maria reagisce bene, mentre per Jacopo si continua a sentire il limone.

Arancini per Chiara, che ha reagito bene alla sfida.

Si salva Maria. Peccato per Chiara, che con Masaki e Filippo dovrà affrontare anche il Final Blade. Dopo la pubblicità.

Chiara, Masaki e Filippo (convinto di restare) se la giocheranno con l’affumicatura. Un solo ingrediente ben affumicato in un piatto da Top Chef per salvarsi. Il tutto in 40′. E Chiara non sa nulla di affumicatura.

Ultimo assaggio per questa lunga puntata. Bello il piatto di Masaki, per la prima volta al Final Blade. Io adoro Masaki, che porta all’assaggio un capolavoro.

Chiara è andata praticamente al buio nella prova. Ha tanta voglia di restare e ha fatto una bella scelta di ingredienti. Piatto riuscito, anche se poco personale e senza scintilla per Baldessari e Annie.

Per Filippo ultima chiamata. Il suo piatto piace ma ha giocato in difesa. E con poca affumicatura, almeno per i colleghi in spogliatoio.

Siamo all’ultimo verdetto della serata: il secondo eliminato della quinta puntata è Chiara Canzoneri . Suo il piatto peggiore. Un vero peccato, ma raccoglie le lodi di tutti. E un abbraccio commovente con Annie.

Masaki, invece, ha conquistato proprio il titolo di Fenomeno ed è festeggiato in spogliatoio.

Filippo conquista anche un bacio di Annie, molto contenta della sua prova. E per la prossima settimana, mi sa che si va a Copenhagen.