Tivusat – Rai e Mediaset restano per ora su Sky
Per il momento i canali in chiaro di Rai e Mediaset resteranno anche sulla piattaforma di Sky nonostante l’avvio di Tivusat (di cui vi abbiamo parlato in questo post). A spiegarlo è stato il vicedirettore generale della tv pubblica Giancarlo Leone al quale hanno fatto eco le parole di Marco Giordani, amministratore delegato Rti. Tanto
Per il momento i canali in chiaro di Rai e Mediaset resteranno anche sulla piattaforma di Sky nonostante l’avvio di Tivusat (di cui vi abbiamo parlato in questo post). A spiegarlo è stato il vicedirettore generale della tv pubblica Giancarlo Leone al quale hanno fatto eco le parole di Marco Giordani, amministratore delegato Rti. Tanto rumore per nulla dunque?
Innanzitutto, cosa si vedrà su Tivusat? I tre canali Rai, i tre Mediaset + La 7, Rai 4, Boing, Iris, Rai Gulp, Rai News 24, Rai Sport Più, Rai Storia, Mediashopping, Class News, Sat 2000, K2-Kids, Euronews, France 24 e BBC Worlds. Alle domande dei giornalisti Leone ha risposto che “La presenza di Raiuno, Raidue e Raitre su Sky non è un tema all’ordine del giorno e quindi non si pone“, ribadendo che non esistono relazioni tra l’avvio della prima piattaforma satellitare italiana completamente gratuita e il rinnovo del pacchetto dei canali tematici con il Gruppo di Rupert Murdoch. I canali generalisti Rai continueranno dunque a vedersi tramite i canali di Sky, anche alla scadenza del contratto con la piattaforma satellitare se questo non fosse rinnovato entro il 31 luglio. Tivusat, presentata oggi a Roma a cui partecipano Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, prenderà il via in tale data, giorno in cui scadrà il contratto che lega RaiSat a Sky, di cui si sta effettuando in questi giorni un negoziato sul rinnovo.
Qualora il rinnovo non andasse in porto, spiega Leone, la Rai deciderà cosa fare dei canali di RaiSat che a quel punto potrebbero approdare al digitale terrestre sul multiplex gestito da Viale Mazzini.
Anche i canali Mediaset non cesseranno di essere trasmessi dalla tv satellitare che fa capo a Murdoch. E’ lo stesso amministratore delegato di Rti a ribadirlo chiarendo che “Mediaset non è mai salita su Sky e quindi non scenderà“. Giordani ha poi precisato:
“Trasmettiamo i canali gratuiti (Canale5, Italia1, Rete4) sul satellite e Sky legittimamente li sintonizza, ma non abbiamo nessun contratto, nessun apporto economico con Sky“.
Dal canto suo, l’amministratore delegato di Telecom Italia Media Giovanni Stella, che partecipa anche se in modo più defilato alla nuova piattaforma satellitare annuncia la cessione della controllata tedesca Hansenet.
“Stiamo lavorando alla cessione di Hansenet. Siamo abbastanza vicini. Stiamo lavorando su più fronti e l’operazione si concluderà dopo le ferie”.
Stella ha poi accolto con favore la nascita della nuova piattaforma:
“E’ una buona opportunità. Noi da sempre abbiamo segnalato la necessità e la volontà di operare sulle diverse piattaforme. Intendiamo lanciare la Iptv nel prossimo esercizio in modo più significativo rispetto a quanto fatto fino ad ora. Noi da sempre consideriamo il digitale terrestre un momento di transizione”.
Cosa succederà ora? Tutti coloro (e sono circa tre milioni) che non sono raggiunti dalla tv digitale terrestre (che come noto diverrà la prima piattaforma televisiva sostituendo definitivamente l’analogico dal 2012) potranno vedere la stessa offerta gratuita sul satellite tramite Tivusat. E anche gli abbonati Sky che sono valutati in circa quattro milioni settecentomila non saranno privati di Raiuno, Raidue, Raitre, Canale 5, Italia 1, Rete 4. I programmi più importanti e di cui Rai e Mediaset non possiedono diritti a livello internazionale saranno criptati su Sky mentre saranno completamente in chiaro su Tivusat. Insomma, chi avrà accesso alla nuova piattaforma satellitare gratuita, almeno per ciò che riguarda le generaliste, potrà beneficiare di tutto, anche per esempio delle gare sportive che vengono criptate su Sky e invece saranno liberalmente fruibili su Tivusat.
Chi teme però che Tivusat possa diventare a pagamento, viene smentito dal suo presidente, Luca Balestrieri:
“Il lancio della piattaforma TivuSat è un atto dovuto, è un dovere verso tutti gli utenti italiani è uno strumento assolutamente gratuito. Non è una tv a pagamento, nè lo sarà. TivuSat, non è uno strumento competitivo ma è uno strumento aggiuntivo che consente al 5% delle famiglie italiane che hanno difficoltà nella visione del digitale terrestre di poter avere una visione completa delle reti generaliste inoltre la piattaforma offre servizi in più agli editori che ampliano libertà di scelta e non intende essere un player nel mercato.TivuSat è senza discriminazioni non ha un padrone di casa non c’è chi entra e chi non entra ma è a disposizione di tutti”.
Per maggiori dettagli, potete consultare il sito ufficiale di Tivusat.