Home Interviste Tinto: “La Rai parla di volti nuovi, ma non mi considera e ha buttato il mio Frigo in discarica”

Tinto: “La Rai parla di volti nuovi, ma non mi considera e ha buttato il mio Frigo in discarica”

L’intervista di Blogo al conduttore che torna su La7 con Mica pizza e fichi da domenica prossima e che non nasconde l’amarezza verso la Rai

13 Ottobre 2020 13:51

Dopo La Prova del cuoco con Antonella Clerici e dopo Frigo su Rai2, dalla Rai non mi ha chiamato più nessuno. Parlano sempre di giovani, di nuovi volti… io sono un quarantenne. Un po’ di amarezza c’è perché mi sentivo un volto Rai… ma nessuno mi ha considerato. Non ho ricevuto nessuna telefonata. Assurdo. E allora ciaone“. Tinto, al secolo Nicola Prudente, non nasconde la delusione per come sia andata a finire con la Rai, di cui rimane comunque una voce con Decanter, il programma radiofonico che conduce con Federico Quaranta su Radio2.

Non sono andato a bussare a nessuna porta, perché dopo 18 anni di lavoro anche no. Io ho la mia professionalità, sono un volto giovane, quindi plasmabile. Se vuoi puntare su idee nuove, sediamoci e parliamo. Con la Rai non è successo. Il progetto Frigo è nato con Teodoli direttore di Rai2, poi è stato portato avanti dalla Dallatana, poi è arrivato Fabiano, quindi Freccero. In quattro edizioni ho cambiato cinque direttori, perché poi è arrivato l’attuale Di Meo. Come fa a crescere così una pianta? Non nascondo che vorrei riproporre Frigo, ma probabilmente la Rai non è l’ambiente giusto.

Perché ci tieni così tanto a Frigo?

Frigo era una mia creatura, era un modo diverso di parlare in tv di enogastronomia, anche in ottica pedagogica. Non sono riuscito a far capire ai dirigenti Rai le sue potenzialità. Ci ho perso il cuore, mi è dispiaciuto un sacco. Per dirla con una battuta, la Rai ha buttato Frigo in discarica.

Che futuro poteva avere Frigo sulla tv pubblica?

Un’idea poteva essere RaiPlay. Ma se su RaiPlay metti solo Fiorello e poi nient’altro, che senso ha? Si poteva dare una seconda vita a Frigo, solo sul digitale. Durante il lockdown il digitale non è andato in affanno, il televisivo sì.

Intanto stai per tornare su La7 con la seconda edizione di Mica pizza e fichi.

Sì, il primo programma tv dedicato alla pizza gourmand. Per questa nuova edizione abbiamo pensato di trasformarlo in un progetto di comunicazione cross-mediale: un programma digitale (già disponibile da settembre sul sito e sui social di La7), con un pizzaiolo e tre critiche gastronomiche, come una sorta di tutorial; dieci puntate di programma televisivo, in onda su La7 da domenica 18 ottobre alle 12.20 (più 20 repliche su La7d); un libro, edito da Cairo, con le foto scattate sui set durante le registrazioni. Un’operazione che mi sarebbe piaciuto fare in Rai. Ma La7 ci ha creduto di più, fin dall’inizio. Non posso fare nomi, ma una persona che ha un ruolo in Rai mi ha detto: ‘Sì, è vero, con te abbiamo fatto un errore’.

Il meccanismo del programma televisivo cambierà rispetto allo scorso anno?

Ci saranno due grandi pizzaioli (Gino Sorbillo, Renato Bosco, Francesco Martucci, Pier Daniele Seu, Michele Colpo, Giovanni Ricciardella, Massimiliano Fraccarolo, Petra Antolini, Valentino Tafuri, Paola Cappuccio, Luca Doro, Vincenzo Esposito, Marco Quintili, Eleonora Massaretti, Luca Pezzetta, Gianni Di Lella, Riccardo Furlani, Mirko Petracci,Tommaso Vatti e Francesco Capece, Ndr) che non sono in competizione: uno prepara la pizza rossa, l’altro la pizza bianca. In ogni puntata sarà coinvolto uno scrittore ( Claudio Pelizzeni, Chiara Moscardelli, Sio, Alessia Gazzola, Massimo Lugli, Alessandro Perissinotto, Emma Piazza, Luca Ricci, Yole Signorelli e Federica Bosco, Ndr) perché leggere e mangiare di qualità sono due piaceri della vita. Non ci sarà, dunque, la solita recensione delle pizze, il solito giudizio tecnico. E non ci saranno personaggi famosi perché rispetto al target di La7 non aggiungerebbero nulla.

Mi aspettavo di vederti a È sempre mezzogiorno, visto che la Clerici ha attinto molto dal cast della vecchia Prova del cuoco.

Antonella mi ha chiamato, ci siamo sentiti, c’è un’amicizia che dura da anni. L’ho ringraziata e le ho detto che mi piacerebbe, ma in questa prima fase ho preferito di no, per giocarmi le mie carte con Mica pizza e fichi, anche se non ho nessuna esclusiva con La7. E poi non voglio fare il prezzemolino in tv. Mi ricordo che un tempo Lele Mora, quando era molto potente, mi propose un reality, mi pare fosse il Grande Fratello, ma io dissi di no, perché io da sempre cerco idee, cerco di creare qualcosa ex novo. Quattro anni fa, invece, mi proposero di fare l’inviata a La vita in diretta, ma rifiutai. Non è nelle mie corde. In questo, il mio agente, Lucio Presta, è un signore: non mi ha mai detto cosa devo fare, al massimo mi ha dato dei consigli.