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Tinto a TvBlog: “Spero che questo in Rai sia il mio momento. Camper? Abbiamo mantenuto la linea iniziale”

Al termine di un 2022 per lui particolarmente fortunato, Tinto si racconta a TvBlog tracciando un bilancio di questo anno.

26 Dicembre 2022 18:27

Per Tinto il 2022 è stato l’anno della prima grande occasione professionale: con Camper infatti è sbarcato per tutta l’estate su Rai1 con un programma quotidiano in diretta nella fascia del mezzogiorno. Mentre si inizia a vociferare di una riconferma del programma (indiscrezioni riportate da Dagospia) ed è in arrivo su Rai2 un nuovo progetto per i primi mesi del 2023, TvBlog ha deciso di intervistare Tinto alla fine di questo anno.

Se dovessi tracciare un bilancio di questo 2022, l’anno si conclude in positivo o in negativo?

Assolutamente in positivo: è stato un anno strepitoso, un anno che ricorderò per sempre, soprattutto per l’esperienza estiva.

Credi di esserti giocato bene l’opportunità che la Rai ti ha dato affidandoti la conduzione di Camper?

Credo di essermela giocata bene perché sono arrivato ad averla nel momento giusto di maturazione, sia umana, vista l’età, che professionale, perché vengo da 20 anni di diretta alla radio e anche di programmi in televisione. Se la stessa opportunità mi fosse stata data qualche anno fa, avrei avuto più difficoltà.

Il programma non ha entusiasmato la critica e al basso riscontro di share delle prime settimane siete corsi al riparo con alcune modifiche. Come siete intervenuti sul programma?

Come tutte le cose nuove, devi anche abituare il pubblico. Io avevo affrontato già quella fascia con Antonella Clerici alla Prova del Cuoco. Lì ero parte del cast, quando invece passi alla conduzione il programma sei tu. A me e a Roberta (Morise, ndr) ci ha aiutato tantissimo l’affiatamento: con lei mi sono trovato benissimo, siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d’onda.

Su quale aspetto avete lavorato di più perché vi siete resi conto che c’erano delle criticità?

Abbiamo tarato un po’ meglio la scaletta, rivedendo i tempi, perché all’inizio probabilmente c’erano troppi collegamenti. Poi però abbiamo seguito una linea costante, perché credevamo che anche il pubblico andasse abituato. Se avessimo cambiato, il pubblico non avrebbe capoto dove stavamo andando.

Nel 2020 il rapporto con la Rai sembrava essersi raffreddato quando non era stato confermato Frigo. “Parlano sempre di giovani, di nuovi volti… io sono un quarantenne. Un po’ di amarezza c’è perché mi sentivo un volto Rai… ma nessuno mi ha considerato” dicevi. Come si sono riallacciati i rapporti?

Nella vita credo che le cose capitino: a volte uno si incaponisce su una cosa che non porta a niente, poi a volte improvvisamente trovi la chiave giusta per aprire la serratura. Con la Rai c’è un grande amore. Ci sono state delle esperienze su altre reti perché non trovavo più spazio e un conduttore deve naturalmente condurre. Sono felice che sia capitato: spero che sia l’inizio di una nuova era anche perché di volti maschili di conduttori di tv generalista non ce ne sono molti nella mia fascia d’età. Spero che adesso sia il mio momento.

Nella tua carriera ci sono stati molti no (due volte no al ruolo di inviato a La Vita in Diretta, sia edizione invernale che estiva, un no a È sempre mezzogiorno). Molti dicono che le carriera si costruiscono più sui no che sui sì. Non hai mai pensato però di aver detto troppi no?

No, ti rispondo ancora con un no (ride, ndr). Non sono uno che ama apparire, anche nella vita sono una casa e famiglia. Non sono uno che vuole stare in video all’infinito: per me l’importante è divertirsi. 

Per la prossima estate è in arrivo una nuova edizione di Camper?

Per ora immagino solo una nuova edizione: siamo sicuramente tutti in trepida attesa per questa riconferma.

Per il 2023 è in arrivo un nuovo progetto nel sabato mattina di Rai2?

È un progetto che stai lievitando. Non so se ci saranno poi anche altre opportunità.

Due sogni da te indicati nel passato sono Rai Yoyo e un “late night cooking show”. Cosa desideri di più?

Sono due sogni agli antipodi. Anche pochi giorni fa moderando una conferenza stampa con alcuni membri della Commissione Europea è venuto fuori come manchino sempre alla fine programmi tv che si occupino di educazione alimentare per bambini: a me piacerebbe farlo. Con un late night cooking show, come l’ho ribattezzato io, mi piacerebbe raggiungere altre fasce di pubblico, dopo aver fatto diverse esperienze nel daytime.