Tiki Taka, Mentana: “Dell’opinione di Mughini non mi interessa nulla”. E Ferrero imita Crozza
Il patron della Sampdoria fa il solito show, tentando anche l’imitazione del suo imitatore Maurizio Crozza
Tiki Taka si conferma grande fornitore di scene gustosissime, al limite tra il cult e il trash. Con Pierluigi Pardo che imita Graziano Cesari e che conduce in maniera sempre più pop un programma godibile (che però non sfonda negli ascolti), due eventi avvenuti nella puntata di ieri sera meritano menzione. Il primo riguarda il confronto dialettico tra Enrico Mentana, collegato come al solito dallo studio del TgLa7, e Giampiero Mughini. Tutto nasce da un post ‘calcistico’ scritto ad ottobre scorso dal direttore del telegiornale di La7 molto duro nei confronti di Walter Mazzarri:
Sono un tifoso dell’Inter, forse lo sapete. Come succede a ogni tifoso, ho sofferto e gioito per la squadra che ho scelto da piccolo e per cui tiferò sempre. La passione ti esalta quando vinci e ti forgia quando le cose vanno male. Ma tutto ha un limite: e il signor Mazzarri quel limite l’ha ampiamente superato, sfigurando la mia povera Inter in una brodaglia di non gioco che allontana gli appassionati. Ci vuole una scossa, e dopo aver visto stasera l’ennesima incolore partita credo che Mazzarri quella scossa la possa dare in un solo modo: svuotando il suo armadietto.
Il 6 ottobre Mughini a Tiki Taka commentò così il post del collega:
Mi chiedo se uno tra i suoi doveri di tifoso abbia quello di insultare qualcuno. Dire a un professionista svuota il tuo armadietto… credo che a Enrico non farebbe piacere se qualcuno gli dicessi che siccome i suoi ascolti ultimamente sono più bassi ‘svuota il suo armadietto’. Penso che Facebook sia una palestra per minchioni. Ma questo non lo dimostra. Cosa significa che io scribacchio dieci righe, cinque, due righe, contro o a favore? Che significa?
E ieri Pardo non ha perso occasione per far confrontare i due protagonisti:
Mughini: “La cosa per me non ha nessun interesse, non leggo mai queste cose. Le leggo poi sui giornali, che le riferiscono come fossero campionatura del mondo contemporaneo. È una campionatura perniciosa”.
Mentana: “Dell’opinione di Giampiero, che conosco da 40 anni, non interessa nulla”.
Mughini: “Che peccato, Enrico…”
Mentana: “Scrivere gratis per lui è un abominio. È impensabile che uno scriva dieci righe senza farsi pagare. Conosco Giampiero. Da questo lui è poco attratto”.
Mughini: “Neppure dare il numero di telefono gratis, Enrico”.
In attesa di capire se il ritorno di Mentana a Mediaset per una sera (era successo già l’anno scorso Studio 5 con Alfonso Signorini) possa essere letto in ottica di un suo possibile ritorno al Biscione (qualche giorno fa si è vociferato di una lite tra il giornalista e Urbano Cairo), passiamo al secondo momento indimenticabile della serata; che si è aperto quando in studio è arrivato Massimo Ferrero, patron della Sampdoria. Non deludendo le aspettative, l’imprenditore ha dato spettacolo. Prima rispondendo alle critiche di Maurizio Zamparini (“Crozza ha fatto me e il Papa, a lui non l’ha fatto nessuno”), poi tentando di imitare Maurizio Crozza, suo primo imitatore ufficiale.
L’ho incontrato in un ristorante a Genoa (sic). Ma poi è andato via.