“Ti lascio una canzone”: colpo basso a tutti i talent show. Male Antonella Clerici
Amici e X Factor, a casa. Se c’è da trovare un talento canoro in tv, non è di certo (tranne per rarissimi casi) da quelle parti. Talenti acerbi, senza dubbio, ma in molti casi autenticamente emozionali. Parliamo di “Ti lascio una canzone“, trasmissione cominciata ieri 5 aprile alle ore 21.30 dal Teatro Ariston di Sanremo
Amici e X Factor, a casa. Se c’è da trovare un talento canoro in tv, non è di certo (tranne per rarissimi casi) da quelle parti. Talenti acerbi, senza dubbio, ma in molti casi autenticamente emozionali. Parliamo di “Ti lascio una canzone“, trasmissione cominciata ieri 5 aprile alle ore 21.30 dal Teatro Ariston di Sanremo in diretta su Raiuno, programma del regista Roberto Cenci che vede il confronto tra brani interpretati da bambini tra i 9 e i sedici anni, come annunciato dal nostro articolo di presentazione del programma.
Conduttrice, una Antonella Clerici mal vestita, distratta e stanca. Appassionata e brava, ma sottotono, pilotata dal ledwall, tanto da essere l’unica in uno show completamente live ad esibirsi nella sigla in un tremendo playback (meglio uno stonato live no?), accodato da un Michele Zarrillo che canta molto meglio dal vivo di quando sibila corrucciato promozionando il suo ultimo brano. A commentare le esibizioni, un parterre fragola pistacchio cioccolato: Claudio Cecchetto, Anna Tatangelo, Stefania Sandrelli e Barbara De Rossi.
Per fortuna a rinsavire tutto questo ci sono le esibizioni dei giovani cantanti: Giuliana Danzè con uno splendido brano di Giorgia, Ernesto Schinella barra mascotte barra jolly acchiappa pubblico con “Il mio bacio è come un rock”, la bravissima Simona Collura con “Caruso” (vincitrice del televoto) e il bel duetto con Anna Tatangelo nel quale la seconda è stata letteralmente messa al tappeto dalla rossa riccioluta dall’ugola d’oro. Nota di merito all’efficacissima voce e volto di Caterina Frola con “Le mille bolle blu” (vincitrice della giuria di qualità). Degne di nota anche le esibizioni di Luigi Dragone con “Lontano Lontano” di Tenco e il glorioso 13enne Andrea Faustini, con tutti i tratti un potenziale Alex Baroni, così finemente queer per la sua tenera età, che ha duettato magistralmente con Zarrillo.
Purgati prima ancora della fine della prima puntata i due sedicenti comici Angelo e Max, che hanno proposto due gag: l’una alle 21.30 circa, l’altra dopo la mezzanotte portando sul palco in malo modo il marchettaro Mirko Casadei. Pazzesca anche se per certi versi un po’ fuori luogo l’esibizione di Liza Minelli, che canta con una finezza teatralizzata che in Italia manco sappiamo da che parte si guarda. Unico difetto individuabile nell’impianto generale del programma è ascoltare dei brani che contengono sentimenti così trascinanti e con una certa carica sessuale interpretati da ragazzi poco più che bambini. Di cattivo gusto? Forse.
Ottime le risposte decontestualizzate dalle domande di Liza, perfetto l’intervento della Clerici in cui sostiene che Laura Pausini “è bella dentro”, ottimi gli auguri fatti ai bambini dai cantanti e da altri vip connessi all’interprete del brano per associazione di idee, della serie “ti devo un favore, eccomi”(tra i quali Gianni Morandi, Lucio Dalla, Fiorello, Mike Bongiorno).
Piacevoli (anche lì, troppo eleganti per il contesto) le introduzioni poetiche alle esibizioni di famosi doppiatori italiani come Laura Boccanera, Luca Ward, Giuppi Izzo e molti altri. Se la Corrida è un pilastro solido come un bunker anti atomico, “Ti lascio una canzone” ha dimostrato di avere buone carte competitive. Quando Cecchetto ha detto a fine baraccone “faccio una previsione, il programma andrà bene”, per grande fiducia concessa, si son toccati tutti.