This is Padel, il primo magazine di Sky dedicato al padel. Alessandro Lupi a TvBlog: “Partiremo con 15 minuti ma raddoppieremo la durata”
This is Padel sarà il primo programma di Sky Sport interamente dedicato al padel, condotto da Alessandro Lupi, intervistato da TvBlog.
Venerdì 29 settembre 2023, avrà inizio This is Padel, nuovo magazine di Sky Sport dedicato al padel, sport letteralmente esploso in Italia da qualche anno a questa parte e che Sky Sport copre, offrendo ai propri abbonati le dirette delle tappe del World Padel Tour, il più famoso circuito professionistico mondiale di padel, e di Premier Padel, circuito professionistico parallelo nato nel 2022.
This is Padel sarà il primo programma di approfondimento sportivo firmato Sky interamente dedicato al padel e offrirà ai telespettatori highlights, commenti, interviste, classifiche, presentazione dei tornei e spazi dedicati al padel amatoriale. Alla conduzione, troveremo Alessandro Lupi che TvBlog ha intervistato in occasione della prima puntata.
This is Padel, programma che sarà realizzato nei vari club di padel sparsi in tutta Italia, partirà con una durata di circa quindici minuti, con l’obiettivo di raddoppiare il proprio minutaggio in futuro:
Queste prime puntate di This is Padel, così come andranno in onda, rappresenteranno solo l’inizio. Il programma crescerà e probabilmente raddoppieremo anche la durata. Si parte con 13 minuti e arriveremo a 26. Con la durata, cresceranno anche i contenuti. Ogni puntata avrà un ospite ma il programma non consisterà solamente in un’intervista con un solo contributo che parli d’altro. Ci saranno tanti servizi, tanti contenuti e l’intervista sarà il filo conduttore tra un lancio e l’altro.
La prima puntata avrà come ospite il padelista 17enne milanese Noa Bonnefoy che Alessandro Lupi intervisterà nel centro sportivo Timing di Brescia.
C’è un po’ di agitazione nel fare una cosa totalmente nuova, che Sky non aveva mai fatto prima?
Non c’è agitazione, c’è grande felicità ed emozione, perché comunque un programma del genere non c’era mai stato, Sky non l’aveva mai fatto. Abbiamo sempre raccontato il padel tramite le telecronache, le interviste ai grandi campioni molto approfondite, presenti ancora on demand, ma un programma vero e proprio non c’era ancora quindi c’è molto entusiasmo.
Siete soddisfatti del lavoro di avvicinamento al padel che state facendo, da qualche anno a questa parte, a Sky?
Siamo soddisfatti sicuramente. Siamo riusciti a fidelizzare lo zoccolo duro. A livello di ascolti, invece, il padel deve crescere ancora molto. Gli italiani sono un popolo di tifosi e non di sportivi, è una frase che ci rappresenta bene. Quindi è difficile portare, a parte l’appassionato di padel, gente che conosce poco questo sport e che magari non vede mai atleti italiani. In alcuni casi, abbiamo fatto ascolti molto buoni con partite modeste dal punto di visto tecnico, solo perché c’era la maglia azzurra dell’Italia in campo. Il padel ha bisogno di atleti azzurri ai vertici. Stiamo crescendo da questo punto di vista, è una crescita più graduale, non è stata esplosiva come il padel giocato che, in Italia, ha avuto appunto una vera e propria esplosione.
Per quanto riguarda l’ultima tappa di Premier Padel a Roma, la risposta del pubblico è stata soddisfacente?
Io estenderei il concetto alle due tappe di Roma e alla tappa di Premier Padel di Milano. Roma, maggio 2022: data perfetta, con uno stadio capiente ma non capientissimo come la Grand Stand Arena, ma era la prima volta, e dopo due giorni di affluenza modesta, dal giovedì c’è stato un grandissimo spettacolo e nel weekend si sarebbe potuto riempire anche uno stadio più grande. Poi c’è stata la tappa di Premier Padel di Milano all’Allianz Cloud che è un’arena perfetta per gli eventi indoor. Ci sono state 27mila presenze nell’arco di una settimana, la settimana di Sant’Ambrogio tra l’altro, durante la quale molti milanesi lasciano la città. La tappa di Roma di quest’anno, infine, è stata la più difficile, sia per la data, molto infelice ma non c’erano alternative, che per il caldo, è stata una settimana torrida, il pubblico ha avuto molte difficoltà. Anche in quel caso, dal giovedì in poi, è stato un successo. La finale ha avuto pochi spettatori in meno rispetto alla finale degli Internazionali di tennis. È un dato che fa riflettere, è stato un grande successo. Non oso immaginare quando l’anno prossimo Roma tornerà ad avere una data migliore e lì faremo qualcosa di straordinario.
Quanto tempo dovrà ancora trascorrere per avere padelisti italiani, oltre a Carolina Orsi, in grado di competere ad alti livelli?
Abbiamo un grande bisogno di giocatori e credo che non sarà Carolina, la giocatrice che sposterà gli equilibri. Carolina sta facendo benissimo però ha più di trent’anni e non diventerà quella giocatrice che farà fare il salto definitivo del padel in Italia. Il salto di qualità avverrà tra una o due generazioni, tra 4-5 anni saremo a buon punto. Per colmare il gap con le superpotenze, invece, ci vorranno almeno 10 anni.
La prima puntata di This is Padel andrà in onda su Sky Sport Tennis (e in streaming su NOW) venerdì 29 settembre alle ore 20:30 e alle ore 00:15 e sabato 30 settembre alle ore 8:10, 10:40, 13:55, 15:40, 19:00, 23:45 e 2:55.
Il programma avrà due appuntamenti mensili e sarà disponibile anche on demand.