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The Young Pope | Conferenza Stampa | 10 ottobre 2016

The Young Pope | La conferenza stampa.

pubblicato 10 Ottobre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:01

  • 12:03

    Inizio conferenza. Paolo Sorrentino: “In Vaticano, non mi hanno fatto stare più di mezz’ora. L’odore della casa dei vecchi si trova sicuramente anche in Vaticano. The Young Pope è stato possibile grazie ad uno sforzo enorme di Sky e di Lorenzo Mieli. Ringrazio la mia troupe e questo cast splendido, un gruppo di attori dal piano umano straordinario. Non è una cosa scontata in questo lavoro. Ringrazio particolarmente gli attori che hanno avuto ruoli minori che sono stati decisivi. Il passaggio alla serialità mi ha consentito di fare un cinema poderoso anche per la televisione. E’ un’opportunità che stanno dando a molti registi. Sky mi ha dato libertà creativa e una disponibilità economica importante”.

  • 12:06

    Lorenzo Mieli: “Abbiamo sviluppato questa serie su un’idea condivisa con Paolo. Abbiamo capito che l’ambizione era alta appena Paolo ci ha presentato l’idea. Abbiamo subito parlato con Sky e abbiamo cercato altri partner forti. La sfida più significativa è stata propria questa. Poi, sono arrivate altre sfide. The Young Pope è stato venduto in 110 paesi”.

  • 12:07

    Andrea Scrosati: “Quando produciamo una serie, vogliamo distinguerci subito da quello che arriva dagli Stati Uniti. The Young Pope ne è l’esempio perfetto. E’ stato subito chiaro che sarebbe stato qualcosa di unico”.

  • 12:14

    Jude Law: “Ho avuto l’istinto iniziale di capire, di studiare la storia del Vaticano e dei papati. Ho studiato gli effetti dei papati sulla fede cattolica. Ho avuto un’enorme quantità di materiale a disposizione. Inizialmente, ho avuto un po’ di panico. Non ho avuto nessuna indicazione chiara su come dovesse essere questo Papa in questo mondo creato da Paolo. Mi sono girato più verso il mondo creato da Paolo, mi sono fatto guidare dalla sua regia, questa è stata la strada più chiara. Ho seguito le indicazioni di Paolo per interpretare un uomo credibile, stabilendo una serie di regole che ho seguito. Riguardo la gestualità e la postura, tutto è dipeso dall’abito che ho indossato. Non sai dove mettere le mani! Per quanto riguarda il linguaggio del corpo, ho lavorato sull’essenziale, un’impostazione minimalista”.

  • 12:18

    Silvio Orlando: “Alla fine di questo film, mi sono sentito come la Cristoforetti! Capisco che nessuno si aspettava niente da me! Sono orgoglioso di essere dentro ad un progetto così bello e sfavillante. Paolo ha cercato la bellezza attraverso le immagini. Ringrazio Gianluca Guidi a cui devo il 50% del mio personaggio. Sono frastornato. I canali della pay-tv sono interessati a questa nuova ricerca”.

  • 12:25

    Cecile de France: “Durante la lavorazione, ho letto dello scandalo riguardante Francesca Chaouqui. E’ stato curioso ritrovarmi in questa situazione. Mi sono impegnata anche sul fronte linguistico. Sono orgogliosa di aver fatto parte di questo processo importante. E’ stata un’esperienza straordinaria. Paolo mi ha aiutata a superare il nervosismo iniziale. Jude mi ha ispirato molto. E’ stata una delle sceneggiature più belle che abbia mai letto. Andare a lavorare ogni giorno è stato un sogno. Paolo è il più grande regista al mondo. Paolo è un regista che ama gli attori. Amo la sua genialità e la sua capacità di sorprendere e di portare il suo umorismo in situazioni drammatiche”.

  • 12:31

    Ludivine Sagnier: “Il mio personaggio è un’anima persa che non ha mai vissuto. Ha una concezione all’antica della religione. Vuole una cosa che non riesce ad avere e per questo si incolpa, si convince di non meritare di diventare madre. Ho una profonda fede religiosa. So bene cosa significa. Sono stata fortunata come attrice perché ho esplorato una parte di me. Allo stesso tempo, ho preso le distanze dalla mia fede. Ho pregato moltissimo. Ho pregato anche per avere la parte!”.

  • 12:34

    Scott Sheperd: “Il punto di partenza per il mio personaggio è stata una sua battuta iniziale: “Preferisco l’odore della merda e della vita”. Il mio personaggio ha un ruolo più umile. Lo sviluppo della storia è geniale e ruota attorno al percorso di Lenny, a dove sta andando. In una delle scene che non avete ancora visto, si vedranno i due ragazzi uscire dall’orfanotrofio, con Lenny che continua la propria strada anche se costretto a tornare indietro”.

  • 12:38

    Javier Camara: “Essere qui a inventarmi il mio italiano è il primo miracolo di The Young Pope! E’ bellissimo essere qui nel centro mondiale della spiritualità. E’ stato un sogno fatto realità. Il mio ruolo è molto spirituale, sembra proprio che parli con Dio. E’ stato un lavoro molto bello, non solo estetico, è pieno di emozioni e profonda sensazione di domanda. Non è stato semplice per me. Jude è un attore incredibile, professionale, con occhi pieni di vita. Voglio fare un’altra serie, vi prego!”.

  • 12:39

    Sorrentino: “Anch’io non me la cavo bene con l’italiano, quindi con Camara mi sono trovato benissimo! Camara mi ha spedito un video nel quale ballava con una canzone di Raffaella Carrà!”. Camara: “La prima scena che Paolo mi ha spedito è stato un poema impossibile da interpretare. E allora ho messo un po’ di ritmo!”.

  • 12:54

    Viene trasmesso un filmato tratto dal backstage. Sorrentino: “Da questo filmato del backstage, si evince che Jude è stato il regista e io ho detto solo yes!”. Jude Law: “Ho ascoltato Papa Francesco ma è stato impossibile prendere lezioni di italiano a causa dei troppi impegni. Il rapporto tra regista e attore dipende dal regista. Siamo stati tutti estremamente fortunati. Siamo tutti ammiratori di Paolo e abbiamo avuto una sceneggiatura chiarissima e netta. Essere in armonia con il regista è meglio del rapporto conflittuale. Il compito di un attore è quello di capire cosa vuole un regista. Lavorare con Paolo ha significato per me capire la sua visione”.

  • 12:58

    Mieli: “Il budget è stato di 40 milioni di euro”. Sorrentino: “Spero di non aver speso 40 milioni per un packaging! Quello che volevamo dire, l’abbiamo detto in un modo diverso. L’idea era di raccontare il clero per quello che è: esseri umani tra gli umani. Ciò non era mai stato fatto. Ci auguriamo di esserci riusciti. La serie, nelle prossime puntate, non ha un aspetto provocatorio e non ha luoghi comuni. La rappresentazione riguardante la Chiesa è sempre stata falsa”.

  • 13:04

    Sorrentino: “L’immagine di Pio XII già la conoscevo, è un’immagine famosissima. Ho detto a Jude di ispirarsi anche a Rooney!”. Scrosati: “Gran parte del budget per The Young Pope è arrivato dall’estero. Questa è la prova che il trend in Italia è cambiato. L’empatia e l’indagine emotiva sulla figura del Papa poteva essere diretta solo da un regista italiano”. Sorrentino: “L’Italia è un luogo che ha tantissime storie che possono essere di grandissimo interesse per l’Italia e per il mondo. Il problema era sbloccare queste storie. Si è ripristinata una sana dialettica tra produzione e autori, dove ci si ascolta”.

  • 13:08

    Jude Law: “Non è necessario capire le contraddizioni del personaggio ma semplicemente interpretarle. Il mio compito non è stato quello di scavare nel profondo. Lenny non è un bugiardo e quindi dovevo capire il modo dei suoi cambi di opinione. Quello di Lenny è un percorso di cambiamento”.

  • 13:11

    Sorrentino: “So che la serie non è provocatoria perché so come va a finire! Il packaging è più articolato!”. Jude Law: “Ho i miei tormenti personali, nessuno in comune con il mio Papa! Nel corso di quest’esperienza, ho aperto gli occhi riguardo il mio percorso con la fede. L’ho riesaminato”.

  • 13:15

    Sorrentino: “Non c’è stata nessuna mezz’ora girata in Vaticano. Io e Jude siamo andati in Vaticano senza girare. Tutto è stato ricostruito a Cinecittà”. Orlando: “Siamo andati anche nella sala del pianto che è alle spalle della Cappella Sistina. Tutti hanno smesso di guardare la Cappella Sistina e si sono concentrati su Jude! Ho pensato: “Sarà dura!””. Jude Law: “Mi sono sentito a casa. Dico soltanto grazie. E’ stata un’esperienza felice e molto positiva”.

  • 13:16

    Sorrentino: “La battuta “Mi fanno male i capelli” arriva da Antonioni e mi è sempre piaciuta. L’imitazione di Crozza mi ha divertito molto. 007? Mi piacerebbe ma non sono pronto!”.

  • 13:19

    Mieli: “Paolo ha avuto un’idea ambiziosa che raccontata ad un produttore lo fa tremare. Da lì nasce il dialogo che all’estero è una pratica molto comune”. Scrosati: “C’è la straordinaria opportunità di imparare qualcosa. C’è un costante confronto dal quale esci sempre arricchito”.

  • 13:25

    Sorrentino: “Quella di The Young Pope non è una tipica luce da fiction italiana”. Sorrentino: “L’oggi è caratterizzato dalla perdita totale del mistero. Questo Papa, pur essendo moderno, ha molto chiara l’idea di alimentare il mistero su di sè. E’ convinto che possa essere una strategia che possa portare al successo. La serie gioca proprio su questa scommessa del Papa”.

  • 13:26

    Orlando: “Una domanda sul Napoli proprio oggi! La domanda su Higuain è fuori tempo massimo ormai. Poi c’è stato l’infortunio di Milik. E’ tutta colpa delle bestemmie che abbiamo buttato su Higuain. Ci sono tornate tutte indietro!”. Sorrentino: “Il calcio per me è come il cinema. E’ bello farlo e vederlo ma è noiosissimo parlarne”.

  • 13:29

    Sorrentino: “Perché metto gli animali nei miei film? Non lo so… Mi piacciono… Con 40 milioni, potrò pure fare qualcosa! Il significato c’è… E’ plausibile che tra i regali del Papa ci sia un canguro”.

  • 13:31

    Mieli: “Paolo ha già iniziato a scrivere la seconda stagione”. Sorrentino: “Consiglio di vederlo in lingua originale con sottotitoli”. Fine conferenza.

Oggi, lunedì 10 ottobre 2016, a partire dalle ore 12, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione di The Young Pope, la serie con Jude Law, ideata e diretta da Paolo Sorrentino, che andrà in onda su Sky Atlantic, canale 110 di Sky, a partire dal prossimo 21 ottobre.

The Young Pope | La serie

The Young Pope è una serie ideata e diretta dal regista Premio Oscar, Paolo Sorrentino. Si tratta di una co-produzione tra Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Francia e Spagna. Oltre che in Italia, la serie verrà trasmessa da Sky Atlantic anche in Regno Unito e in Germania, e da Canal+ in Francia e da HBO negli Stati Uniti.

I primi due episodi di The Young Pope sono stati presentati in anteprima lo scorso 3 settembre all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

Il cast è formato da Jude Law (Papa Pio XIII), Diane Keaton (Suor Mary), Silvio Orlando (Cardinal Voiello), Scott Shepherd (Cardinal Dussolier), Cecile de France (Sofia), Javier Camara (Cardinal Gutierrez), Ludivine Sagnier (Esther), Toni Bertorelli (Cardinal Caltanissetta) e James Cromwell (Cardinal Michael Spencer).

The Young Pope racconta la storia di Pio XIII, nato con il nome di Lenny Belardo, il primo pontefice americano della storia, descritto come un uomo giovane, 47 anni, affascinante e furbo e la cui elezione sembra essere il risultato di una strategia dei media messa in atto dal Collegio dei Cardinali. Le sue decisioni e le sue abitudini stridono con l’immagine tradizionale che si ha di un Papa. Pio XIII vuole esercitare il proprio potere con determinazione e distacco ma, come ogni essere umano, anch’egli è angosciato da paure e debolezze.

The Young Pope | Conferenza stampa

TvBlog, magazine di Blogo, seguirà in tempo reale la conferenza stampa di presentazione di The Young Pope, a partire dalle ore 12.

Durante la conferenza, tra gli altri, interverranno l’attore protagonista Jude Law e il regista Paolo Sorrentino.

Sky Atlantic