The Walking Dead, Frank Darabont fa causa alla Amc: non avrebbe ancora saldato il suo compenso
Frank Darabont ha intentato una causa alla Amc, accusata di non averlo pagato per The Walking Dead, e di aver pensato solo al proprio guadagno
Gli zombie al centro di una disputa legale: non è la trama di un cross-over tra “The Walking Dead” e “The Good Wife”, ma la causa intentata da Frank Darabont verso la Amc, che trasmette la popolare serie tv da quattro stagioni, accusata dal regista, che sviluppò il fumetto di Robert Kirkman per la televisione, di non avergli pagato quanto gli spetta.
Secondo Darabont e l’agenzia che lo rappresenta, il network avrebbe stipulato un costo per i diritti di concessione della serie tv che non tiene conto dei profitti che meriterebbe lui. La Amc, stando a quanto dice la causa depositata al tribunale di New York, avrebbe stipulato un contratto che fa solo i suoi vantaggi e non rispetta i diritti della controparte.
In altre parole, il regista dovrebbe ricevere il suo compenso dall’incasso lordo della vendita dei diritti dello show tramite il “Modified Adjusted Gross Receipts”, un fondo che toglie all’incasso i costi di produzione ed altre spese. Se la cifra di questo fondo non fosse sufficiente a coprire le spese, coloro che hanno contribuito al progetto rischiano di non ricevere nulla. La causa accusa la Amc di aver stipulato dei diritti di concessione che le hanno permesso di avere un ampio deficit nei costi, al punto da non poter pagare Darabont.
La Amc, insomma, avrebbe solo considerato il proprio guadagno, sottostimando il valore della serie che, come sappiamo, è record d’ascolti in America ed è un successo anche nel resto del mondo: i diritti di concessione aumentano del 5% ogni anno, ma la serie continua ad avere un deficit nei costi. I diritti di concessione per la seconda stagione sarebbero in totale 48,6 milioni di dollari, di fronte ad un costo di produzione di 104,5 milioni di dollari. Come si evince, quindi, la produzione della serie ha avuto un deficit di oltre 55 milioni di dollari che, considerati gli interessi, diventano oltre settanta. Con un deficit di questo tipo, per il network risulta impossibile pagare Darabont.
Per la quinta stagione, i diritti di concessione sarebbero di 1,7 milioni di dollari ad episodio, mentre in una possibile decima stagione sarebbero di oltre 2,4 milioni di dollari: un aumento bassissimo, considerato che la serie potrebbe generare molti più introiti. Basta confrontare questi dati con quelli di un’altra serie del network, “Mad Men”, prodotta dalla Lionsgate e non dalla Amc come “The Waliking Dead”: i diritti di concessione per la quinta stagione della serie sono di tre milioni di dollari ad episodio, con una grande differenza, considerato che “Mad Men” ha meno del 25% del pubblico di “The Walking Dead”.
Darabont chiede che la Amc gli paghi i danni economici, per una somma che dovrà essere decisa dal tribunale, ma il regista accusa anche il network di averlo licenziato prima delle negoziazioni per la terza stagione proprio per evitare di avere a che fare con questioni di questo tipo. Darabont fu licenziato durante la seconda stagione, allontanandolo dalla serie. Ma lui chiede non solo gli arretrati sui diritti che gli spettano, ma anche i profitti che derivano dalla produzione dello show e dalle produzioni legate alla serie, come il talk show “The Talking Dead” e lo spin-off a cui il network sta lavorando. Darabont, che ha da poco debuttato con “Mob City” sulla Tnt, ha intanto ricevuto il sostegno di Kurt Sutter, creatore di “Sons of anarchy”, che su Twitter ha detto la sua senza mezzi termini:
go frank. fuck those ghoulish, dead-eyed scumbags in their green-gobbed asses. i ain't talking about the zombies. http://t.co/xU6YzLjkCa
— kurt sutter (@sutterink) 18 Dicembre 2013
“Vai Frank. Prendi a calci in cxxo quegli orribili idioti. E non sto parlando degli zombie”
[Via DeadlineHollywood]