The Voice Senior, intervista ad Erminio Sinni, vincitore della prima edizione del talent show
The Voice Senior, intervista ad Erminio Sinni, il vincitore della prima edizione del talent show: “Perdersi per sempre” è il nuovo singolo
Era il 20 dicembre 2020 quando, al termine della prima edizione di “The Voice Senior”, a trionfare fu Erminio Sinni. Cantautore, scelto da Loredana Bertè per la sua squadra nel talent show, superò brillantemente tutte le fasi del programma, fino alla finalissima dove il televoto lo incoronò al primo posto. Un successo per Erminio Sinni che, successivamente, ha pubblicato il brano “La terrazza” (nel luglio di quest’anno) e, il 3 dicembre scorso, “Perdersi per sempre“. E’ quasi passato un anno da quel giorno e, anche in occasione dell’uscita della nuova canzone, abbiamo intervistato Erminio Sinni per un bilancio, tra passato, presente e futuro.
Partirei proprio dalla vittoria di The Voice Senior, circa un anno fa. Che ricordi hai di quel momento, durante la tua proclamazione?
Ero congelato (sorride). L’emozione le ho scoperte nel tempo. Nemmeno ho gioito, sono rimasto pietrificato quando ho scoperto di aver vinto. Piano piano ho scoperto quello che era successo. In quel periodo eravamo tutti chiusi in “una gabbietta”, per via del Covid, non avevi nemmeno la giusta misura di quello che stava succedendo. Da parte delle persone, invece, ho avuto subito un affetto enorme.
Hai una carriera lunga alle spalle, partendo dalla collaborazione con Paola Turci…
Io e lei fino al 1986 avevamo fatto un duo di pianobar. nell’89 avevo scritto la mia prima canzone per Sanremo per Stefania La Fauci. Ho scritto tre Lp per lei…
Quanto è importante l’esperienza dei pianobar per un artista?
Ancora faccio pianobar, ma sono stati determinanti quegli anni. Fanno sì che tu acquisisca sicurezza davanti al pubblico. E’ una scuola vera e propria. Pensa che a noi ci apriva le serate Sergio Cammariere, ad esempio. C’erano tanti artisti che si esibivano: Stefano Palatresi, Rita Forte… Tantissimi sono usciti dallo stesso locale, tra l’altro. Era una bellissima palestra dove tutte le sere ti confrontavi e facevi una grandissima esperienza anche per i brani da cantare. Io imparavo le canzoni da eseguire in auto (sorride) Avevi a che fare con milioni di persone, eravamo ragazzini ed era un’esperienza notevole. Per me ancora di più perché arrivavo da un paesino… Sono cose che ti rimangono dentro ed è bellissimo averle vissute. Se pensi che un ragazzetto di provincia che ha avuto la possibilità di cantare con Frank Sinatra, come potevi mai pensarlo o immaginarlo? (nel 1991 venne chiamato dall’Ambasciatore Peter Secchia per suonare alla festa in onore di Frank Sinatra presso l’ambasciata americana di Roma, ndr)
Di quel ragazzino di cui mi parli all’uomo che ha deciso di partecipare a The Voice, cosa è rimasto e cosa è cambiato?
Venivo dal Covid, durante il periodo di The Voice. Tutto quello che veniva dopo era tutto in più, tutto bello, Sono andato tranquillo, con la stessa incoscienza che avevo da ragazzino. La follia di buttarmi senza paracadute in qualsiasi cosa è sempre quello che mi ha salvato. Sono arrivato a The Voice con l’entusiasmo di un bimbo…
E invece, un altro palco importante sul quale sei salito è quello di Sanremo, tra le Nuove Proposte, nel 1993. Di quell’esperienza che ricordi?
Ero emozionatissimo. Ero stato prodotto da Riccardo Cocciante. Domenico Modugno mi aveva premiato come miglior musica di tutto il Festival… E’ stato enorme l’emozione e tutto ciò che ho vissuto. E’ soltanto durato troppo poco.
“L’amore vero”, un brano che tu hai inciso nel 1998, ha venduto cifre immense perché è stato anche scelto come colonna sonora di una telenovela argentina, Por amor a voi (con 251 puntate totali). Si parla di qualcosa come oltre 832.000 copie vendute…
Intorno al 1999, 2000, non sono poi arrivati più dati di vendite da quella zona, però c’è andata mia moglie, a trovare delle suore, e mi ha detto che tutti mi conoscevano in Brasile e io non ci sono mai stato (ride)
Non appena il periodo post Covid lo consente, un viaggio a questo punto lo farei!
Eh lo so (sorride) lo volevo fare, ma adesso col Covid! Pensa che manco il viaggio di nozze ancora mi sono fatto, sono andato solo a Venezia come Alberto Sordi e ho comprato la gondola! (ride) Davvero! Sono andato volutamente per comprarla!
Il 3 dicembre è uscito il tuo nuovo singolo, Perdersi per sempre. Si parla d’amore, dell’innamoramento. Come è nato il pezzo?
Mi sono appena sposato, a 61 anni, ed è praticamente la nostra storia. è quella sensazione misteriosa di essere immersi nel “qui ed ora” e allo stesso tempo volare tra le stelle del cielo come “I ragazzi che si amano” di Prévert, che “non ci sono per nessuno”. E’ lo stesso pensiero, la stessa sensazione. Io non lui ma sono quelle, pulite e indelebili nel cuore e nel mondo di essere. Sono felice di essere rimasto sempre quel ragazzo di paese con buoni principi.
E i valori sono importanti, soprattutto oggi.
Sono molto importanti. Sono più felice quando mi dicono “Erminio sei una brava persona” piuttosto che “Erminio hai cantato bene”.
Quest’anno è ripartito The Voice Senior e sulla mitica poltrona rossa c’è ancora Loredana Bertè, il tuo coach. Mi parli dell’esperienza con lei nel programma, se poi l’hai sentita ancora dopo la vittoria?
L’ho sentita qualche volta e mi ha invitato come ospite nel suo programma sulla Rai (“Non sono una signora, ndr) e mi ha fatto cantare con lei la canzone più bella, Anma carbone. Mi son sentito onorato. E’ stato bellissimo lavorare con lei a The Voice: Loredana nasconde un’anima sensibile, bella e dedita alla musica.
Stai seguendo la seconda edizione?
Sì, la vedo ogni tanto, perché adesso, alla sera, sono impegnato al pianobar. Ma lo recupero su Internet e sono rimasto piacevolmente colpito da Annibale che ha cantato la colonna sonora di Trinità, all’epoca. Ha una storia anche un po’ simile alla mia. Io mi emoziono molto. Ho sentito la verità, sono felice che sia lì e che possa esprimersi al meglio, che abbia una possibilità anche lui.
Ti faccio un’ultima domanda che include anche una riflessione. Ti sei sposato circa una settimana fa, hai partecipato alla prima edizione di The Voice, vincendola. Stai dando una grande immagine di chi sta vivendo una -passami il termine- “seconda giovinezza”
La vedo assolutamente così. Me l’ha fatto anche notare un amico mio, pianista di un pianobar. “Stai dando un messaggio di speranza a tutti”. E’ un pensiero che mi ha un enorme piace, il sentirsi utile a qualcosa e credo di esserci riuscito…
Ritroveremo Erminio Sinni ospite il 17 dicembre 2021 a Telethon, nel pomeriggio e molto probabilmente sarà alla finale di The Voice Senior 2.